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I castori zombi invadono l’home video!

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Si comincia con due trasportatori di bidoni di liquami tossici che, a causa di un inaspettato incidente, ne perdono uno nel bel mezzo della natura, in prossimità di un fiume abitato da tanti simpatici castori e accanto alla cui riva si trova la casa dove tre ragazze del college ed i rispettivi fidanzati intendono trascorrere uno spensierato week-end.
Tre ragazze con le fattezze di CortneySilent nightPalm, della Lexi Atkins de Il ragazzo della porta accanto (2015) e della Rachel Melvin di Scemo & + scemo 2 (2014) e che, come vuole la intramontabile tradizione del cinema eco-vengeance (sottogenere dell’horror comprendente tutti i film incentrati su animali assassini), si trovano presto ad avere a che fare con i rosicchia-legna zombificati in Zombeavers (2014), primo lungometraggio diretto dallo sceneggiatore televisivo Jordan Rubin.
Lungometraggio la cui situazione di partenza non può fare a meno di richiamare alla memoria quelle di determinate produzioni Troma del calibro di The toxic avenger (1984), dalle quali, appunto, recupera anche la propensione a prendersi tutt’altro che sul serio nell’inscenare il consueto massacro proto-slasher nel corso della risicatissima ora e quattordici di visione.
Perché, sebbene lo sguardo nostalgicamente rivolto al passato venga sottolineato anche dal Rex Linn di Cliffhanger – L’ultima sfida (1993) che, nei panni di un cacciatore, osserva “Siamo tornati agli anni Settanta”, non è difficile avvertire l’efficace sapore di determinati b-movie risalenti al decennio successivo, oltretutto complici l’assenza dei telefoni cellulari, l’immancabile topless gratuito, il plot semplice ed essenziale privo di inutili lungaggini narrative tipiche dei prodotti di paura odierni e, soprattutto, il quasi nullo intervento dei ritocchi digitali.

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Del resto, man mano che troviamo in scena anche il Brent Briscoe di Soldi sporchi (1998) nel ruolo di un vicino delle protagoniste e che non risultano affatto assenti situazioni improbabili tipiche del filone (si pensi solo alla coppia che fa sesso nel bel mezzo dell’invasione), i mostriciattoli dalla dentatura sporgente non appaiono altro che in qualità di pupazzi comandati esternamente, conferendo ancora di più il divertente fascino trash alla movimentata situazione destinata a sfociare in un assedio in evidente omaggio al romeriano La notte dei morti viventi (1968).
E, tra un’evirazione a morsi, un volo al rallentatore dalla finestra e, ovviamente, abbondanza di liquido rosso schizzante, non mancano neppure trasformazioni (non solo di comuni mortali) in ibridi tra salme camminanti e castori ad infarcire un esilarante, originale e velocissimo mix di splatter e commedia che, approdante – come c’era da aspettarsi – ad un epilogo intriso d’ironia, riserva un’ultima sorpresa al termine dei titoli di coda.
Quindi, non prendete impegni, telefonate agli amici e procuratevi il dvd edito da Koch Media all’interno della collana Midnight Factory, dedicata ai classici contemporanei dell’orrore e del fantasy, inserito in custodia amaray arricchita da slip case cartonato e corredato di contenuti speciali spazianti da tre brevi dietro le quinte al trailer, passando per una scena estesa.
Senza contare l’interessante booklet incluso nella confezione.

Francesco Lomuscio

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