Omicidio a luci rosse (Body Double) è un film del 1984 diretto da Brian de Palma e sceneggiato dal regista con Robert J. Avrech.
È stato supposto che il titolo originale Body Double (controfigura) sia riferito alle scene di nudo di Angie Dickinson nel precedente film di De Palma, Vestito per uccidere. Il negozio Tower Records in cui Jake Scully affitta una copia di Holly si fa Hollywood è quello situato fra l’angolo di Larabee e il Sunset Boulevard. Anche nel precedente Sette orchidee macchiate di rosso e nel successivo Sotto il vestito niente una ragazza viene uccisa con un trapano. La villa ottagonale presa in prestito da Scully è la celebre Casa Malin, nota anche come Chemosphere, progettata nel 1960 dall’architetto John Lautner.
Omicidio a luci rosse è citato più volte nel best-seller American Psycho di Bret Easton Ellis: il protagonista del libro è infatti ossessionato dal film di De Palma e dalla scena del violento omicidio col trapano elettrico.
Fra i molti attori che lavorano a Los Angeles vi è anche Jake Scully, un simpatico giovanotto che un giorno viene sul set licenziato dal suo ruolo (di vampiro), perché soffre di claustrofobia. Disoccupato ed in attesa di un’altra parte, egli accoglie l’offerta di Sam, un collega, che lo installa nella stupenda casa di un altro attore, in viaggio per il mondo. La casa, che è su di un’altura, si trova in una posizione straordinaria e di lassù, grazie ad un potente telescopio, Scully per di più può ammirare tutte le sere una bellissima donna che, nel proprio appartamento, si spoglia, si profuma e si ingioiella, per abbandonarsi ai piaceri “personalissimi”. Scully, incuriosito, segue la donna per strada e in un grande albergo-magazzino, notando però che essa è pedinata da uno strano ceffo; la segue ancora fin sulla spiaggia, dove invano tenta di lottare con lo sconosciuto, che deruba Gloria della tessera magnetica di accesso all’appartamento.
All’uscita il film fu pesantemente criticato. Alcuni dichiararono che la pellicola era una carrellata degli elementi già visti nei film di Alfred Hitchcock, piuttosto come un omaggio al maestro come nel caso di Vestito per uccidere (1980), mentre altri lo condannarono per gli elementi controversi che conteneva, vale a dire misoginia e violenza grafica.[senza fonte] L’associazione a capo del premio Razzie Award assegnò addirittura a Brian De Palma il premio come peggior regista dell’anno. Fra i sostenitori accaniti del film ci fu però Roger Ebert, che gli assegnò tre stelle e mezzo su quattro.
In Italia, invece, i critici furono più benevoli nei confronti del film: Morando Morandini gli ha assegnato nel suo dizionario tre stelle, scrivendo che il film «…assai ben ambientato nel mondo californiano della pornografia, è un thriller pieno di suspense basato sugli ingredienti più tipici del bravo De Palma: claustrofobia, perversioni, terrore, deviazioni di personalità»; anche Pino Farinotti assegna nel suo dizionario dei film tre stelle commentando «…azione, sesso e violenza proposti con mestiere da un De Palma che ripesca motivi hitchcockiani», mentre Paolo Mereghetti invece assegna ben tre stelle e mezzo al film.
Nella diciannovesima puntata della settima stagione de I Simpson, “Un pesce di nome Selma”, l’attore fittizio Troy McClure abita in un appartamento di lusso molto simile a quello che viene consegnato a Jake Scully, protagonista del film.
Omicidio a luci rosse è il film preferito da Patrick Bateman, protagonista di American Psycho.