Il Brussels Film Festival ha assegnato due premi a “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti. Il film, presentato nella sezione competitiva del Festival, ha ricevuto il Premio del Pubblico e il Prime Tv Award di 5000€ per la messa in onda nei canali televisivi del Belgio.
il film ha ricevuto inoltre ieri a Roma il Gran Premio Stampa Estera, tra i più prestigiosi assegnati al nostro cinema dalla stampa straniera che vive in Italia, in occasione della 50esima edizione dei Globi d’Oro presso Villa Massimo – Accademia Tedesca.
Presentato in anteprima al Festival Internazionale del Film di Roma lo scorso ottobre e uscito in sala il 22 gennaio 2010 distribuito da Mikado; pluripremiato dal Festival di Roma ai David di Donatello (dove ha conquistato il premio più ambito, quello per il Miglior film dell’anno, oltre alle statuette per la Miglior produzione e sonoro in presa diretta), dai Ciak d’Oro ai Nastri d’Argento, dal Bari International Film&Tv Festival agli Incontri cinematografici di Stresa e al Festival del Cinema, Teatro e Letteratura di Trieste, continua fare il suo giro nei Festival italiani ed internazionali.
Presentato di recente in Cina nell’ambito dell’International Film Festival di Shanghai, “L’uomo che verrà” ha toccato in questi giorni altre due importanti tappe europee: in Concorso al Brussels Film Festival e in rassegna al Filmfest München in Germania. Ma le tappe non si esauriscono qui perché ad aspettarlo c’è ancora il pubblico delle arene e dei Festival estivi: dal Karlovy Vary International Film Festival nella Repubblica Ceca, allo Skip City International D-Cinema Festival in Giappone, al Galway Film Fleadh in Irlanda, per citare solo quelli esteri.
Venduto fin’ora in sei Paesi, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Argentina, Australia e Giappone, dalla società Intramovies che cura le vendite estere, uscito in dvd il 29 giugno distribuito da Dolmen Home Video, è arrivato di recente a New York in apertura della X Edizione di “Open Roads: New Italian Cinema”, la più importante rassegna di cinema italiano in America, dove è stato acclamato dal pubblico e dalla stampa che ne ha riconosciuto il valore universale ed artistico, regalandogli critiche molto positive:
“(…) Cinema may be one of the few remaining art forms that still wields the power to deter the general apathy and ignorance plaguing technology torqued youth and deficit saddled public schools around the world. (…) with filmmakers like Giorgio Diritti churning out a personalized historical drama like The Man Who Will Come, the possibilities of forging hope and action for the future and an understanding of how our past leads us there, are limitless”.
(Ashley Wren Collins, THE HUFFINGTON POST)
“The Man Who Will Come heralds a strong new voice in Italian cinema”.
(Kevin Filipski, TIMES SQUARE)
“World War II continues to supply movies from its inexhaustible cauldron of horrors and human disasters. The challenge for directors is not in finding such stories but in doing justice to them, in making them be felt even by an audience numbed by decades of films telling of similar miseries. Director Giorgio Diritti succeeds in this film, through an approach that is deliberately matter-of-fact and not overly dramatic. (…) The film, much of it told through the eyes of a little girl (but with none of the sentimentality you might expect with that approach) paints a picture of rural Italian life, then shows the difficulties, the brutalities and then the absolute horrors that ensue when a small community of simple farmers find themselves in the crossfire between partisans and SS troops”.
(Mick LaSalle, THE SAN FRANCISCO CHRONICLE)