Koch Media ha inaugurato un’interessantissima collana di film-evento legati alla storia dell’arte, attraverso cui ricostruire il percorso di alcuni dei più significativi autori, instaurando un rapporto inedito con lo spettatore che, grazie anche all’alta definizione (i film sono in blu ray), può godere contemporaneamente di alcuni inarrivabili capolavori, il più delle volte sparsi nei vari musei che se ne contendono il possesso.
Si parte con Leonardo, per l’esattezza con la mostra allestita alla National Gallery di Londra, in cui per la prima volta sono state esposte, l’una di fronte all’altra, le due versioni de La vergine delle rocce, fornendo la possibilità di osservarle insieme e di coglierne le differenze, e di riflesso l’evoluzione stilistica dell’indiscusso maestro. Leonardo era un genio che spaziava in tutte le direzioni della conoscenza, la sua fame incontenibile di sapere lo condusse a studiare la natura in tutte le sue manifestazioni, tanto che in gioventù era solito presentarsi come ingegnere, e solo in ultimo come pittore. La sua bravura esplose rapidamente in giovanissima età – gli inizi furono nella bottega del Verrocchio – portandolo prima a Firenze, poi a Milano, a Pavia, a Mantova, a Venezia, a Roma e infine in Francia alla corte di Francesco I, dove morì all’età di 67 anni. La mostra di Londra, che nei primi dieci giorni d’apertura è stata presa d’assalto da oltre trecentomila spettatori, presenta alcune opere straordinarie, quali La dama con l’ermellino, La Belle Ferronière, La Madonna Litta, San Girolamo, Salvator Mundi, e una copia de L’ultima cena. Vederle riunite provoca un piacere non quantificabile, che stordisce, laddove ogni dipinto di Leonardo, oltre ad essere di un’incredibile bellezza, è sempre avvolto da un alone di mistero che ne aumenta il fascino e l’attrattiva, esercitando una sorta di incantamento su chi osserva. Il film, grazie all’intervento di critici d’arte, artisti, uomini di teatro e intellettuali, tratteggia, attraverso significative opere, la figura di quest’uomo ineguagliabile, a tutt’oggi probabilmente il più grande artista mai esistito.
Il secondo tassello della collana è quello degli Impressionisti, in cui attraverso la figura del loro ardito mecenate, Paul Durand-Ruel, si disegna l’arco della storia in cui si sviluppò, con grandi difficoltà, la nuova onda pittorica, composta da alcuni sublimi artisti quali Claude Monet, Edgar Degas, Renoir, Sisley, Boudin, Pissarro, Mary Cassat e, infine, il capostipite Édouard Manet, anche se quest’ultimo non si ritenne mai davvero facente parte del gruppo. Siamo nella seconda metà dell’ottocento, per la precisione negli anni settanta, e Durand-Ruel, illuminato compratore d’arte, colse immediatamente le grandi qualità di questi rivoluzionari pittori, e per promuoverli ne acquistò le opere, esponendole successivamente in alcune mostre da lui stesso allestite. Ma la Francia non era ancora pronta alla ventata di aria nuova e osteggiò violentemente questa corrente, difatti gli Impressionisti dovettero organizzare delle esposizioni indipendenti per poter far vedere le loro opere, ma anche in tali occasioni vennero derisi e aspramente criticati, dato che il parametro di riferimento era ancora la pittura classica, laddove la rifinitezza e l’armonia delle forme costituivano il parametro principale per indicare il valore di un quadro. Solo gli americani – nel frattempo Durand-Ruel aveva allestito una mostra negli Stai Uniti – compresero immediatamente la forza espressiva della nuova pittura francese, cominciando ad acquistare, a prezzi adeguati, le opere dei valenti artisti, creando un effetto persuasivo anche sulla restia terra d’origine. Duran-Ruel fu un uomo straordinario, colui che creò il mercato dell’arte, per cui le opere venivano valutate in base all’emozione che provocavano, aprendo, quindi, un nuovo, entusiasmante scenario in cui prendeva forma un inedito modo di accostarsi ai lavori degli artisti.
Nell’altro blu ray, invece, viene analizzata la straordinaria carriera di Édouard Manet: alla Royal Academy di Londra è stata messa in piedi una memorabile mostra con parecchie delle opere dell’illustre pittore, ritenuto al suo tempo l’artista di avanguardia per eccellenza. Il fulcro dell’esibizione è il celebre Musica alle Tuileries (1862), un quadro meraviglioso, in cui Manet riuscì a catturare in pieno lo spirito di un’epoca, immortalando dei giovani che si intrattengono in un parco, parlando amabilmente, bevendo, ascoltando una musica situata in un fuori campo che non smette di riecheggiare magnificamente all’interno della tela.
Avere accesso, attraverso il video, alle opere di così grandi artisti, davvero entusiasma, è un’esperienza che arricchisce, stimola lo spettatore ad approfondire quanto ha veduto, e, presumiamo, a raggiungere i luoghi in cui questi capolavori si trovano. La fruizione virtuale, quindi, non si pone come sostituiva, bensì fornisce la premessa all’effettiva osservazione, è una propedeutica che invoglia a conoscere fino in fondo quanto è sfilato davanti agli occhi; un’operazione più che mai necessaria, che si spera abbia un consistente seguito.
Pubblicati e distribuiti da Koch Media, Leonardo e L’Impressionismo sono disponibili in blu ray. Il cofanetto de L’Impressionismo comprende anche un secondo blu ray con una monografia su Manet.
Luca Biscontini