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Focus Italia

Almost dead di Giorgio Bruno

Recentemente premiato al Miami International Science Fiction Film Festival come miglior thriller, Almost dead di Giorgio Bruno è un interessante film che, mutuando la sempre verde iconografia degli zombi, mette in scena un interessante psicodramma. Almost dead non è l’ennesima riproposizione di stilemi e forme già ampiamente veduti, ma un’apprezzabile variante che approccia questioni significative

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Recentemente premiato al Miami International Science Fiction Film Festival come miglior thriller, Almost dead di Giorgio Bruno è un interessante film che, mutuando la sempre verde iconografia degli zombi, mette in scena uno psicodramma in cui la protagonista (una credibile Aylin Prandi) è costretta dai funesti eventi che si ritrova improvvisamente ad affrontare (ha perso la memoria a causa di un incidente di auto) a fare un profondo esame di coscienza, laddove, oltre a dover cercare di salvare il genere umano, è convocata a compiere delle scelte immediate che hanno una profonda connotazione etica. È questo l’intelligente stratagemma che rende Almost dead non l’ennesima riproposizione di stilemi e forme già ampiamente veduti, ma un’apprezzabile variante che approccia questioni significative appoggiandosi, senza farsene risucchiare, a un genere che non cessa di trovare un ampio consenso presso il grande pubblico.

Bruno, inoltre, ambientando l’azione in unico luogo (un’auto in un bosco sperduto), riesce a contenere, presumiamo, i costi di realizzazione, senza per questo, però, rinunciare a una forte dose di tensione che domina l’intero film, in cui lo spettatore, immedesimandosi completamente con l’eroina (o l’anti eroina), partecipa vivamente allo sviluppo della narrazione, cercando di venire a capo dell’intricata storia che viene snocciolata durante gli 82 minuti di visione.

C’è spazio, ovviamente, anche per l’apparizione di qualche morto vivente (assistiamo, per esempio, all’assalto nei confronti di un povero sventurato che viene mangiato vivo), ma, seppur assai presenti fantasmaticamente, in quanto continuamente evocati, gli zombi rimangono costantemente ‘fuori campo’, in quanto ad essere sotto i riflettori è la convulsa vita emotiva di Hope Walsh (Prandi), la quale, a causa dell’improvvisa amnesia, deve valutare velocemente come comportarsi, quantunque l’istinto di sopravvivenza, che spesso predomina in tali situazioni estreme, l’abbia costretta a compiere un gesto disumano, che si rivelerà decisivo, giacché ne condizionerà le scelte finali.

Cosa siamo disposti a fare pur di salvarci la vita? Quando ci troviamo in una situazione di enorme pericolo, siamo ancora in grado di mantenere la necessaria lucidità per non sopraffare gli altri pur di scamparla? In questo senso il film di Bruno ricorda l’interessante e terribile Forza maggiore (Force Majeure, 2014) dello svedese Ruben Östlund, pellicola passata purtroppo in sordina nel nostro paese, dato che anche lì ad essere messo a fuoco era quell’istinto primordiale che improvvisamente balza fuori quando ci si trova di fronte a una minaccia imminente, che non permette di pensare troppo, di andare per il sottile, sospendendo persino le proprie inderogabili responsabilità di padre e marito. Se nel lungometraggio di Östlund quel gesto sciagurato provocava una ferita profonda che cambiava per sempre i rapporti interni alla famiglia, finanche minandone la prosecuzione nel futuro (il finale era assai sospeso), in quello di Bruno, invece, il verdetto (che ovviamente non sveliamo) è netto, senza tentennamenti. Ed è proprio a partire da questa secca sentenza che prendono corpo innumerevoli riflessioni sullo stato dell’etica contemporanea, in riferimento ai vari rapporti affettivi che ci competono all’interno del nucleo famigliare, ma anche nel più ampio tessuto sociale.

Almost dead si può considerare un esperimento riuscito che non mancherà di trovare un folto gruppo di sostenitori. Auguriamo a questo film di incassare altri riconoscimenti, che, crediamo, meriterebbe.

Luca Biscontini

  • Anno: 2016
  • Durata: 85'
  • Genere: Horror, Thriller
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Giorgio Bruno

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