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Conferenza stampa con George A. Romero al Lucca Film Festival

Nella mattinata di ieri, in occasione della nuova edizione del Lucca Film Festival, si è tenuta la conferenza stampa del regista George A. Romero (La notte dei morti viventi, Wampyr, Creepshow, La terra dei morti viventi). Grazie a questo articolo potete ascoltare la bellissima e interessante discussione che noi giornalisti abbiamo avuto con il padre degli zombi

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Nella mattinata di ieri, in occasione della nuova edizione del Lucca Film Festival, si è tenuta la conferenza stampa del regista George A. Romero (La notte dei morti viventi, Wampyr, Creepshow, La terra dei morti viventi). Nell’arco di un’ora il regista si è dimostrato di una lucidità e di un’ironia disarmanti. L’incontro con noi giornalisti è stato mediato dal critico Paolo Zelati.

Di seguito i passaggi principali della conferenza stampa.

Sono stato tirato su come cattolico, ma ho abbandonato la religione molto presto. Fin da giovane avevo delle fantasie su quello che succede dopo la morte: forse è da questo che sono scaturiti gli zombi. Ma i miei film, più che parlare di morte o non-morte, sono incentrati su delle persone che non capiscono cosa stia capitando intorno a loro. I miei film di zombi parlano degli esseri umani, gli zombi sono solo il contesto in cui essi interagiscono.

Ho sempre amato i giornalini dei ragazzi. Quello dei fumetti è un mondo che mi ha sempre attratto. Sono contento di aver potuto lavorare tanto con la DC che con la Marvel. Sicuramente scrivere un fumetto è più rilassante che dirigere un film: tanto per dirne una non devo preoccuparmi del budget.

Donald Trump mi preoccupa. La politica americana è diventata un circo.. Questo mi spaventa. La vita reale mi terrorizza, molto più dell’immaginario e del sovrannaturale. Il terrorismo, le bombe questo mi spaventa.

 

Il maestro Romero ha risposto ad una mia domanda

Per riuscire a realizzare film come lei li intende, ovvero di critica sociale e politica, in base alle sue precedenti esperienze con due Major americane, ritiene che sia necessario essere indipendenti?

– Quando lavorai, in un caso con la Warner, in un altro con la Universal, subì molte ingerenze.. Realizzare film in questi anni è molto complesso anche se si ha alle spalle un colosso come la Paramount. Credo quindi che per poter fare cinema liberamente sia meglio non avere legami con gli Studios.

Qui sotto trovate la registrazione audio completa dell’incontro tenutosi ieri mattina, giovedì 7 aprile

 

 

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Il critico Paolo Zelati, il Maestro Romero e la traduttrice

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Andrea Bianciardi

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