Un regista scompare e la stessa sorte capita al film al quale stava lavorando. Lo sceneggiatore K C Monk (Peter Dinklage) e Jack (Mark Boone) si...
“L'idea romantica di fottere il governo venendo dal nulla, secondo un Michael Pitt diretto da Martin Scorsese”.
Finalmente qualcosa di buono al festival di Roma. "The back" di Liu Binjian è un film ambizioso, che si produce, coraggiosamente, nella lettura comparata di due...
"Il collettivo Amanda Flor è tornato. Ma stavolta alza la posta. La produzione, che vede coinvolte anche Officine Ubu, dimostra la volontà di realizzare un’opera più...
Un esperimento interessante quello di "Five day shelter", lungometraggio irlandese di Ger Leonard, presentato, forse un po' azzardatamente, nella sezione “Competition” del Festival di Roma.
«"Una vita tranquilla" di Claudio Cupellini, al suo secondo lungometraggio, con protagonista il mattatore Toni Servillo, era uno dei film, tra quelli in competizione, più attesi...
«"Autumn adagio" di Tsuki Inoue, giovane regista giapponese, è un film delicato, dalle atmosfere rarefatte, sobrio e poetico, girato con una sensibilità rara».
«Presentato nella sezione “Alice in città”, "Matching Jack" , dell’australiana Nadia Tass, è uno struggente film che vede protagonisti tutti quei bambini afflitti da una malattia...
«Ancora Iran. Dopo "Donne senza uomini", "I gatti persiani" e "About Elly", continua il filone di quella cinematografia iraniana che, da anni, rivendica a gran voce...
"Valerio Jalongo, giunto al suo quarto film, vorrebbe fare il funerale definitivo all’istituzione scolastica italiana, ma la sceneggiatura, la messa in scena e il ritmo narrativo...
«Al centro della narrazione di "In un mondo migliore" vi è un conflitto tra violenza e non violenza. Non rimane che una società che ha fallito...
“Dal movimento 'mumblecore' del cinema indipendente americano il debutto piccante alla regia dell'attrice trentunenne Katie Aselton".
"L’esordiente David Michod sorprende non poco con un film originale, capace di rielaborare, nella forma, un genere cinematografico fin troppo usurato, quello del gangster movie".
«Cominciamo male al Festival di Roma. "Last night", diretto dall’esordiente irano-americana Massy Tadjedin (nata come sceneggiatrice) è un film anacronistico, poco realistico, non necessario».