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DVD/Blu Ray

Passione d’amore di Ettore Scola in dvd

Passione d’amore di Ettore Scola è uno di quei film che va visto, parlarne, riferirlo, tentare di riportarlo all’interno di un discorso che lo contenga sarebbe un’operazione che ne tradirebbe irrimediabilmente lo spirito, giacché è di un eccesso che si parla, di un amore sovrumano che non trova parole che possano esprimerlo, ma si contrae nello stridore di un grido forsennato che fa accapponar la pelle, gela il sangue, chiede pietà

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Darei quel che mi resta da vivere per un’ora di bellezza”: questo è il desiderio e il lamento di Fosca, interpretata da una stupefacente Valeria D’Obici, mentre implora l’amore del bel capitano Giorgio Bacchetti (un intenso Bernard Giraudeau), che, sebbene invaghito dell’avvenente e sensuale Clara (Laura Antonelli), pian piano rimane avvolto nella tela dell’opprimente amore che la sventurata donna ogni giorno manifesta accesamente nei suoi confronti, con enfasi delirante. È incredibile assistere al lento mutamento interiore dell’uomo, che sulle prime dimostrava un chiaro ribrezzo per la cugina del colonnello (Massimo Girotti), ma poi lentamente comprende la profondità di un sentimento che se rifiutato rischia di provocare la morte di chi lo vive così intensamente.

Ettore Scola, che l’anno prima aveva diretto il film corale La terrazza, un grottesco spaccato dell’Italia dell’inizio degli anni ’80, per dare corpo al bel romanzo di Igino Ugo Tarchetti (terminato, dopo la morte dello scrittore, dall’amico Salvatore Farina) si mise completamente da parte, nell’intento di far emergere con tutta la sua forza la drammaticità di un racconto che richiedeva di dare molto spazio alle interpretazioni dei protagonisti, visto il coinvolgimento esasperante e commovente che li lega per tutta la durata del film. L’amore tra Giorgio e Fosca è di quelli che sfida il tempo, la società, il mondo, che lascia segni indelebili sulle anime di chi l’ha vissuto, tant’è che alla fine l’una muore, non potendo reggere tanta felicità, e l’altro, come se avesse traslato su di sé il tormento della compagna, finisce in uno stato di apatia, nell’alcol, schiacciato dal peso di quella fatale relazione.

«…se fossi meno brutta, se potessi correggere questo naso, questa bocca, questa faccia, se avessi un po’ di carne sulle ossa del petto, allora tu mi ameresti – avevo bisogno di uno scopo per quel che mi resta da vivere e l’ho trovato, sei tu, mi sono votata a te senza scampo, quando ti avrò oppresso con tutto il peso del mio sentimento, quando ti avrò seguito passo per passo, sempre e dovunque come la tua ombra, quando sarò morta per te, allora sarai costretto ad amarmi, mi amerai, dovrai amarmi!»

La passione furiosa di Fosca, destata dalla gentilezza e dalla sensibilità del militare, è un’ossessione non contenibile, di fronte alla quale nulla può la medicina, né tanto meno un educato tentativo di arginarla; il capitano è braccato da quella donna dai tratti deformi, che le si scaglia contro come un’ape su un fiore, e, dunque, come poter impedire alla natura di fare il suo corso? Perché privare quell’infelice di una gioia che, seppur momentanea, potrebbe riscattare la tristezza di una vita intera?

Passione d’amore è uno di quei film che va visto, parlarne (meno che mai sarebbe opportuno prodursi in impoetiche letture psicanalitiche), riferirlo, tentare di riportarlo all’interno di un discorso che lo contenga sarebbe un’operazione che ne tradirebbe irrimediabilmente lo spirito, giacché è di un eccesso che si parla, di un amore sovrumano che non trova parole che possano esprimerlo, ma si contrae nello stridore di un grido forsennato che fa accapponar la pelle, gela il sangue, chiede pietà. Pietà per la vita, per una vita ingiustamente infelice, che implora a vivavoce un risarcimento che se esaudito porrebbe fine ad un tormento che ha prodotto un dolore non quantificabile;  l’alienazione/reclusione di Fosca merita una cessazione, un raggio di sole che penetri per far rifiorire un’anima umiliata e offesa.

Fosca non dà tregua, è oscena, urla, strepita, si contorce, vederla durante le sue crisi ammutolisce, si prova nei suoi confronti una sensazione perturbante (repulsione/attrazione), che poi almeno nel cuore del mite protagonista muta in un amore che supera le consuete dinamiche erotiche di attrazione; non si è più all’interno dello scialbo teatro dell’io, si supera la soglia della rappresentazione, i corpi sono trascesi verso un’unione che è all’insegna di un’accoglienza infinita, oltre quell’atteggiamento intenzionale che vorrebbe imporre ad ogni cosa il proprio, consono posto. Fosca è un vuoto che circola tra i termini della situazione, e presso di lei trova alloggio un evento incommensurabile che convoca ad una fedeltà infinita. Oltre la vista, oltre i corpi.

Pubblicato da Surf Film e distribuito da CG Entertainment, Passione d’amore è disponibile in dvd in formato 1.85:1 con audio in italiano (DD 2.0) e sottotitoli per non udenti opzionabili.

Luca Biscontini

Trova il film su CG Entertainment

  • Anno: 1981
  • Durata: 113'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Ettore Scola

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