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Festival di Roma

‘Aspettando Re Lear’ Preziosi torna a raccontare Shakespeare

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2024, nella sezione Freestyle, Aspettando Re Lear è il nuovo interessante documentario firmato da Alessandro Preziosi.

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aspettando re lear

In programma alla 19esima edizione della Festa del Cinema di Roma, Aspettando Re Lear è un interessante e pregevole documentario firmato da Alessandro Preziosi. La celebre tragedia shakespeariana viene portata in scena in una chiave nuova, grazie all’idea della macchina da presa che riprende prove e momenti reali, in un continuo scambio di prospettiva e di suggestioni. Dai canali di Venezia al dietro le quinte di un palcoscenico ben popolato, Aspettando Re Lear permette al pubblico di entrare, nel vero senso delle parole, dentro la magia del teatro e dentro la poesia del Bardo.

Prodotto da Tommaso Mattei, che ne è anche co-sceneggiatore, insieme allo stesso Preziosi, il film è una produzione PATOfilm, in associazione con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema, con il sostegno della DG Cinema e Audiovisivo, con la collaborazione del Teatro Stabile del Veneto.

Aspettando Re Lear | Lo Shakespeare che non muore

Le sbarre di una prigione non riescono a tenere intrappolate le parole che viaggiano, di bocca in bocca, di corridoio in corridoio, sino ad arrivare alle orecchie di chi le vuole ascoltare. «Dove sono? Dove sono stato?» Così prende avvio Aspettando Re Lear, presentando da subito un personaggio estremamente complesso, sfaccettato, preda di una confusione che lo caratterizzerà per tutta l’opera. Il regnante è infatti costretto a scegliere, tra le sue amate figlie, a chi lasciare la sua eredità, ma non sarà semplice, nè lineare, il ragionamento che lo porterà infine alla fatidica decisione.

Nel corso dei circa 90 minuti di durata, si viene catapultati, incredibilmente e magicamente, dentro un universo piuttosto unico. A metà strada tra teatro, realtà, messa in scena, la vicenda di Re Lear e di chi gli gravita intorno trova strade sempre diverse per emergere ed esprimere non solo la sua potenza narrativa, quanto la sua attualità. La voce di Preziosi, calda e appassionante, conduce nei meandri delle riflessioni, delle domande e dei dubbi che attanagliano i protagonisti. E noi con loro.

La dimensione umana

Ciò che interessa all’autore è la «dimensione umana, scoprire le ragioni intime della vicenda: questo è lo scopo dello spettacolo». Sul palcoscenico (della vita) si muovono uomini e donne intenti a cercare un senso nel mezzo del caos dell’esistenza. Qualcuno ce la fa. qualcun altro meno. Ma a quale costo? La ricerca della libertà può condurre alla tragedia dell’esilio, mentre la paura della morte attanaglia e non lacia scampo.

Se a livello tematico, sono tantissime le idee su cui soffermarsi, tra quelle nate all’interno del capolavoro letterario e quelle suggerite dal documentario, la chiave di volta va spesso cercata anche e soprattutto nella scenografia. Con la collaborazione di Michelangelo Pistoletto, Preziosi dà anima e corpo a uno spettacolo unico nel suo genere, fatto di simboli e di rimandi a qualcosa di ancestrale, potente, indelebile. L’arte contemporanea si fa quindi portavoce di un’opera antica, in una mescolanza più che proficua e pregevole.

*Sono Sabrina, se volete leggere altri miei articoli cliccate qui.

Aspettando Re Lear

  • Anno: 2024
  • Durata: 86
  • Genere: documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Alessandro Preziosi

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