Scritto e diretto da André Versini, attore e regista francese con una discreta filmografia all’attivo, Un appuntamento per uccidere (Horace 62, 1962) è un riuscito polar in cui viene rivisitata in maniera nient’affatto banale la leggenda degli Orazi e Curiazi, laddove lo scontro tra i Colonna e i Fabiani, due famiglie della malavita corsa trapiantate a Parigi, comporta una faida interna, che, dopo anni di vendette e rappresaglie, si risolve in una lunga nottata in cui i sei rampolli delle dinastie avverse si affrontano fino al tragico epilogo.
Piace del film l’ambientazione cittadina, giacché Parigi diviene un personaggio della storia messa in scena, assieme al bel cast composto da Charles Aznavour, Jean-Louis Trintignant e dalla nostra (bella e brava davvero) Giovanna Ralli (che se la cava egregiamente col francese). Aznavour, che già era stato protagonista in Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste, 1960) di François Truffaut, si rivela un attore di razza, con la sua espressione ferma, quasi scolpita, del viso, una sorta di Buster Keaton ‘rovesciato’, il quale, seppur mite d’animo, messo di fronte a una questione d’onore, non può sottrarsi ad un destino tragico e beffardo. La situazione si complica in quanto Camille Fabiani (Ralli) è sposata con uno dei fratelli della famiglia avversaria, Noël Colonna (Raymond Pellegrin), e dunque, sin da subito, si comprende che la rivalità tra i due clan non potrà concludersi positivamente per alcuno degli schieramenti.
Segnaliamo la superba sequenza finale, quella del duello, in cui, sulla piazza antistante la torre Eiffel, che occupa l’inquadratura in campo lungo, vediamo i due superstiti, Horace Fabiani (Aznavour) e Noël Colonna, affrontarsi in perfetto stile western (neanche fosse un film di Sergio Leone): con un astuto stratagemma Horace riesce a prevalere. Nonostante ciò, non c’è alcunché da festeggiare, un’atmosfera mortifera scende sulla messa in scena, impastoiando tutti coloro che hanno preso parte alla tragica vicenda.
Un appuntamento per uccidere è una produzione franco-italiana (d’altronde i corsi sono, a partire dai cognomi, italiani a tutti gli effetti), e infatti, oltre a Ralli, troviamo tra gli interpreti l’ottimo Paolo Stoppa, che si ritaglia un piccolo ma significativo ruolo (è Graziani, un altro membro del clan corso, che cerca di redimere la controversia tra i due contendenti). Già la sola bontà della recitazione degli attori rende il film un oggetto prezioso, che, caduto incredibilmente nell’oblio, merita un’attenta visione e una pronta rivalutazione. A fornire ancor più valore concorre la buona sceneggiatura, che per le situazioni che evoca, nonché per l’ambientazione in cui colloca la storia, ricorda, in alcuni passaggi, il fortunatissimo À bout de souffle (Fino all’ultimo respiro, 1960) di Jean-Luc Godard, laddove anche lì, in un certo senso, aleggiava continuamente un senso di catastrofe imminente.
Pubblicato da Sinister Film e distribuito da CG Entertainment, Un appuntamento per uccidere è disponibile in dvd, in formato 2.35:1, con audio in italiano e originale (DD Dual Mono) e sottotitoli opzionabili. Nella sezione extra la galleria fotografica.
Luca Biscontini
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