In anteprima ad Alice nella città e dal 25 ottobre su RaiPlay, la seconda stagione di Nudes riporta sul piccolo schermo un tema alquanto delicato, complesso e attuale, quale il fenomeno del revenge porn. L’idea alla base del progetto nasce dal confronto con PermessoNegato, una delle più importanti associazioni no-profit del Paese (che ogni anno segue centinaia di casi legati al fenomeno). È stato infatti grazie ai loro racconti che il materiale a disposizione degli autori ha preso forma e verità. Giusto per avere un incredibile indizio sulla tipologia di vittime, dove si trovano ovviamente donne e giovani, ma più spesso di quanto si pensi anche uomini e persone over 45.
Diretto da Laura Luchetti e Marco Danieli, Nudes è una produzione BIM Produzione (Una Società del Gruppo Wild Bunch) in collaborazione con Rai Fiction, ed è l’adattamento italiano dell’omonimo teen drama norvegese. La seconda stagione si compone di nove episodi di circa venticinque di minuti l’uno, che vanno a comporre un puzzle interessante e composito: tre storie diverse, legate dal fil rouge tematico, ma osservate da diversi punti di vista, così da rendere il più completo e realistico il quadro. Protagonisti ne sono Michele Rosiello, Emma Valenti, Astrid Meloni, Leo Gassmann, Fortunato Cerlino, Lorenzo Sarcinelli, Lucia Mascino, Daniele Russo e Sveva Alviti.
FOTOGRAFIE DI SCENA E BACKSTAGE DURANTE LE RIPRESE DELLA SECONDA STAGIONE DI ”NUDES” Ph: Veronica Regano
Nudes | Le trame della seconda stagione
Silvia ed Emilio è ambientato nel mondo della scherma. La prima (interpretata da Emma Valenti) è un’atleta alle prese con il campionato, il secondo (Michele Rosiello) è il suo allenatore, che si ritrova protagonista di uno scandalo, causato dal video che lo ritrae insieme a una delle sue allieve.
Luca e Giacomo sono invece padre e figlio (rispettivamente interpretati da Fortunato Carlino e Lorenzo Sarcinelli), il cui rapporto si fonda sulla fiducia, ma anche su quotidiani scontri. Il giorno in cui però Luca rimane vittima di un video piuttosto intimo, il figlio farà di tutto per aiutare il genitore.
Michela e Francesca (Lucia Mascino e Sveva Alviti) sono una coppia innamorata e affiatata. I problemi nascono nel momento in cui viene diffuso un video che mostra Michela in atteggiamenti intimi con l’ex marito (Daniele Russo, noto soprattutto in ambito teatrale e presto di nuovo in scena al fianco di Sergio Rubini).
FOTOGRAFIE DI SCENA E BACKSTAGE DURANTE LE RIPRESE DELLA SECONDA STAGIONE DI ”NUDES” Ph: Veronica Regano
Il fine giustifica i mezzi?
La forza di simili progetti sta sicuramente nella sensibilità e nel desiderio di mostrare al grande pubblico qualcosa che lo circonda, nella vita di tutti i giorni, ma che magari non sa riconoscere o identificare. Se la realizzazione in termini puramente di intrattenimento risulta abbastanza basic, lo si deve anche all’idea di lasciare che sia la storia a parlare. Non servono infatti forzature, facili soluzioni, giudizi, per raccontare episodi difficili, dai quali le persone escono cambiate, dopo aver rischiato di sprofondare.
Alla fine la verità viene sempre a galla.
La seconda stagione di Nudes insiste sulla facilità con cui spesso si rischia di fare del male a fin di bene, su quali siano le conseguenze di gesti fatti senza pensare, seguendo l’impulso e il bisogno di agire. Ma attenzione, perché talvolta si annida il germe della vendetta, a confondere ulteriormente la faccenda e a far sì che da una buona intenzione non ne esca, in realtà, nulla di buono.
Le dichiarazioni dei registi
«Il fuoco della prima stagione era il mondo degli adolescenti – spiega Laura Luchetti – all’epoca abbiamo accettato la sfida di adattare la serie norvegese e di mettere in pratica in maniera più audace le situazioni. I risultati ci hanno dato tanta soddisfazione, per cui volevamo provare ad alzare l’asticella, focalizzandoci sul mondo degli adulti. La scrittura ha tratteggiato anche dei meravigliosi adolescenti, perché è un racconto sulle famiglie.»
«Si parla anche di famiglie queer – aggiunge Marco Danieli – e la storia di Francesca riguarda anche i conflitti sotto la superficie, che esplodono. La componente fondamentale del revenge porn è che agisce sulla sfera personale, coinvolgendo anche le persone vicine.»
«Bisognerebbe non confondere il potere tecnologico e dei social con quello che c’è prima – conclude la Luchetti – con un’educazione sentimentale, una decompressione emotiva. Se questa serie può servire a creare anche solo tre, quattro persone in più coscienti, noi abbiamo vinto.»
*Salve sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.