25 febbraio – 1 marzo 2015
MEDIA ART FESTIVAL – ROMA
DEHORS/AUDELA
UN BENE INCURABILE
divagare dalla manutenzione forzata del proprio corpo-spirito
Un’installazione e una performance site specific concepita come dialogo tra generazioni, nella connivenza e coesistenza di arcaico e new media. Curare le ferite del futuro per far sopravvivere il passato.
Il curatore è oggi la figura chiave del mondo dell’arte. Il curato è oggi la figura chiave della società della psicosi medico-farmacologica. L’incurabile è l’arma in più in mano alla società dello spettacolo. La cura è il mezzo che tenta di giustiziare il fine. La cura è la fine ingiustificabile del tempo. Il regista-autore si cura dell’attrice-opera così come il medico si cura della paziente: stessa sollecitudine, stessa tirannia? Il medico cura il paziente come la madre cura il figlio? Cure parentali estese a parole d’ordine: Sospendere (la pena?). Interrompere (il mal-trattamento?). La cura sta forse nel non avere soluzioni.
Dalla selezione naturale alla lotta per la visibilità. Dalla (s)elezione etico-storico-critico-estetica alla lotta per la sopravvivenza. Chi sono i più votati (alla distruzione)? Quelli che si espongono (a maggiori rischi)?
concept SALVATORE INSANA, ELISA TURCO LIVERI