Presentato alla Casa del Cinema di Roma il film Pino Daniele – Il tempo resterà
Un documentario, un omaggio e soprattutto un viaggio attraverso la musica, i concerti e la vita del grande astista partenopeo. In conferenza stampa, insieme al regista Giorgio Verdelli e alla voce narrante del film Claudio Amendola, erano presenti alcuni protagonisti del documentario: James Senese, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Joe Amoruso e Enzo Decaro.
Prodotto da Sudovest e Rai Cinema, il film sarà distribuito in esclusiva al cinema da Nexo Digital solo il 20, 21, e 22 marzo in collaborazione con i media partner Radio Deejay e Mymovies.it.
“Il Tempo Resterà non è la biografia di Pino Daniele, ma per certi versi gli assomiglia molto” – spiega il regista Giorgio Verdelli– “mi sono fatto guidare dalle canzoni e dalle frasi di Pino che sono diventate il filo conduttore di questo film documentario”.
Verdelli, che ha conosciuto bene Pino Daniele, realizza un ritratto inedito del musicista; il rapporto intimo e profondo con la città di Napoli, raccontando la città di tutti i giorni, della periferia e delle difficoltà, e la capacità di essere un artista apprezzato a livello internazionale, con un linguaggio sempre aperto a tutti.
“Capivo che stava succedendo qualcosa di incredibile quando vedevo la gente piangere ai concerti” – racconta il celebre sassofonista James Senese – “la forza di Pino stava nel suo linguaggio e con lui abbiamo trovato la nostra anima”.
Una straordinaria serie di immagini insieme alle testimonianze e alle performance musicali di Pino Daniele
Claudio Amendola, che ha contribuito da subito alla realizzazione del documentario, svela la sua grande passione per il cantante napoletano. “Noi conoscevamo solo la Napoli della camorra e del colera. Pino ce ne raccontava qualcosa di diverso, insieme ai colori e agli aspetti positivi della città. Quando ascoltai per la prima volta a 14 anni Na tazzulella ‘e cafè impazzii letteralmente e mi cambiò completamente la vita. E io tifavo per tutta la sua band, ognuno era in grado di tenere il palco con un assolo come nei concerti rock dei gruppi americani, ed è un motivo di orgoglio avere avuto anche in Italia un gruppo così”.
Verdelli, che ha conosciuto bene Pino Daniele, realizza un ritratto inedito del musicista
“Il film di Verdelli è una di quelle pellicole destinate a rimanere, perché emerge forte il pensiero di Pino.” – commenta l’attore e regista Enzo Decaro – “Pino aveva delle idee che puntavano molto in alto pur partendo dal basso. Era uno di quegli artisti che andava a cercare l’essenza delle cose e questo pensiero, alla fine degli anni ’70, è stato come un rinascimento culturale. Daniele era riuscito a rompere con la tradizione riuscendo, allo stesso tempo, a mantenerla”.
Una straordinaria serie di immagini – molte delle quali mai mostrate finora –, le testimonianze e le performance musicali di Pino Daniele offrono l’opportunità di ritrovare sul grande schermo la musica e il percorso artistico dagli anni ’70 agli ultimi concerti di questo grande artista che ha rivoluzionato e profondamente segnato tanta parte della musica italiana.
Alessio Paolesse