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Giornate degli Autori

Il GDA Director’s Award 2024 premia Manas di Marianna Brennand

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La giuria del Gda Director’s Award

Presieduta dalla regista Joanna Hogg, coordinata da Karel Och, direttore del festival di Karlovy Vary, e supportata da Europa Cinemas e Cineuropa, la giuria del Gda Director’s Award era composta da David Bakum (Germania), Victor Courgeon (Francia), Maarja Hindoalla (Estonia), Dimosthenis Kontes (Grecia), Amalia Mititelu (Romania), Saulė Savanevičiūtė (Lituania).

Tra gli altri anche Esmée van Loon (Paesi Bassi), Gregor Valentovic (Slovacchia), Isabella Weber (Italia) e Chris Zahariev (Bulgaria).Questi giudici sono tutti ex partecipanti al progetto “27 Times Cinema”, inaugurato nel 2010 in collaborazione con il Parlamento Europeo.

Il film vincitore e il premio

Il premio del Gda Director’s Award ha un valore di 20.000 euro, suddiviso equamente tra il regista e il venditore internazionale del film. Inoltre ha l’obiettivo di promuovere la distribuzione dell’opera.Tra i dieci film in concorso è stato Manas di Marianna Brennand ad aggiudicarsi il GdA Director’s Award 2024.

Marianna Brennand

La regista di Manas Marianna Brennand

La giuria del Director’s Award ha dichiarato: “È un grande onore annunciare il vincitore del GdA Director’s Award 2024. Abbiamo discusso con grande passione dei 10 film in concorso, esplorando universi cinematografici molto diversi tra loro, che ci hanno emozionato e sorpreso. Ringraziamo le Giornate degli Autori per l’eccellente selezione proposta. Tra i film visionati, uno in particolare ci ha offerto un’esperienza condivisa unica. Manas è una finestra sul mondo che, grazie a una cura minuziosa per i dettagli, trasporta lo spettatore in un viaggio immersivo e trasformativo. Manas ci ha colpito per il modo in cui affronta con delicatezza e precisione un tema difficile come quello dell’abuso, sia domestico che sistemico. Attraverso una narrazione precisa e culturalmente radicata, che ci porta sull’isola di Marajó, la regista è riuscita a rappresentare qualcosa di profondamente universale.

Questo film si è distinto per la sua maestria, le interpretazioni eccezionali e il messaggio forte, che crediamo risuonerà con gli spettatori di tutto il mondo, sensibilizzando e richiedendo un cambiamento. Grazie a Marianna Brennand per aver dato voce a queste storie, e alle Giornate degli Autori per averle portate alla nostra attenzione”.

Manas, vincitore del GdA Director’s Award

Ambientato nell’isola di Marajó, nella foresta amazzonica, Manas racconta la storia di Marcielle (Tielle), che vive con i genitori e tre fratelli. Influenzata dalla madre, venera la sorella maggiore, convinta che quest’ultima sia riuscita a sfuggire alla miseria grazie a un “brav’uomo” conosciuto su una delle chiatte che solcano la regione.Tuttavia, Tielle si scontra presto con la dura realtà e realizza di essere intrappolata in un ambiente violento e oppressivo. Preoccupata per la sorellina e consapevole del futuro desolante che le attende, decide di sfidare il sistema che opprime la sua famiglia e le donne della comunità.

Marianna Brennand ha dichiarato: “Durante la ricerca per un documentario da girare nei villaggi della foresta amazzonica, ho incontrato donne che hanno subito traumi indicibili fin dalla giovane età. Molte di loro erano vittime di abusi sessuali all’interno delle loro case, oltre a essere sfruttate sessualmente su chiatte commerciali, senza alcuna via di fuga. Purtroppo, molte donne nel mondo hanno una storia di abusi, che siano sessuali, morali o psicologici, che hanno lasciato cicatrici profonde.

I movimenti come il Me Too ci hanno dato il coraggio di rompere il silenzio e denunciare gli abusi, ma cosa accade a queste donne invisibili, di cui non sappiamo nulla? Con Manas, voglio dare voce a queste storie, che altrimenti non sarebbero mai state ascoltate, onorando le esperienze che mi hanno condiviso. Vedo il cinema come un potente strumento di trasformazione sociale e politica, e spero che Manas possa sensibilizzare il pubblico, rompendo il grande tabù che circonda questa tragica realtà che tocca molte di noi”.

Biografia di Marianna Brennand

Marianna Brennand, dopo essersi laureata in cinema presso la UCSB, è tornata in Brasile per girare un documentario sul suo prozio Francisco. Costui era un celebre artista noto per i suoi lavori in ceramica. Il documentario, dal titolo Francisco Brennand, presentato in anteprima nel 2012, ha vinto il premio come miglior documentario brasiliano e miglior film brasiliano al Festival di São Paulo.

Nel 2007, Brennand aveva diretto un altro documentario, O Coco, a Roda, o Pnêu e o Farol, che esplora la ricca tradizione musicale del “coco de roda” a Olinda, città nello Stato di Pernambuco. Manas rappresenta il suo debutto nella regia di un lungometraggio. Il film è il frutto di una ricerca decennale sul tema complesso dell’abuso e dello sfruttamento sessuale di bambine e adolescenti sull’isola di Marajó, nella foresta amazzonica.

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