Chesil Beach – il segreto di una notte (On Chesil Beach), attualmente disponibile su Tim Vision, è stato presentato al TIFF 2017. La travolgente tristezza del romanzo di Ian McEwan (che ha curato la sceneggiatura)è stata trasposta con fedeltà sul grande schermo.Il film è diretto con attenzione scrupolosa e sensibile da Dominic Cooke (noto per la serie The Hollow Crown, 2016). Il lavoro del 2017 segna anche il suo debutto dietro la macchina da presa, dopo esperienze solide a teatro. La regia mostra una storia tenera, ben recitata, che si divide tra zone d’ombra e angoli di tenerezza giovanile. A essere cruciale è l’occhio astuto del cineasta nel raccontare l’ingenuità e allo stesso modo l’impazienza dei vent’anni.
SaoirseRonan e Billy Howle sono i volti di questi sentimenti. Forti del loro talento, hanno saputo rendere la tragicomica e pomposa inconsapevolezza (di se tipica) della giovane età. In Chesil Beach, l’occhio del regista non ha negato neanche una critica alla ristrettezza di pensiero della società dei primi anni ’60. Questo lungometraggio è un interessante viaggio tra dettami imposti, libertà personali, sentimenti che sgorgano. Infine, a incorniciare la trama, c’è una nitida fotografia visiva e iconografica sugli anni Sessanta, splendidamente resa da Sean Bobbit.
Chesil Beach – Il segreto di una notte: la trama
Nel 1962, Florence (Saoirse Ronan) ed Edward (Billy Howle), una coppia di neosposi, si reca nel Dorset per la luna di miele. Dopo aver passato piacevolmente la serata, è il momento per loro della prima notte assieme. Nonostante si rassicurano di amarsi, nessuno dei due sa come far andare le cose nella giusta direzione. Sono entrambi impacciati e quasi disinteressati al sesso. Con il passare delle ore, il clima diventa a poco a poco nervoso e la situazione sempre più pesante. Il racconto di quella sera prosegue anche attraverso flashback alternati. Su come si sono incontrati prima della laurea di entrambi, ad un dibattito sul disarmo nucleare, e sulle loro diverse origini culturali.
A un certo punto si torna alla camera di hotel, nel presente della narrazione, e Florence esce dalla stanza arrabbiata. Come ovvio la situazione si è logorata fino a degenerare. Ci sarà un confronto chiave tra i due, proprio alla spiaggia di Chesil. Ma la parte successiva si apre a un finale diverso da come si poteva immaginare, con i dubbi che verranno sciolti con risvolti inaspettati.
Chesil Beach – Il segreto di una notte: il tema chiave
Chesil Beach ha il compito di trasporre sullo schermo un’epoca precisa: l’Inghilterra della rivoluzione pre-sessuale degli anni ’60. Nel frattempo la pillola contraccettiva aveva iniziato a circolare sul mercato e a breve Mary Quant avrebbe lanciato la minigonna. Questo ultimo refolo culturale avviene attraverso due personaggi. I protagonisti non sono semplici individui, ma diventano la rappresentazione viva di un tempo e di un luogo. Si tratta della società occidentale che fino agli anni ’60 avanzati è ancora troppo conservatrice.
La giovane coppia vive in un periodo in cui qualsiasi conversazione sull’eros è impossibile. La relazione tra Florence ed Edward si fa strada attraverso un’inadeguatezza sessuale che la sceneggiatura mantiene in tono molto asciutto e distante. I ragazzi non affrontano i veri problemi alla base di quella realtà, non sono in possesso dei mezzi per poterlo fare. Manca loro il linguaggio attrezzato di adeguati strumenti culturali per discutere di ciò che gli sta accadendo. Dal momento che non conoscono le basi non ci sono le vie di soluzione. Di conseguenza, il loro matrimonio è una catastrofe che fa deragliare due esistenze. E si punta implicitamente il dito contro un mondo chiuso e bigotto che sopprime la libertà.
Ci si riferisce alla stessa tela sociale che pone come obbligo il rapporto sessuale durante la prima notte di nozze, come fosse qualcosa di necessario e imprescindibile. Ciò che il film rivela è la pura, sciocca, tragica inutilità di quel rito.
Chesil Beach diventa quindi quasi un’analisi antropologica narrata su un universo non lontano temporalmente dall’oggi, ma infinitamente distante in tutto il resto.
Le personalità dei protagonisti
La Florence di Saoirse Ronan è una musicista classica di talento, proveniente da una famiglia benestante. L’irlandese la interpreta magnificamente, catturando la sua intelligenza, indipendenza e ambizione. Ma anche la sua estrema incertezza, soprattutto quando si tratta di questioni fisiche. Non sappiamo cosa la trattenga, se sia disgusto, pudore o snobismo, o un mix di tutti e tre. Il suo personaggio in Chesil Beach è molto diverso dalla californiana ribelle e ambiziosa che ha impersonato in Lady Bird (2018). Ma con lei condivide un po’ della stessa determinazione. Edward è una figura più rozza e impulsiva. L’alter ego di Billy Howle è un giovane intelligente, laborioso, con un forte temperamento ma di origini più umili.
Entrambi hanno lauree di prim’ordine e, di conseguenza, hanno un’alta considerazione di sé. Tutti e due hanno difficoltà familiari. La madre della musicista, Violet, è un’arrogante altolocata proveniente dagli ambienti oxfordiani. Presentata in un divertente cameo, è interpretata da Emily Watson. Suo padre Geoffrey, figurato da Samuel West, è un ricco ingegnere con una tendenza ad adirarsi simile a quella del genero. Vediamo la protagonista da bambina su una barca a vela con il papà, ultra-competitivo e snob. È antisemita e imbroglia a tennis. Ci sono accenni obliqui che fanno intuire di essersi comportato in modo improprio nei suoi confronti. Ma rispetto a ciò, è impossibile dire se fosse violento e nel caso se questo potrebbe averla influenzata nei rapporti futuri.
Al contrario, il padre di Edward è un’anima gentile, ben resa da Adrian Scarborugh. La madre Marjorie, che ha il volto di Anne-Marie Duff, è un’artista le cui eccentricità si sono intensificate dopo un brutale incidente. La donna è stata colpita da una porta del treno in movimento sulla piattaforma di una stazione. Un tempo era una storica dell’arte e ora vaga spaesata nel suo giardino. Scarborough ha anche uno dei momenti più toccanti del film. Quando si siede e discute col figlio di ciò che è accaduto la prima notte di nozze. Degna di nota anche la prova di Duff. Interpretando una donna con lesioni cerebrali, deve dare l’idea di una persona che è l’eco di se stessa, quando era un’artista libera e brillante.
Il momento del dramma accaduto viene mostrato. Questa scelta diventa fondamentale poiché si segue il processo di cura necessaria per contenere e controllare le conseguenze. Infatti la signora, che soffriva da prima di un disturbo mentale, acuisce ulteriormente i sintomi dopo l’accaduto. Si esprime in modo sempre più eccentrico, vivendo in sintonia con la natura. La sua famiglia si comporta come se nulla fosse accaduto, cercando di assecondarla. E anche di trattarla come una zia stravagante in attesa dei suoi momenti di lucidità.
È inevitabile che la personalità dei due ragazzi sia stata condizionata dalle loro rispettive origini, nonostante siano ventenni negli anni ’60. Da una parte un parentado elitario e conservatore, dall’altra difficoltà economiche e psicologiche: rappresentano un nuovo che affronta faccia a faccia insicurezze nemmeno ponderate dalle generazioni passate. E anche se ne diventano vittime, hanno sollevato questioni e dicotomie proprie della società in cui vivono.
Saoirse Ronan (Florence) in una scena del film
L’importanza dei flashback
In Chesil Beach ogni dettaglio che esula dal presente, cioè dalla prima notte di nozze, viene svelato con flashback. Al centro c’è la camera da letto degli sposi, dove Edward e Florence sopportano il loro straziante calvario. Una scena che si apre quasi come se fosse uno spettacolo teatrale. Ogni singolo rimando al passato, felice o triste, rivela la stessa cosa toccante.
Queste analessi, anche se irte di significato, hanno l’effetto di ostacolare lo slancio emotivo. Inoltre riescono a smaltire il peso emotivo da ciò che sta accadendo nel tempo presente davanti alla spiaggia inglese. Per esempio, le dure difficoltà degli anni addietro, come l’incidente della madre di Edward.
I flashback sono anche quelli che svelano i traumi del passato dei due ragazzi. La lunga serie di episodi pregressi guidano alla ricerca degli indizi che hanno contribuito a innalzare il muro che separa i due amanti. Lui, studente di storia di origini poco abbienti, posta sulle sue spalle il peso di una madre mentalmente instabile. Lei, rinchiusasi sempre più in se stessa a causa della rigida educazione e dell’atteggiamento collerico e prepotente del padre. Due milieu opposti che difficilmente possono conciliarsi.
Il lungometraggio fa di tutto per avviare un processo di simpatia, dispiacere ed empatia verso Edward. Howle è efficace nell’essere arrabbiato per la situazione matrimoniale, ma anche logorato dallo sconquasso familiare e senza grandi rapporti con le sorelle. Quando riceve la notizia di aver avuto voti altissimi per la laurea non ha nessuno da chiamare. Quindi prende un autobus per Oxford, si imbatte in Florence e si innamora di lei a prima vista. Il film è ricco di momenti simili, in cui si vede tutto l’affetto e l’adorazione dell’uomo verso la moglie.
Florence ed Edward (On Chesil Beach) in un flashback
Il mare come metafora della situazione emotiva
Il lavoro svolto da Sean Bobbit (storico direttore della fotografia di Steve McQueen) diviene fondamentale per l’uso che fa dell’ambientazione. Difatti il mare del Dorset, con le sue severe scogliere e il suo carattere ventoso, diventa il correlativo oggettivo degli stati dei protagonisti. La spiaggia del Dorsetè la macchina fotografica del suo mare agitato ma anche del naufragio del matrimonio. Gli slanci, come le disattese aspettative degli sposi, sono resi grazie ad una crescente nervosismo, che le onde accompagnano in forma tensiva. Dominic Cooke lascia i suoi personaggi nella paralisi lasciando che a muoversi siano solo il vento, il rumore del mare e il silenzio assordante di fondo.
La resa di Chesil Beach, nonostante sia convenzionale, è alimentata da una crescente tensione fino all’esplosione e alla rottura di tono sulla riva della spiaggia. E questo avviene proprio nel momento in cui l’onda rompe col bagnasciuga. Il suo impatto dolce ma pericoloso equivale all’amor proprio umano che, ferito, sblocca l’inquietudine, la paralisi, l’afflizione dei neosposi. Ronan e Howle riflettono nel mare tutto il loro malessere, una paralisi soffocante, un’impossibilità del dire. L’acqua mossa è il flusso di coscienza dei loro pensieri che non si traducono in parole oneste, ma in un silenzio soffocante.
Florence ed Edward sulla spiaggia di Chesil Beach
Il contrasto tra mondo interno ed esterno
Durante una delle prime scene di Chesil Beach c’è un momento particolarmente significativo. La giovane coppia è costretta a mangiare la cena nella stanza d’albergo della luna di miele, assistita da due camerieri. Questi ultimi sorridono, continuando ad annacquare il vino; è ovvio che non se ne andranno finché non riceveranno la mancia. E nel mentre ascoltano gli sposi chiacchierare e fare commenti suggestivi ed entusiasti su ciò che li aspetta. Sembra appunto tutto idilliaco. Ma i sorrisi garbati dei due lavoratori e i discorsi apparentemente entusiasti dei giovani non fanno presagire un avvenire roseo. L’hotel signorile, che si trova in una posizione meravigliosa, se si osserva scrupolosamente, è trasandato. L’unica cosa che non perde la sua bellezza è la vista suggestiva sulla spiaggia.
Il fatto interessante è che, se negli atteggiamenti mostrati non esce molto di positivo del mondo umano, c’è in contrasto un forte elogio del paesaggio. Cooke esplora con amore i panorami inglesi. Vediamo uccelli che fluttuano sull’acqua, Florence ed Edward che camminano su prati nebbiosi o attraversano boschi spettacolari. Ci sono riprese bucoliche di gare di cricket su prato in villaggi ameni, ciclisti in campagne e stazioni di piccole cittadine tranquille. La stessa Chesil Beach, con le sue lunghe distese di ciottoli, il basso skyline e la barca abbandonata è suggestiva. Questo serve a rendere meglio il contrasto tra esterno e interno. La bellezza è una patina esterna che appartiene al mondo non represso. Difatti i suoi personaggi, soprattutto i genitori (il mondo vecchio), sono vittime delle apparenze, finendo per condizionare malamente pure i giovani (il mondo nuovo).
La cura fondamentale dei dettagli
Il regista ha occhio per momenti apparentemente insignificanti che rivelano le crescenti ansie della coppia. Una cerniera su un vestito si blocca in un momento cruciale. Edward si mette a letto indossando ancora le sue pesanti scarpe. I dialoghi sottolineano l’imbarazzo comico della situazione. Florence è una musicista classica il cui sogno è suonare Mozart alla Wigmore Hall. Lui è uno storico con la passione per il rock and roll. L’uso del linguaggio da parte dei due è rivelatore tanto quanto le loro azioni e i loro gusti musicali. La donna descrive Chuck Berry come allegro e vivace, sembra bloccata in una distorsione temporale degli anni ’50.
Nella vicenda i più piccoli dettagli rivelano moltissimo. Per esempio si evincono tensioni di classe e scarsa considerazione dei ceti meno abbienti. Ma anche un forte antagonismo tra generazioni e un divario marcato tra uomini e donne. Regista e sceneggiatore si servono della goffa e sfortunata storia dei due ragazzi per esporre le ipocrisie e le insicurezze della classe media inglese. Non a caso esistono film, come We Want Sex (2010), che testimoniano la necessità di cambiamenti sociali forti nella società britannica degli anni ’60.
Il segreto passato
Durante la prima notte di nozze Edward continua a dire a Florence quanto sia bella, cercando un approccio sempre più intimo. Ma presto si comprende chiaramente come la moglie non sia pronta. Non a caso la donna, non appena il marito accenna una mossa sessuale, lo interrompe continuamente. Gli chiede come potrebbero chiamare i figli, se si può togliere da sola i vestiti. Ogni piccolo movimento diventa ovvio: la giovane ha subito un trauma in passato. C’è qualcosa nella sua storia che l’ha resa nervosa al limite, e terrorizzata dalla notte del suo matrimonio. Da questo momento in Chesil Beach si cerca di carpire cosa nel passato possa aver portato a ciò.
La narrazione struttura le sue vignette sulla vita della musicista suggerendo ripetutamente che le deve essere successo qualcosa di terribile. Sostituendo efficacemente lo sviluppo del suo personaggio con questa domanda chiave. Ronan è grande e porta una specie di vena sovversiva alla Christine di Lady Bird nelle interazioni con i suoi vecchi classisti. Li interrompe ironicamente chiedendo retoricamente se è uno della classe operaia o uno di loro. L’irlandese gestisce ogni sfaccettatura di Florence con aplomb; dall’onestà straziante durante una rivelazione, a uno shock specifico dopo la lite con un genitore. Ma alla fine questo film porta a condurre la donna nella miseria psicologica. Come fu per Ronan in Espiazione (2007).
Una riflessione conclusiva
Il lungometraggio di Cooke è deliberatamente ambiguo riguardo al comportamento dei protagonisti. L’azione si svolge in poche ore durante la sera del primo giorno del loro matrimonio. Verso la fine del film, si viene catapultati avanti nel tempo, prima del 1975 e poi nel 2007. Ciò che apprendiamo in queste scene successive colloca le azioni dei personaggi nel 1962 sotto una luce molto diversa. Infatti le nostre supposizioni si rivelano fuori luogo fino a che non compaiono i flashforward. E qui bisogna dire che i volti invecchiati col trucco artificiale, in modo troppo marcato, sono tra i pochi demeriti della storia.
Il fascino di Chesil Beach risiede proprio nella sua osservazione scrupolosa degli sfortunati amanti e del mondo che li circonda. Lasciati a loro stessi, avrebbero potuto comportarsi in modo diverso, più svincolato. Invece, il peso non solo delle proprie aspettative ma di quelle di chi li circonda ha esercitato un condizionamento troppo forte. In seguito, il volgersi inaspettato degli eventi aprirà a un futuro di libertà e scelte personali vere. Le decisioni non saranno più figlie di un mondo bigotto e repressivo, ma proprie di quello che verrà dalla fine degli anni ’60.
Il trailer del film
Chesil Beach - il segreto di una notte
Anno: 2017
Durata: 105 min
Distribuzione: Cinema
Genere: sentimentale, drammatico
Nazionalita: Regno Unito
Regia: Dominic Cooke
Data di uscita: 15-November-2018
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