Angelina Jolie: sono una fan di Alessandro Baricco da tempo

«Incontrare Angelina Jolie – racconta Alessandro Baricco in conferenza stampa – è stata una di quelle cose magiche che possono avvenire nella vita di uno che fa un mestiere magico. Mi ricordo che lei mi scrisse una mail e mi è sembrato come se mi scrivesse Jessica Rabbit o Topolino: tu non credi mai che possa essere lei, e invece era lei e mi ha scritto una lettera sul mio romanzo “Senza Sangue”. La sua lettera è stata forse il testo più bello su Senza Sangue che ho letto nella mia vita: come comprensione, come dolcezza, come intelligenza. La conservo come una delle lettere più belle che abbia mai ricevuto. Poi ci siamo conosciuti, lei mi ha invitato a Los Angeles, a casa sua, naturalmente essendo Jessica Rabbit non abita in una casa, abitava in quel momento nella casa del produttore DeMille. Ci sono tante case a Los Angeles, poi ce n’è una che è più in alto di tutte, che è praticamente la casa dell’uomo che ha inventato Hollywood, di DeMille, e lei abita lì. Ho fatto un bel viaggetto, un viaggio dell’anima. E questo viaggio che sulla carta può essere molto difficile, è stato reso da lei molto facile. Si è messa a cucinare un piatto di spaghetti e abbiamo cominciato a parlare di questo libro».

È nata così, in un modo quasi magico, la collaborazione tra Angelina Jolie, interprete del recente Maria, film di Pablo Larrain, e Alessandro Baricco, uno degli autori italiani più famosi e conosciuti nel mondo. Un incontro quasi fiabesco, che ha avvicinato due persone diverse ma unite dalla grande umanità che li accomuna.

Uno studio sull’umanità e sulle relazioni umane

«Sono stata una fan di Baricco per molto tempo», ha raccontato la Jolie. «Ho letto “Without blood” otto anni fa. Baricco scrive in una maniera molto chiara, il suo mondo è così chiaro che sembra che scriva proprio per il cinema. Lui scrive quasi come un regista, perché dipinge tutto in una maniera molto limpida. Quando ho letto questo libro, ho sentito che all’interno c’era un vero e proprio studio della nostra umanità, delle relazioni umane e penso che una discussione su questi temi sia necessaria, penso che ora sia più importante che mai».

E Anche Baricco ha apprezzato molto la trasposizione del libro sullo schermo, già dalle prime immagini. «Siamo arrivati con una macchina nella campagna romana, e lì mi sono accorto che ero nella prima pagina del mio libro, letteralmente. In genere noi scrittori quando vediamo il film non vediamo mai qualcosa che era nella nostra testa, mai. E invece io arrivo lì e vedo esattamente quello che avevo immaginato. Allora ho capito che lei vedeva quello che vedevo io, e che sarebbe stato tutto molto più semplice. Poi mi ha fatto vedere un pezzo del film che aveva già montato, era il pezzo di una violenza tremenda. Ci siamo commossi tutti. Ho visto queste prime immagini e ancora adesso mi commuovo pensando a quel momento».

Angelina Jolie ha ricevuto la Stella della Mole dalle mani di Alessandro Baricco

E tutti i membri del cast, da Salma Hayek a Demián Bichir, tanto per citarne alcuni, hanno non solo letto bensì studiato il libro, così come ha raccontato la Jolie in conferenza. «La mia crew ha studiato ogni parola, cercavano tutti di entrare nella mente di Baricco che è una mente bellissima, quindi è un posto bellissimo in cui stare. Questo viaggio è stato un dono per noi, perché ci ha fatto fare le tante domande che il libro fa. Ci fa guardare noi stessi. C’è così molta complessità in noi stessi come esseri umani. E quando cerchiamo di capire l’altro, cerchiamo di pensare a come siamo arrivati alla vita in cui viviamo, le cose che abbiamo fatto, le cose che abbiamo visto, e alla fine è questa la vita. Sono queste le domande da farsi. Il vero viaggio non è fare un film, ma interagire con l’altro, pensare a come trattiamo gli altri, cosa sentiamo. Il film non risolve le cose, ma ci aiuta a considerare questi aspetti propri degli essere umani».