Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II è la fedele trasposizione cinematografica dell’omonimo romanzo di Suzanne Collins. Diretta da Francis Lawrence e girata in 3D, la pellicola è disponibile nelle sale italiane dal 19 Novembre 2015 ditribuita da Universal Pictures.
Sinossi: Su ordine della direttrice Coin (Julianne Moore), Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) e i suoi fedeli alleati liberano i vincitori degli Hunger Games dalla prigionia dell’arcigno Presidente Snow (Donald Sutherland). A capo della squadra 451 di cui fanno parte anche Gale (Liam Hemsworth) e Peeta (Josh Hutcherson), la ragazza si reca a Capitol City con l’unica intenzione di uccidere il rivale e mettere fine alla tirannia una volta per tutte.
Recensione: Nel 2011 Gary Ross, regista di Sea Beascuit – Un mito senza tempo, si occupò di portare sul grande schermo il primo episodio della saga letteraria di Hunger Games, nata dalla penna della scrittrice Suzanne Collins. La pellicola non aveva alcuna pretesa particolare: era stata, infatti, realizzata in formato low budget e non vantava volti di grande prestigio. Nonostante le aspettative, però, divenne immediatamente un fenomeno mondiale e la trasposizione dei restanti capitoli venne affidata al più esperto Francis Lawrence, già autore dell’adrenalinico Constantine. Fedele allo stile letterario dell’autrice, il prodotto propone una componente omogenea di azione, humor e satira politica che strizza l’occhio ai grandi eventi storici contemporanei sebbene la protagonista sia un’antieroina che sovverte ogni regola e rifiuta di diventare uno strumento massificato del potere. In uno scenario apocalittico manovrato da un sistema orwelliano di stampo totalitario, la Ghiandaia Imitatrice si fa quindi testimone e promoter dello spirito umanitario necessario ad animare le masse per condurle alla (ri)conquista del diritto alla sopravvivenza e alla giustizia.
Per mostrare il proprio punto di vista, sempre schierato con i suoi protagonisti, Lawrence utilizza camere a mano e virtuosismi registici che oppongono zoom esasperati a panoramiche aeree e circolari. Volendo consolare la loro inesorabile disperazione, il regista li assiste in ogni momento e li accompagna personalmente verso il raggiungimento di un futuro alternativo pieno di veri valori e aspettative nuove. Sin dai primi fotogrammi, dunque, Hunger Games: Il canto della rivolta – Parte II si rivela un capitolo vigoroso e coinvolgente, capace di concludere abilmente una delle saghe più avvincenti di tutti i tempi.
Martina Calcabrini