fbpx
Connect with us

Reviews

73 Festival di Venezia: Through the Wall (Un appuntamento per la sposa) di Rama Burshtein (Orizzonti)

L’assenza di libertà di scelta personale della donna, i conflitti tra emozioni e regole sociali, tra desideri e osservanza delle imposizioni, la restrizione dello spettro delle possibilità a una sola opzione, accadono a Tel Aviv nell’ambiente ortodosso, proprio accanto a quel mondo secolarizzato da cui non lasciano contaminarsi. Con Through the Wall Rama Burshtein torna a esplorare una figura femminile di fede ortodossa cambiando radicalmente registro

Pubblicato

il

Michal (Noa Koler) ha 32 anni e 12 anni fa ha abbracciato la fede in Dio. A un mese dalle nozze, il fidanzato Gidi le confessa di non amarla più e la lascia. Sebbene sconvolta, decide di non arrendersi e soprattutto di non rimanere da sola. Michal confida nella bontà di Dio, “ha il luogo, il vestito, l’appartamento, Dio le troverà sicuramente un marito”.

La regista Rama Burshtein nata a New York e vissuta a Israele, ha esordito alla regia con Fill the Void (La sposa promessa), film sull’ortodossia ebraica presentato al Lido nel 2012 che gli valse allora la Coppa Volpi e il plauso di critica e pubblico. Come alle eroine di Jane Austen erano richiesti buon senso e moderazione, così la sposa di Fill the Void doveva adeguarsi e muoversi nella gabbia di tradizione e religione costruitale intorno.

L’assenza di libertà di scelta personale della donna, i conflitti tra emozioni e regole sociali, tra desideri e osservanza delle imposizioni, la restrizione dello spettro delle possibilità a una sola opzione, accadono a Tel Aviv nell’ambiente ortodosso, proprio accanto a quel mondo secolarizzato da cui non lasciano contaminarsi. Con Through the Wall Rama Burshtein torna a esplorare una figura femminile di fede ortodossa cambiando radicalmente registro.

Through the Wall è una commedia semplice sulla fede che soffre di una struttura ridondante. Michal è infelice ed è disposta a tutto per migliorare la sua condizione: si fa togliere il malocchio, accetta appuntamenti organizzati, si reca in visita alla tomba del rabbino Nahman in cerca di conforto. È una creatura folle e ostinata, aperta emotivamente a tutto ciò che le capita – ogni incontro in quel fatidico mese potrebbe essere il marito mandatole da Dio – ma difficile da accontentare. Di ogni uomo che conosce casualmente o su appuntamento, infatti, mette puntualmente in discussione le motivazioni che lo porterebbero ad accompagnarla sull’altare. In un misto di disperazione, fede d’acciaio e pignoleria, il film prosegue sullo stesso pattern di ricerca e messa in discussione, trascinandosi fino al giorno delle nozze dove tutto è pronto per celebrare la sposa devota a un Dio giusto e misericordioso che le darà ciò di cui ha bisogno. “Bisogna essere convinti al 100% che sia possibile abbattere un muro per riuscirci sul serio. Se si è convinti solo al 99,9%, si finirà con lo spaccarsi la testa”, dice la regista. Il giusto modo per apprezzare questa storia di determinazione – non tanto a convolare a nozze quanto piuttosto a credere nell’ordine mistico delle cose – è sorvolare sulla ripetitività delle situazioni e lasciarsi intrattenere dalla leggerezza di una favola che cerca il lieto fine.

Francesca Vantaggiato

  • Anno: 2016
  • Durata: 110'
  • Distribuzione: Cinema
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Israele
  • Regia: Rama Burshtein
  • Data di uscita: 24-November-2016

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers