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Massimo Polidoro presenta la saga di Indiana Jones su Studio Universal

Su Studio Universal (Mediaset Premium DT) a partire dal 5 marzo, ogni Domenica alle 21.15, Massimo Polidoro, scrittore ed esploratore dell’insolito, indaga sui misteri storici alla base delle avventure del famoso archeologo Indiana Jones. Dall’Arca dell’Alleanza alla dea Kālī, dal santo Graal alla leggenda dei teschi di cristallo, un viaggio appassionante tra gli enigmi della storia resi celebri dalla saga

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LA SAGA DI INDIANA JONES PRESENTATA DA MASSIMO POLIDORO

Su Studio Universal (Mediaset Premium DT) a partire dal 5 marzo, ogni Domenica alle 21.15, Massimo Polidoro, scrittore ed esploratore dell’insolito, indaga sui misteri storici alla base delle avventure del famoso archeologo Indiana Jones. Dall’Arca dell’Alleanza alla dea Kālī, dal santo Graal alla leggenda dei teschi di cristallo, un viaggio appassionante tra gli enigmi della storia resi celebri dalla saga.

Titoli in ordine di trasmissione:

  • I predatori dell’arca perduta – 5 marzo alle 21.15
  • Indiana Jones e il tempio maledetto – 12 marzo alle 21.15
  • Indiana Jones e l’ultima crociata – 19 marzo alle 21.15
  • Indiana Jones e il  regno del teschio di cristallo – 26 marzo alle 21.15

Episodio 1: L’arca dell’alleanza – I predatori dell’arca perduta

Nel primo film della saga di Indiana Jones, Indy e Marian (Merion) sono alla ricerca di una delle reliquie storiche più affascinanti e controverse: l’Arca dell’Alleanza. Ma è esistita davvero l’Arca? E se sì, dove si trova oggi? L’Arca dell’Alleanza viene citata per la prima volta nell’Antico Testamento. Secondo la tradizione essa conteneva, tra l’altro, le tavole con i dieci comandamenti che Dio aveva consegnato a Mosè sul Monte Sinai. Nel libro dell’Esodo l’arca viene descritta in dettaglio. Era costruita in legno d’acacia e rivestita d’oro purissimo. Anche il coperchio era d’oro e su di esso vi erano collocate due statue di angeli cherubini con le ali spiegate.Sempre secondo la Bibbia, gli ebrei la portarono con loro durante tutto il loro peregrinare nel deserto, fino a depositarla nel Tempio di Salomone a Gerusalemme. E purtroppo qui se ne perdono le tracce. L’interpretazione comune degli storici ipotizza che l’arca sia andata distrutta nel 587 avanti Cristo, quando i Babilonesi conquistarono Gerusalemme e distrussero il Tempio. Tuttavia non c’è nessuna documentazione che parli esplicitamente della distruzione dell’arca. C’è chi crede che l’arca sia stata sottratta dal Tempio prima dell’arrivo dei Babilonesi. Nel 925 avanti Cristo, il Re d’Egitto Shishak I marciò su Gerusalemme, e portò via tutti i tesori del tempio del Signore. Forse prese anche l’Arca?

Questa in effetti è proprio l’ipotesi su cui si basa il film di Indiana Jones, poiché immagina l’Arca tra i resti di Tani, l’antica capitale d’Egitto. Esistono altre possibilità. Nel 1760, James Bruce, uno dei pionieri dell’esplorazione africana, rinvenne un documento dal quale si desumeva un legame tra l’Etiopia e gli ebrei. Re Salomone infatti avrebbe avuto un figlio chiamato Menelik dalla regina etiope Saba. E secondo la leggenda, intorno al 950 avanti Cristo, Menelik rubò l’Arca dal Tempio e la condusse in Etiopia. Basandosi su questi dati, negli anni ’90 il giornalista inglese Graham Hancock ha intrapreso una ricerca dell’Arca durata due anni, che lo ha condotto nella città etiope di Axum. La comunità ebraica di Axum infatti sostiene di avere ancora in custodia l’Arca all’interno del tempio della città. Tuttavia solo al guardiano è permesso accedere alla sala dove questa è conservata. Hancock purtroppo è riuscito solo a parlare con il guardiano, senza che questi gli abbia consentito di vedere la presunta Arca. Infatti un altro dei misteri che circonda l’Arca dell’Alleanza è proprio legato ai suoi poteri. Durante la peregrinazione degli ebrei l’Arca era accuratamente nascosta alla vista e a nessuno era consentito toccarla. La Bibbia narra che ad un certo punto l’Arca sembrava star per cadere e un israelita di nome Uzzah allungò le mani per sostenerla, ma morì all’istante, come fulminato. Basandosi su questo aneddoto e sulla descrizione dell’Arca, due studiosi inglesi, Blackburn e Bennett, hanno ipotizzato che potesse trattarsi di un primitivo condensatore elettrico, con i due Cherubini a fare da polo positivo e negativo e il legno come materiale isolante. Questa ipotesi, seppur suggestiva, apre nuovi interrogativi. Come è possibile che gli antichi ebrei conoscessero le proprietà dell’elettricità? E come potevano caricare un condensatore di tale potenza? E quale utilità avrebbe mai avuto? A quanto pare i misteri legati all’Arca dell’Alleanza, per il momento sono destinati a rimanere tali. E così il suo fascino. Ma non per tutti: Indiana Jones riuscirà a trovarla e si confronterà con i suoi straordinari poteri.

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