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Asian Film Festival

Tale of the Land di Loeloe Hendra, recensione

Trama e recensione di Tale of the Land di Loeloe Hendra, presente alla 22° edizione di Asian Film Festival, a Roma dall'8 al 16 aprile 2025.

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Tale of the Land

Tale of the Land, letteralmente ‘Il racconto della Terra’. Non una qualsiasi, bensì una terra alla quale non ci si può avvicinare. Attorno a questo nucleo narrativo, il giovane Loeloe Hendra mostra tutta la sua abilità nel combinare luci, suoni, melodie, co-protagoniste dei – pochi – personaggi presenti nella pellicola, a loro volta incastonati magistralmente.

Tale of the Land è stato presentato al 29° Busan International Film Festival, nella sezione New Currents, vera e propria vetrina per i registi asiatici emergenti. Edizione molto particolare, tra l’altro, poiché il Busan Cinephile Award ha visto trionfare No Other Land, il pluripremiato film documentario diretto da Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel Szor, al loro debutto alla regia. A Roma, dall’8 al 16 aprile 2025, sarà presente anche alla 22° edizione dell’Asian Film Festival.

Tale of the Land, sinossi

La storia è ambientata a Kalimantan, in Indonesia. All’inizio della storia, una ragazza di nome May – Shenina Cinnamon – vive in acqua, su una casa galleggiante, assieme a Tuha – Arswendy Bening Swara -, anziano che si prende cura di lei da oltre un decennio. Ogni volta che May prova anche solo a mettere piede sulla terraferma, subisce uno shock che le fa capire chiaramente che non può più tornare, complice un’apparente maledizione ancestrale. La sua volontà, però, è quella di tornare, mentre Tuha non è particolarmente desideroso di lasciarla andare.

Tale of the Land

Tale of the Land

Recensione

Non è per niente facile conferire un’anima a un film così essenziale. Eppure, Hendra padroneggia in maniera sublime ogni elemento, dal più tangibile al più onirico. Il conflitto tra acqua e terraferma, ad esempio, non porta all’esasperazione mistica, quanto più alla ricerca del proprio luogo d’origine, della propria identità, dell’isolamento dovuto a convinzioni secolari, come rassegnarsi ad un passato più presente che mai.

I campi lunghissimi lasciano respirare ogni panorama possibile, per poi ritrovarci all’interno della già citata casa galleggiante, luogo dove sogni, credenze e simboli si alternano di continuo. Nessuna didascalia, nessuno ‘spiegone’ sulla difficile convivenza tra ciò che era, ciò che è e ciò che sarà.

Una dimensione verbale ridotta al minimo, dove sono le azioni, gli sguardi e i pensieri a mettere tutto al proprio posto. Dulcis in fundo, una colonna sonora elegante, sensibile ad ogni scena, completata da un valido montaggio. Tale of the Land non va solo visto, bensì contemplato.

Tale of the Land

  • Anno: 2024
  • Durata: 99'
  • Genere: Thriller, Drama
  • Nazionalita: Indonesia, Filippine, Taiwan, Qatar
  • Regia: Loeloe Hendra