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In Sala

Mi Rifaccio Vivo

Chi può dire di non aver avuto un nemico nella vita? Biagio Bianchetti ne ha uno sin dai tempi della scuola, Ottone Di Valerio, il classico figlio di papà. Ottone è sempre arrivato primo in tutto, coprendo di insuccessi e ridicolo il malcapitato Biagio. Così, in seguito all’ennesima sconfitta, Bianchetti decide di farla finita….

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Anno: 2013

Nazionalità: Italia

Durata: 105’

Genere: Commedia

Regia: Sergio Rubini

Distribuzione: 01 Distribution

Uscita: 9 Maggio 2013

Gli affari dell’imprenditore Biagio Bianchetti (Lillo Petrolo) vanno piuttosto bene fino a quando il suo eterno rivale e concorrente Ottone Di Valerio (Neri Marcorè) non ne affossa completamente l’attività spingendolo al suicidio. Traghettato nell’aldilà da un tassista ubriacone (Enzo Iacchetti), Bianchetti si mette in coda al Centro Smistamento delle Anime, dove gli viene assegnata una stanza nello squallido piano interrato. Soltanto grazie all’intervento di un provvido capo-sala (Sergio Rubini), gli viene offerta la possibilità di trascorrere ancora una settimana sulla Terra: acquisendo le sembianze del brillante manager Dennis Rufino (Emilio Solfrizzi), collaboratore in affari dell’odiato Ottone, avrà la possibilità di compiere un’opera buona ed ottenere così una sistemazione migliore. Nonostante l’intenzione di Bianchetti sia, in realtà, di vendicarsi di Ottone riducendolo sul lastrico, il suo bonus temporale gli darà modo di conoscere più da vicino l’acerrimo nemico, finendo addirittura con l’averne compassione.

Volevo fare un film sulla pacificazione, sulla fine degli antagonismi. Credo che sia arrivata l’ora di deporre le armi e di arrendersi all’idea che il nemico vada prima di tutto conosciuto, soltanto così si può davvero disattivarlo.” Con queste parole Sergio Rubini apre la conferenza stampa del suo ultimo lavoro, Mi rifaccio vivo, una commedia che mira ad esorcizzare il sentimento d’invidia, ridicolizzando, al tempo stesso, l’esasperata competitività che impazza nella nostra società. In effetti, sullo sfondo delle peripezie che tengono impegnato il protagonista, si riconoscono elementi di critica, pur nei toni della farsa, su ciò che di negativo il libero mercato e la globalizzazione hanno prodotto. Nella sua personale corsa al successo, Biagio Bianchetti perde di vista non soltanto l’amore per sua moglie (Vanessa Incontrada), ma anche l’aspetto umano del vivere comune. Per riappropriarsene sarà necessaria una capatina nell’aldilà. Fortunatamente per lui il cinema permette anche questo.

Un cast ricco che annovera anche Margherita Buy e Valentina Cervi e che vede Emilio Solfrizzi brillare di una comicità molto più fisica che parlata.

Prodotto da Fandango Mi rifaccio vivo uscirà nelle sale il 9 maggio.

Ginevra Natale

 

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