Trafficanti, il film di Todd Phillips, arriva nelle sale italiane il 15 settembre. Basato su una storia vera, porta sullo schermo i fatti raccontati dal giornalista Guy Lawsoin in un articolo del 2011, uscito su Rolling Stones. Il produttore del film, Mark Gordon, dopo aver letto Arms and Dudes durante un volo aereo decide che questa sarebbe stata un’ottima storia da raccontare al cinema. Nasce così l’idea di Trafficanti, pellicola direttamente ispirata ad un reale articolo di giornale.
Sinossi: Ispirato ad una storia vera, Trafficanti segue le vicende di due amici di Miami poco più che ventenni durante il periodo della prima Guerra in Iraq, che, sfruttando un’iniziativa semisconosciuta del governo, iniziano una piccola attività relativa a contratti dell’esercito USA. Poco a poco, iniziano a vedere i frutti dei loro investimenti che gli consentono una vita agiata. Ben presto però i due amici si troveranno ad affrontare faccende al di sopra delle loro possibilità, un affare da 300 milioni di dollari per armare le Milizie Afghane – una mossa che li porterà in contatto con alcune persone a dir poco misteriose e che si riveleranno poi essere agenti del Governo USA.
Recensione: I Cani da guerra non sono altro che coloro che la guerra la fanno senza metterci mai piede, avvoltoi che ne succhiano solo il profitto, perché in fondo si sa la guerra è politica ma in primis economia. War Dogs, questo il titolo originale della pellicola diretta da Todd Phillips che oscilla tra la commedia e il film d’azione, passando per il genere thriller fino a scivolare nel drammatico. Trafficanti non si pone come la solita commedia americana, e nonostante l’aspetto riconoscibile, legato al filone stelle e strisce, finisce per essere un prodotto armonico e ricco di spunti e tematiche. La guerra e i soldi sono il fil rouge dell’intera pellicola, che mostra risvolti narrativi più ampi come l’amicizia, la truffa, la politica nazionale e internazionale. Da subito lo spettatore ben intuisce lo svolgersi e il finale del film ma, pur mancando la suspense ed essendo la narrazione a tratti banale, il prodotto risulta piacevole alla vista, e in fin dei conti ben costruito ed equilibrato.
Ottima la caratterizzazione dei protagonisti: riusciti i personaggi di Efraim e David, e ancor di più quello di Henry Girard, interpretato da un Bradley Cooper misterioso e pericoloso. La pellicola scorre senza nessuna problematica, permettendo al pubblico di divertirsi e guardare il film senza troppe pretese. Sorprende la leggerezza nel trattare tematiche tanto scottanti e in altri contesti dure. Tale leggerezza non risulta però un difetto, ma un espediente consono al genere commedia che ingloba in sé gli altri generi presenti in Trafficanti. Quello di Todd Phillips sembra davvero un progetto riuscito, ma se il fine era far riflettere non può dirsi compiuto. Se d’altro canto si voleva creare una commedia americana divertente e piacevole possiamo certamente affermare che il regista abbia centrato il punto. Trafficanti porta sullo schermo una realtà raccontata in un articolo con la leggerezza della commedia cinematografica.
Alessandra Balla