Il nuovo capitolo di James Bond si fa ancora attendere. Le problematiche riguardano la sceneggiatura e il casting, ma soprattutto la frattura tra Barbara Broccoli (figlia dello storico produttore di James Bond) e Amazon sulla direzione futura della saga di James Bond. La produttrice risulta essere in disaccordo con l’idea della distribuzione in stile Marvel, con l’intenzione di creare una serie di spinoff o prodotti ad ampio respiro oltre ai film principali.
Le divergenze su ‘James Bond’
Questa divergenza di visione sta rallentando notevolmente lo sviluppo della nuova pellicola, che avrebbe dovuto segnare l’inizio della fase post-Daniel Craig. Barbara Broccoli ha sempre voluto mantenere un certo livello di tradizione sulla saga del celebre agente segreto.
Secondo il Wall Street Journal, il disaccordo sembra essere tanto profondo da spingere la Broccoli a definire i responsabili di Amazon come “fottuti idioti”, accusandoli di “prendere in ostaggio” il futuro di Bond, cercando di ridurre la saga a un semplice contenitore di contenuti per una strategia commerciale più ampia.
I progetti di Barbara Broccoli
Nel frattempo, la stessa Barbara Broccoli è concentrata su progetti paralleli, come il musical Sing Street, in arrivo nell’estate del 2025, e su un adattamento teatrale dell’Otello con Daniel Craig, che potrebbe arrivare nel 2026. La sua attenzione è quindi distante dal rilancio di James Bond.
Le aspettative erano altissime dopo No Time to Die (che ha concluso la saga di Daniel Craig), ma a oggi il futuro del franchise di Bond rischia di battere il record di attesa più lungo tra due film della saga. Attualmente detenuto da Vendetta privata del 1989 e GoldenEye del 1995. Nonostante le voci su una possibile “svolta femminista” nel casting, l’assenza di un piano chiaro e condiviso tra Amazon e Barbara Broccoli sta facendo sembrare sempre più lontana l’idea di un nuovo capitolo della saga.