Tre generazioni e tre storie a confronto nell’Algeria di oggi, fra realtà, sogno e vento di cambiamenti. Il regista Karim Moussaoui, algerino classe 1976, ci porta per mano in un mondo ora violento e cinico, ora colmo di umana comprensione, per raccontare personaggi e problemi dell’Algeria contemporanea, dove passato e presente, tradizioni esteriori e dilemmi morali interiori si mescolano per raccontare di una terra antica, bellissima e tormentata.
Mourad, promotore immobiliare divorziato, non riesce a gestire né il figlio (che vuole smettere di studiare) né la nuova compagna e sente che tutto gli sfugge di mano: una notte assiste ad un pestaggio in strada, in un quartiere degradato ma, pur combattuto sul da farsi, decide di non intervenire. Aïcha, una giovane moderna e piena di vita, innamorata dell’indeciso Djalil, intraprende per sua volontà un viaggio attraverso il deserto (le magnifiche dune del Sahara) per incontrare un altro uomo, suo promesso sposo, orientando così, senza troppa convinzione, il proprio e l’altrui destino. Il neurologo Dahman, alla vigilia del suo matrimonio, viene bruscamente riportato indietro nel tempo da un amico e da una donna, che lo accusano di terribili nefandezze commesse nel passato durante la guerra, mettendo così a repentaglio la sua carriera, l’amore e la rispettabilità.
Il passaggio da una storia all’altra è affidato ai personaggi stessi che, senza conoscersi, si sfiorano, si accostano, e proseguono il loro cammino, mentre una vita si mescola all’altra in un continuum senza conclusione. Tutti sono chiamati a fare scelte difficili, tra ragione e sentimento, egoismo e generosità, assumendosi o meno il peso di decisive responsabilità. Così andrebbe fatto non solo a livello personale, sembra dire il regista, ma anche collettivo, in attesa di una nuova ‘primavera’ (le rondini del titolo), di una rinascita. Gli intermezzi musicali, realizzati con strumenti antichi e contemporanei, e le danze di seduzione e matrimonio, intervengono, come un coro greco, ad accompagnare, tra sberleffo e malinconia, le vicende esistenziali dei protagonisti, elevando su un piano onirico numerosi momenti del film. Fra gli attori principali, molto credibili ed adatti ai ruoli assegnati, Aure Atika, Mohamed Djouhri, Sonia Mekkiou, Mehdi Ramdani, Célia Aissani.
Elisabetta Colla