Sotterfugi, tradimenti, leggende e antichi rancori sono le caratteristiche principali della saga dei Pirati dei Caraibi iniziata nel 2003 con La maledizione della prima luna di Gore Verbinski (anche autore di Rango). La strabiliante performance dell’ istrionico Johnny Depp – supportato dai carismatici Orlando Bloom e Keira Knightley – ha permesso la realizzazione di pellicole piratesche, avventurose e divertenti che costituiscono una delle più riuscite e suggestive saghe cinematografiche di casa Disney.
Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar
Dopo quattro prodotti di successo, la regia del nuovo capitolo passa ai norvegesi Joachim Roenning ed Espen Sandberg che, dopo il tiepido Kon – Tiki, creano Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar (disponibile su Disney+) un prodotto sorprendentemente funambolico a metà tra sequel e reboot che vive di vita propria pur sfruttando il modus operandi de Il forziere fantasma. Lo schema metrico, infatti, è tecnicamente lo stesso: due innamorati divisi da un destino avverso e la sete di vendetta che porta il villain a cercare il modo per sconfiggere definitivamente Capitan Jack Sparrow.
Will Turner ed Elizabeth Swan passano il testimone ai giovanissimi Henry Turner (Brenton Thwaites) e Carina Smyth (Kaya Scodelario), mentre il malinconico e spietato capitano dell’Olandese volante, David Jones (Bill Nighy), cede il posto allo spagnolo Salazar, un decadente Xavier Bardem completamente offuscato da un passato tenebroso seppur perduto. Entrambi con il cuore spezzato, i nemici non capiscono come un uomo dalle dubbie capacità logiche e razionali possa averli sconfitti e maledetti al tempo stesso, costringendoli a divenire relitti marini dannati e infelici. Inserendo dei flashback nella narrazione, lo sceneggiatore Jeff Nathanson – lo stesso di Prova a prendermi – ha quindi l’opportunità di svelare dei retroscena nascosti sul passato del protagonista, ampliandone il carisma bizzarro e il fascino antitetico.
Conclusioni
Attraverso isole del tesoro, fantasmi (quasi) invisibili, storie d’amore travagliate e personaggi strampalati, dunque, anche Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar si caratterizza per verve umoristica e siparietti comici che spezzano la narrazione solo per aumentarne la resa. Dotata di ritmo frenetico e vertiginose centrifughe di effetti speciali e computer grafica tridimensionale, la nuova avventura dei Pirati si salva in calcio d’angolo, prende alla sprovvista lo spettatore e lo intrattiene, spesso, sorprendendolo piacevolmente.
Martina Calcabrini