Il Ministro dei Trasporti francese Bertrand Saint-Jean viene svegliato nel cuore della notte dal suo segretario personale. Un bus carico di studenti è precipitato in un burrone e ci sono numerosi morti. Il Ministro non può esimersi dal recarsi lì e portare le condoglianze del Governo, nonché dare l’impressione di coordinare i soccorsi.
Distribuzione: Pier Francesco Aiello per P.F.A. FILMS e Feltrinelli Cinema
Uscita: 18 aprile 2013
Pierre Schoeller, dopo una lungo lavoro di circa 8 anni dà vita alla sua nuova pellicola, Il ministro, l’esercizio dello stato, che vede come protagonista Olivier Gourmet, celebre attore francese già diretto dai fratelli Dardenne, che anche questa volta dà un’esemplare interpretazione nei panni del ministro dei trasporti francese. Un uomo pieno d’animo che alla chiamata d’emergenza nel cuore della notte, da parte del suo segretario personale, a causa di un brutto incidente che coinvolge un autobus di studenti, non perde tempo ad alzarsi e correre nel luogo del misfatto.
Da qui si innescano un insieme di meccanismi che vedono il Ministro operare al meglio per garantire una maggiore sicurezza del sistema di cui si trova a capo, nonché molti scontri con politici a lui vicini che lo ostacolano in decisioni idonee alla situazione. Un film che mostra il corretto operare di un politico e gli ostacoli a cui va incontro. Parliamo di un lavoro Stato, che ha sempre precedenza e che si riflette negativamente sulla vita privata: una famiglia assente come conseguenza ad mancanza precedente da parte del protagonista e un numero di amici cari, che si restringe poi ai propri collaboratori.
L’argomento Stato, molto caro al regista, lo ritroviamo anche in questo film, dopo Versailles: Schoeller dice che questi due film sono i primi due episodi di una trilogia che porteranno ad un ultima pellicola, magari sugli ideali di rivoluzione francese e periodo del terrore.
Nel film si parla di politici, ma anche di uomini che credono di essere marionette nelle mani di dirigenti e quindi poco utili alle azioni delle manovre stesse; e da ciò che si legge un rimpianto di questi nel non riuscire almeno nella realizzazione del proprio privato.
Un film dalle tematiche definite e profonde, che non parla per forza di un agire ideale.
Oltre ad Olivier Gourment, nel cast troviamo anche l’attrice e regista Zabou Breitman, Michel Blanc e Sylvain Deblé alla sua prima esperienza attoriale e cinematografica.
Dopo la presentazione al 64° Festival di Cannes, sarà nelle sale cinematografiche italiane da giovedì 18 aprile. Buona visione!
Aldo Zambuto
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