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DVD/Blu Ray

Don Giovanni di Joseph Losey in dvd e blu ray

Joseph Losey volle cimentarsi nel 1979 con l’imponente opera mozartiana, riuscendo, grazie a un innato senso della visione, a tradurre in immagini una storia immortale. La sfida principale era riuscire a evadere dal teatro e portare Don Giovanni nel mondo, grazie a un processo di democratizzazione attraverso cui raggiungere più spettatori possibili

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“Voglio fare il gentiluomo e non voglio più servir”: così Leporello introduce una delle più significative opere liriche mai realizzate, composta da Mozart tra il marzo e l’ottobre del 1787, quando aveva 31 anni, su libretto di Lorenzo Da Ponte. Joseph Losey, uno degli indiscussi maestri del cinema statunitense, di cui ricordiamo alcune celebri pellicole quali Giungla di cemento (1960), Eva (1962), Il servo (1963) e Messaggero d’amore (1971), che ricevette il Grand Prix come miglior film al Festival di Cannes, pur non essendo un esperto di lirica, volle cimentarsi nel 1979 con l’imponente opera mozartiana, riuscendo, grazie a un innato senso della visione, a tradurre in immagini una storia immortale, attraverso anche un proficuo lavoro di ambientazione, dato che la sfida principale era riuscire a evadere dal teatro e portare Don Giovanni nel mondo, per realizzare quel processo di democratizzazione che stava tanto a cuore anche all’allora amministratore generale dell’Opéra de Paris, Rolf Liebermann, che, per tale motivo, collaborò attivamente alla realizzazione del film. L’orchestra venne diretta dal grande Lorin Varencove Maazel, uomo geniale, la cui ricca carriera è quasi ineguagliabile, e i vari personaggi vennero interpretati dai più valenti cantanti del periodo: Ruggero Raimondi (che avevamo già visto nel bell’adattamento cinematografico della Carmen di Bizet operato nel 1983 dal compianto Francesco Rosi) è Don Giovanni, José van Dam è Leporello, Edda Moser è donna Anna, Kiri Te Kanawa è donna Elvira, Teresa Berganza è Zerlina, Malcolm King è Masetto, e, infine, John Macurdy è il Commendatore.

Nonostante la provenienza iberica dei personaggi, Losey preferì ambientare il film nella città di Vicenza, ricorrendo ad artifici tecnici per farla sembrare situata in una zona lagunare, tant’è che nell’incipit vediamo Don Giovanni intrattenersi nei locali fumosi e incandescenti di una vetreria in cui gli artigiani si producono nella lavorazione a caldo di alcune ampolle e monili, quasi ci trovassimo in qualche bottega di Murano. Tra le fiamme inizia e finisce il film, in una circolarità narrativa che come una tela avvolge Don Giovanni che, nonostante tutte le malefatte compiute ai danni delle più disparate fanciulle, fino alla fine rivendica orgogliosamente il proprio diritto a comportarsi in maniera licenziosa, come  fosse posseduto da un demone che lo manovri a suo piacimento. Leporello, estenuato dalla condotta del padrone, si ritrova, suo malgrado, a dover rendere conto personalmente dei misfatti compiuti da Don Giovanni, arrivando a scambiarsi con lui l’identità per evitare che la feroce vendetta si compia. Divertentissima la seconda scena del film, in cui Donna Elvira, sedotta e abbandonata in passato dal cavaliere rubacuori, incontra casualmente Don Giovanni e, a quel punto, pur di cavarsela di torno, il nostro incarica il suo servitore di elencare alla dama il numero delle vittime da lui mietuto in tanti anni di attività. Leporello ha stilato una minuziosa e chilometrica lista in cui sono registrate tutte le conquiste del suo padrone, e per l’esattezza: 640 in Italia, in Germania 231, 100 in Francia, 91 in Turchia e 1003 in Spagna. Questo divertente dettaglio in realtà rivela la natura ossessiva di Don Giovanni, tutto teso all’accumulo massivo di donne da archiviare nel suo maniacale diario, come se si trattasse di un patrimonio in continua crescita. L’aridità del suo animo è evidente, anche se è ammirevole in lui la coerenza che, alla fine dell’opera, lo condurrà allo scontro con lo spettro del Commendatore, il padre di Donna Anna che aveva sfidato a duello e ucciso, decretando la propria fine. Tutte le vittime verranno risarcite da una vendetta invocata a più riprese nel corso dell’opera e fatalmente mancata.

Losey disinnesca l’aura dei personaggi del Don Giovanni, umanizzandoli, riducendo le distanze con lo spettatore, il quale partecipa vivamente alle vicende che si susseguono nel corso dei due atti, e le tre ore di visione scorrono piacevoli, nonostante spesso il testo tenda a sottolineare, forse un po’ lungamente, alcuni passaggi, specie quelli in cui le vittime si lamentano dei delitti commessi dal protagonista. Un film, Don Giovanni, che ha richiesto un lavoro enorme, a cominciare dalla registrazione dell’opera (eseguita specificatamente per il film) fino alla realizzazione degli sfarzosi costumi, per non parlare dell’adeguamento delle varie location alle esigenze della messa in scena (possiamo immaginare gli sforzi sostenuti, per esempio, dai direttori della fotografia, Angelo Filippini e Gerry Fisher, per illuminare tutti gli ambienti, dividendosi tra interni e esterni). Un kolossal costato, nel 1979, sette milioni di dollari, che resiste all’esame del tempo, restituendoci magnificamente una storia ormai divenuta archetipica, e che non ha cessato di suggestionare le platee di tutto il mondo, oltre ad aver presagito un vero e proprio tipico profilo psicologico.

Pubblicato da Pulp Video e distribuito da CG Entertainment, Don Giovanni è disponibile in dvd e blu ray, in formato 1.66:1, con audio in italiano (DD 2.0 e DD 5.1) e sottotitoli, corredato da corposi e interessantissimi contenuti speciali quali A proposito di Don Giovanni, Don Giovanni, le film-opera, L’odysséè sonore e Don Giovanni e Losey.

Luca Biscontini

  • Anno: 1979
  • Durata: 176'
  • Distribuzione: CG Entertainment
  • Genere: Musicale
  • Nazionalita: Francia, Italia, Germania
  • Regia: Joseph Losey

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