Adorabile nemica, la commedia che vede il ritorno sullo schermo di Shirley MacLaine. L’espediente narrativo dell’intera commedia è la scrittura di un necrologio. Così parte la sceneggiatura dell’esordiente Stuart Ross Fink. Il punto di forza (non poteva essere altrimenti) di Adorabile nemica è Shirley MacLaine che tiene sulla sua forte schiena, con l’esperienza e la grazia delle grandi attrici, un personaggio capace di tirare le fila del film di Mark Pellington. Disponibile su Prime Video.
Adorabile nenica: la trama
Controllare gli altri e se stessa è il mestiere preferito di Harriet Lauler, un ex donna in carriera pungente e scaltra, così maniaca del controllo da essere per molti una fastidiosa spina nel fianco. Con il sopraggiungere dell’età e l’avvicinarsi della morte, la donna continua a esercitare il suo potere, spingendosi fino al punto di assumere una giornalista e incaricarle la scrittura del suo necrologio. Ecco allora che parte la narrazione, è da qui che si sviluppa passo dopo passo la pellicola. Un espediente carino e congeniale al personaggio protagonista, non certo brillante e innovativo, ma in linea con quello che si vuole raccontare. Tutti gli altri temi toccati, come i sogni, la carriera, i rapporti interpersonali, l’amicizia e anche l’amore sono sottoinsiemi che si diramano dal tema principale, e questo dona al film un senso di ordine e pulizia, che rende la visione piacevole e consigliata.
Adorabile nemica: i punti di forza
Nonostante le quasi due ore di durata Adorabile nemica non annoia mai, finendo per essere un prodotto senza pretese, ma ben costruito e confezionato. Se pur banale nella scrittura e nelle scelte, il film di Mark Plellington riesce in quello dove altri avrebbero fallito: raccontare la vita senza prendersi troppo sul serio e partire dai propri errori per andare avanti. Le due attrici Shirley MacLaine e Amanda Seyfried fanno il resto, creando un connubio vincente e capace di equilibrare comicità ed emozione.
Adorabile nemica sta tutto qui, nella vita vera e negli errori quotidiani di cui si ride facendosi un bagno al chiarore di luna. Sta nel cinismo di una donna forte e coraggiosa, nella paura della solitudine e in quella della morte, sta nell’imperfezione di ognuno e nel riscatto, nelle scelte sofferte e nei rapporti che non funzionano mai. Sta nella risata di chi ammette di aver torto mantenendo sempre le proprie convinzioni. Questo film va visto a cuor leggero e senza puntare il dito, l’imperfezione spesso appaga più di una fredda precisione.
Alessandra Balla