“The story of James Brown” in onda mercoledì 24 agosto alle 23.17 su Rai 5 fa parte della serata dedicata alla grande musica Rock, Soul, Pop e dal mondo.
E’ lo stesso cantante, James Brown, a raccontare il documentario che ripercorre quella che è stata l’ascesa al suo successo, la grande carriera che ha influenzato artisti di ogni genere e incantato persone provenienti da tutto il mondo. Il ritratto del cantante è arricchito con video esplosivi delle sue migliori performance, apparizioni televisive, interviste inedite e testimonianze dei membri della sua band che lo hanno vissuto da molto vicino, Bobby Byrd e Maceo Parker.
Tramite il suo parlato poco articolato, l’artista, ci narra che le nomine che gli sono state attribuite nel corso della sua brillante carriera, come il Sig. Dinamite, il Padrino del Soul o Funky President sono il frutto di duro lavoro e sacrifici dove tutto era improbabile ma forse destinato ad essere. James nasce il 3 maggio del 1933 nelle campagne del South Carolina. Cresce in un bordello di Augusta ignaro delle attenzioni amorevoli dei genitori, lasciato a se stesso, deve trovare il modo per sopravvivere. Se la cava con piccoli furti, e quando le cose gli andavano bene riusciva a lavorare nei campi per la raccolta faticosa del cotone. Da bambino fece anche il lustrascarpe, lavoro poco dignitoso che veniva svolto solo dalle classi povere e disagiate del paese. Cosa certa, è che il ragazzino aveva un forte interesse per il canto e la musica. La musica sarà la sua salvezza. A 16 anni, infatti, James Brown compie una rapina a mano armata e viene recluso in riformatorio dove conosce Bobby Byrd, che diverrà membro della sua band per molto tempo, e grazie alla famiglia dell’amico verrà rilasciato dopo soli tre anni.
Il suo esordio è legato al Gospel, musica che ascoltava in chiesa già da bambino, ma anche dal Jazz, allo Swing ed al Rhythm & Blues. James, nel tempo, ha proposto un repertorio vastissimo che passava da pezzi potentemente dinamici a brani dalla melodia struggente o sofferente. In seguito, James Brawn, si allontanerà dal genere iniziale avvicinandosi sempre più a quello che in seguito lui stesso venne definito l’inventore: il Funk. Brown ha anche registrato diversi album interamente strumentali proprio per esprimere interamente il suo grande amore per la musica. Il suo primo successo arriva nel ’56 con Please, please, please. Disco che ha collezionato fino ad oggi ben quaranta Dischi d’Oro. Insieme a Elvis Presley, James Brown è il secondo artista al mondo che ha inserito il maggior numero di singoli nella Billboard Hot 100, con 99 singoli entrati nella classifica. Dal primo successo in poi, la carriera dell’artista è ricoperta da numerosissimi riconoscimenti e titoli dal mondo intero. Suonerà ovunque e sarà l’ispirazione di altrettanti artisti di spicco mondiale come Michael Jackson o i Rolling Stone.
James Brown ebbe una vita molto controversa. L’uomo fece diversi concerti di beneficenza, era inoltre il paladino dei diritti civili, ma purtroppo gli vengono attribuite tanti reati, nel corso della sua vita, di violenza domestica, possesso d’armi non denunciate, uso e possesso di droga. La droga stessa fu l’inizio dei suoi veri e grandi problemi.
All’inizio del 2006 gli viene diagnosticato un tumore alla prostata e James decide di lottare anche questa volta con grinta dichiarando che anche questa volta se ne sarebbe uscito vincente. Nel dicembre dello stesso anno, però, deve darsi per sconfitto e morirà lasciando l’impronta del grande uomo che fu per la musica nel mondo.
Fonte della notizia: http://www.questaseratv.it utile per conoscere le serate dedicate interamente alla grande musica trasmesse nel corso di tutto l’anno.