Partorito da casa Marvel arriva sugli schermi il rebot del franchise cinematografico de Fantastic 4 – I fantastici quattro. Il film, diretto da Josh Trank, venne annunciato nel 2009 dalla 20th Century Fox , ma le riprese iniziarono solamente nell’aprile del 2014 principalmente nella località di Breton Rouge in Louisiana. Pare che il regista, da quanto dichiarato in precedenza, abbia utilizzato come ispirazione per il look del film La Mosca e Scanners. La pellicola si trascina per l’intera durata nell’incapacità espositiva, nella noia registica e in una stanchezza di fondo che rende tutto terribilmente inutile. Il salvabile non è salvato nemmeno dagli effetti speciali, che sono così minimi da non sembrare usciti dal ventre Marvel.
Sinossi: Reed Richards è un ragazzo prodigio che, insieme al suo migliore amico Ben Grimm, ha costruito un prototipo di teletrasporto che attira l’attenzione del professor Franklin Storm, direttore della Fondazione Baxter, una ricerca sponsorizzata dal governo per giovani prodigi. Reed è reclutato per completare un portale quantico che sappia teletrasportare in un’altra dimensione. La squadra, formata dai figli di Storm, Sue e Jonny, e da Victor Von Domm, riesce nell’impresa , ma nel momento in cui decidono di provarla su loro stessi qualcosa va storto. Inizia così l’epopea dei 4 supereroi ( il migliore amico di Reed, Ben diventerà la Cosa) che in seguito all’esplosione di una misteriosa energia subiscono un’alterazione che li porterà ad avere dei super poteri. La squadra, denominata da loro stessi I Fantastici 4, sarà pronta a salvare il mondo dal villain Dottor Von Doom.
Nel vedere Fantastic 4 – I fantastici quattro vi aspettate azione, cuore in gola, effetti speciali sconvolgenti, una storia di supereroi che vi tenga incollati allo schermo e una fedele trasposizione cinematografico dei fumetti Marvel? Dimenticatelo, non c’è nulla di tutto questo! Il film è solo un tentativo riuscito malissimo di portare al cinema quattro personaggi famosi, che certamente non sono bastati a trainare la storia nel verso giusto. Una storia che parte da lontano e racconta i primordi della squadra, ma lo fa per più di metà pellicola lasciando all’altra metà solo la possibilità di correre verso l’epilogo. Ovviamente nel film le differenze con il fumetto ci sono, alcune riguardano la storia stessa: Sue e Jonny Storm, ad esempio, nel fumetto risultano essere fratelli di sangue mentre nel film la ragazza, originaria dell’Est Europa, viene adottata dal Dottor Storm. Altra differenza che salta all’occhio è che Il pianeta Zero in cui viaggiano è la citazione della zona negativa. Anche la trasformazione dei ragazzi avviene in modo diverso, lo stesso Victor nel fumetto prenderà i poteri a causa di un esperimento mal riuscito. Nonostante le differenze, che in una trasposizione cinematografica sono spesso dovute, tutto il resto è un vero disastro. Non c’è nel film alcun elemento che possa risollevarne la sorte. Non si prova altro che noia nel vederlo, tematiche trattate in modo scontato e con una leggerezza tanto semplicistica da innervosire. Alla fine si corre per arrivare alla fine lasciando lo spettatore con grossi vuoti e domande alle quali nessuno risponde. Fantastic 4 – I fantastici quattro è invisibile, invisibile come i suoi effetti speciali e invisibile come il suo script. Un film che prende polvere in una cineteca, non potrebbe essere altro. Perdonaci Marvel perché abbiamo tanto peccato!
Alessandra Balla