Al riparo dal caldo torrido romano degli ultimi giorni di Luglio, si è tenuta ieri nella sala del Cinema Quattro Fontane la Conferenza Stampa de La Variabile Umana, l’opera prima di finzione di Bruno Oliviero che uscirà nelle sale il prossimo 29 Agosto, per la BIM Distribuzione. Per la presentazione del film, selezionato in concorso al Festival del film di Locarno, erano presenti in sala il regista, partenopeo di nascita e milanese d’adozione, e i produttori Lionello Cerri per la Lumière & Co. e Gabriella Manfrè per la Invisibile Film.
Il dialogo con i giornalisti si è svolto in un clima di tangibile e autentica curiosità nei confronti di un film veramente ben girato e dai contenuti attualissimi.
Dopo un passato da raffinato documentarista, Oliviero ha scelto per la prima volta di raccontare una realtà tramite la finzione. Per concepire il personaggio protagonista, un ispettore cupo, disincantato e con una vita privata complicata (interpretato da un indiscutibile talento del cinema italiano, Silvio Orlando), il regista racconta di essersi ispirato a una certa letteratura americana degli anni Trenta, allo scrittore Chandler e di aver poi scommesso, insieme con i produttori, sulla scelta dell’attore che lo avrebbe interpretato: “Sulla carta l’ispettore Monaco era un personaggio antipatico, mentre noi abbiamo voluto affidare il ruolo a Silvio Orlando che evidentemente suscita simpatia e abbiamo vinto questa scommessa. Silvio Orlando è un attore molto bravo, si è fidato di me, si è lasciato guidare e si è messo a disposizione di Alice Raffaelli (attrice co-protagonista, ndr) che è una ballerina e che compariva per la prima volta sul grande schermo. Silvio – aggiunge il regista – come me è un napoletano che ha mosso i primi passi professionali a Milano, città che io amo molto.” Il film riecheggia fatti di attualità della Milano degli ultimi anni ma, a domanda, Olivero precisa che la prima concezione della storia è antecedente agli scandali che hanno poi travolto noti uomini di potere milanesi e frotte di giovani avvenenti e minorenni in cerca d’autore. “Abbiamo osservato il clima che si respirava a Milano già da un po’ di tempo, prima degli scandali. Milano è una città che anticipa quello che poi avviene in Italia, ha un carattere mitologico. Ciò che ci interessava, però, era raccontare la storia di un uomo che riveste un ruolo pubblico, che rappresenta la legge, deluso dalla sua carriera e che è richiamato da un fatto personale a ripensare alla sua funzione pubblica. La scelta di fare un film di finzione mi ha permesso di raccontare la parte intima del personaggio senza rischiare di diventare voyeuristico. Nel documentario, invece, devi rimanere sempre un passo indietro rispetto alle emozioni delle persone, per essere rispettoso”.
Il regista racconta poi della collaborazione con Micheal Stevens, compositore e produttore, tra le altre, delle musiche dei film di Clint Eastwood. “L’incontro con Micheal è stato straordinario, è venuto dai produttori e io gliene sono grato. Per lavorare sulle musiche del film, Micheal si è aperto a un cinema più europeo in cui la musica non avrebbe dovuto coprire tutto l’arco delle emozioni, non essere sempre presente.”
Regista e produttori raccontano che la cura dei dettagli nella costruzione dei personaggi e delle ambientazioni è stato il frutto di uno studio sistematico e preliminare degli scenari che sarebbero stati narrati nel film (che rende un delicato omaggio a Carlo Levi) e che la stessa attenzione è stata dedicata alla fotografia e alle scelte di regia. Dice Oliviero: “Volevo mischiare il cinema holliwoodiano, le grandi carrellate, il dolly, alla macchine a mano più semplici quando volevo raccontare l’intimità”.
Lionello Cerri, per la Lumière & Co, racconta della soddisfazione per la realizzazione de La Variabile Umana e della volontà, da parte della casa di produzione, di aiutare l’industria cinematografica che, in questo momento, sta andando avanti solo sulle proprie gambe. Cerri saluta la stampa annunciando che il 28 Agosto il film verrà proiettato in anteprima, alla presenza del cast e di Micheal Stevens che, per l’occasione, eseguirà la colonna sonora dal vivo, presso il cinema Anteo di Milano e che l’evento verrà trasmesso in diretta via satellite in diversi cinema d’Italia.
Manuela Materdomini