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Disney+ Film

Canto di natale di Topolino: aneddoti e curiosità su un classico senza tempo

Un cortometraggio imperdibile da godersi durante le feste con tutta la famiglia, disponibile in streaming su Disney+

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Curiosità su Canto di Natale di Topolino, prodotto dalla Walt Disney Productions e diretto da Burny Mattinson, disponibile su Disney+

Canto di Natale di Topolino, l’intramontabile cortometraggio animato del 1983 diretto da Burny Mattinson e prodotto dalla Walt Disney Productions è un classico nel vero senso della parola. Visto e rivisto da generazioni di spettatori, è in grado di intrattenere e commuovere ancora oggi. Oltre ad essere un ottimo, seppur breve, adattamento di Canto di Natale di Charles Dickens, racchiude in sé molti di quegli stilemi che resero la Disney immortale ancor prima della sua ascesa nel novero delle Big Five hollywoodiane insieme a Universal, Sony, Warner Bros. e Paramount.

Scrooge McDuck: un nome, un destino

È tuttavia nella scelta del protagonista che si nasconde il vero colpo di genio.
Molti associano la poetica di Dickens alla figura del vecchio avaro Ebenezer Scrooge, e altrettante persone (soprattutto qui in Italia) sanno chi sia Paperon de’ Paperoni, o Zio Paperone che dir si voglia. La sola esistenza di questo cortometraggio sembra quindi la chiusura di un ipotetico cerchio aperto nel 1947 da Carl Barks, quando creò l’iconico papero dei fumetti dandogli il nome con cui è conosciuto oltreoceano: Scrooge McDuck.

Va pur detto che questo corto non rappresentò il debutto di Scrooge McDuck come protagonista sugli schermi cinematografici (il primato va a Paperone e il denaro, cortometraggio distribuito nelle sale italiane nel 1977 e da allora irreperibile per vie ufficiali). Ciononostante, la scelta di affidargli il ruolo eponimo dello Scrooge dickensiano non solo rese pieno omaggio alla fonte d’ispirazione di Carl Barks, ma spianò anche la strada per la realizzazione di ulteriori produzioni con il papero più ricco del mondo come protagonista (una su tutte, DuckTales – Avventure di paperi). Diede inoltre inizio alla carriera disneyana di Alan Young, che da allora prestò la voce a Paperone in ogni sua apparizione audiovisiva fino alla morte, sopraggiunta nel 2016.

Alan Young, l’eminenza grigia

La figura di Young fu fondamentale non solo per la riuscita del cortometraggio, ma anche per il suo concepimento. L’attore racconta in un’intervista del 2009 di essere stato contattato dalla Disney in quanto membro di una Dickens Society, per aiutarli nella stesura di una versione di Canto di Natale con i loro personaggi più noti come protagonisti.

La Disney ne ricavò quindi un concept album nel 1974 per recuperare le perdite di un precedente progetto discografico natalizio andato male, e il successo dell’album fu tale da convincere la compagnia a realizzarne un’edizione riveduta nel 1982, per poi adattarlo definitivamente in un cortometraggio animato: Canto di natale di Topolino, approdato nelle sale l’anno seguente.

Il fascino della vecchia scuola

L’uscita di Canto di natale di Topolino segnò il ritorno dei corti della serie Mickey Mouse, dormiente dall’uscita di Topolino e il pirata delle scogliere del 1953. La serie continuò tuttavia in maniera sporadica: escludendo Canto di natale di Topolino, dal 1983 al 2013 sono stati prodotti solo tre corti. Il primo (e senza ombra di dubbio il più noto) di essi fu Il principe e il povero del 1990, adattamento dell’omonimo romanzo di Mark Twain, non dissimile in durata e stile dal suo predecessore.

Ciò che contraddistingue Canto di natale di Topolino dal successore è la quasi esagerata quantità di camei di personaggi appartenenti al canone Disney pre-anni ‘80, a prescindere dalla loro importanza. L’esempio più lampante sta negli Spiriti del Natale Passato, Presente e Futuro, incarnati rispettivamente dal Grillo Parlante di Pinocchio, da Willie il Gigante di Bongo e i tre avventurieri (film del 1947 in cui era già stato riutilizzato il Grillo Parlante) e da Pietro Gambadilegno. Sta ai più appassionati scovare la miriade di camei rimanenti, sparsi meticolosamente in ogni sequenza.

Forse è questo il più grande pregio di Canto di natale di Topolino: nonostante la mole quasi spaventosa di riferimenti alle proprietà intellettuali Disney, non c’è un solo personaggio che appaia fuori parte. Dall’ovvia scelta di Zio Paperone nei panni di Scrooge fino all’uso di Topus e Talpino de Le avventure di Ichabod e Mr. Toad nel ruolo dei collettori per i poveri, si ha comunque l’impressione di stare assistendo ad un vero e sorprendentemente organico adattamento del racconto di Charles Dickens.

L’epoca del fan service come lo intendiamo oggi, dopotutto, non era ancora iniziata.

Canto di natale di Topolino è disponibile in streaming su Disney+

Canto di natale di Topolino

  • Anno: 1983
  • Durata: 26 minuti
  • Distribuzione: Disney+
  • Genere: Animazione
  • Nazionalita: USA
  • Regia: Burny Mattinson
  • Data di uscita: 03-December-2021

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