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FESTIVAL DI CINEMA

I vincitori del MoliseCinema divisi per categoria

A conclusione del festival di cinema tenutosi in provincia di Cambobasso sono stati assegnati i vari premi alle quattro categorie. Ecco i vincitori!

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   L’11 agosto si è conclusa la 22esima edizione di MoliseCinema a Casacalenda (CB) con la premiazione dei vincitori. Il festival ha riscontrato un gran numero di partecipanti al programma, che includeva presentazioni di libri, mostre, spettacolo, iniziative per le scuole ed eventi, tra cui l’incontro con Valerio Mastandrea

Valerio Mastandrea

Terminato il Festival, a partire dal 17 agosto fino al 5 settembre si svolgerà Molisecinema tour. Si tratta della sezione itinerante del festival che toccherà i comuni di Venafro, Castel Del Giudice, San Giuliano di Puglia e Castelnuovo al Volturno.

Il Festival MoliseCinema è organizzato dall’Associazione MoliseCinema, con la direzione artistica di Federico Pommier Vincelli. Ha il patrocinio e il contributo della Direzione generale Cinema del Ministero della Cultura ed è promosso dalla Regione Molise e dal Comune di Casacalenda

I partner di MoliseCinema 2024 sono Cineteca Nazionale-Centro Sperimentale di Cinematografia, Cineteca di Bologna, Istituto italiano di cultura di Tunisi, Comando regionale del Molise della Guardia di Finanza, Università degli studi del Molise, Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), CoopMed, IFA-Scuola di cinema di Pescara, Libreria Risguardi di Campobasso, Maack, Moli.se, Disisradio, Cooperativa Koinè, Cooperativa Nardacchione, Collaborano le aziende: La Molisana, Dimensione, Key Desk, Steiger Kalena, Biosapori, Mondo nuovo, Di Fonzo, Roxy bar, Marina Colonna, Scauzilli e Scorpiauto&lt;/p><h2&gt;I vincitori di MoliseCinema

A conclusione del festival è avvenuta la premiazione divisa in quattro categorie: Frontiere, Percorsi, Paesi in corto e Girare il Molise. 

Frontiere

Per la sezione Frontiere dedicata ai documentari la giuria era composta da Sophie Chiarello, Sabrina Varani e Lucrezia Lo Bianco. Il Premio Giuseppe Folchi per il Miglior Documentario è stato così conferito ad Amor di Virginia Eleuteri Serpieri. Nell’assegnazione del premio, la giuria si è espressa in merito alla vittoria. Amor si è guadagnato la vittoria per “l’originalità del linguaggio, la ricerca stilistica e la convivenza armonica di un piano intimo di sublimazione del dolore e un altro concreto, capace di osservare con attenzione e curiosità la dimensione della città reale. Per riuscire a mantenere per tutta la durata dell’opera un tono delicato, efficace, mai eccessivo nonostante la complessità dei temi affrontati”.

La giuria ha assegnato una Menzione speciale a Il piano segreto di Ruben Monterosso e Federico Savonitto. Questo meritava “per la sua capacità di tessere un racconto stratificato e multiforme che attraverso la riscoperta di un autore misconosciuto ci porta a riflettere sulla potenza visionaria dell’arte e la sua capacità di intuire la contemporaneità. Mettendo insieme politica e poesia, costruzione e osservazione. Il film osa entrare, attraverso una porta sia concreta che simbolica, nel trauma collettivo della pandemia globale attraverso il lavoro degli artisti, vittime speciali dell’isolamento”.

Ruben Monterosso e Federico Savonitto

Percorsi

Mino Capuano, Federico Pedroni e Yile Yara Vianello, la giuria della sezione Percorsi. Cortometraggi italiani, hanno decretato la vittoria per il Miglior Cortometraggio italiano a De l’amour Perdu di Lorenzo Quagliozzi. Infatti, come affermato, “L’opera si distingue nella sua profonda esplorazione dell’intimità femminile, in una dimensione spirituale che trascende ogni aspetto narrativo tradizionale. Scandagliando le lacerazioni di un sincero animo umano, crea atmosfere surreali incorniciate da una luce estremamente viva, intensa e senza tempo, che rispecchia l’emotività ipnotica dei personaggi in un racconto di inevitabile amore, inerme e perduto”.

Ancora una menzione speciale, questa volta per The Meatseller di Margherita Giusti per come “intreccia carne e sangue, poesia, amore e dolore in un’esperienza visiva straordinaria. La sopraffina tecnica d’animazione trasforma le tavole in una danza emotiva, creando un ricchissimo flusso narrativo di una disarmante onestà emozionale”.

Paesi in corto

Per quanto riguarda la sezione Paesi in corto. Concorso Cortometraggi internazionali, la giuria era composta da Marco Borromei, Maud Calmé e Patrycja Polkowska. Grazie alla “delicatezza del racconto di una storia solo all’apparenza piccola, […]”, all’“intimità degli spazi, le battute, ma soprattutto i silenzi” si è aggiudicato aggiudica il premio per il Miglior Cortometraggio internazionale l’opera del peruviano Pierre Llanos, La Asistente. Questo infatti racconta di uno “spaccato di vita che fa sentire le emozioni della giovane Clara sulla nostra pelle, così come l’enorme peso di quella piccola busta di plastica di cui si fa carico alla fine”.

Marco Borromei, Maud Calmé e Patrycja Polkowska

Anche Matta und Matto di Bianca Caderas e Kerstin Zemp ha ricevuto una menzione speciale. Secondo la giuria si tratta infatti di “un cortometraggio impressionante, cinico, caustico e creativo in cui gli esseri umani sono coperti da un mantello trasparente per impedire qualsiasi contatto fisico. Una critica a una società sempre più individualista e alla paura dell’altro creata dagli anni di Covid. La crudeltà di questo mondo privo di umanità si rispecchia oggi in un mondo iperconnesso in cui gli esseri umani vorrebbero incontrarsi.  La tecnica dell’animazione permette di drammatizzare questa crudeltà, mitigandola con situazioni umoristiche e citazioni di film rovesciate”.

Ancora un’altra menzione speciale per la sezione Cortometraggi Internazionali, assegnata a Qu’importe la distance di Léo Fontaine per “una narrazione visiva di grande impatto in cui la macchina da presa segue teneramente Yalla nel suo difficile viaggio verso un incontro per il quale è disposta a sacrificare tutto. Il linguaggio visivo del film – attraverso il movimento della macchina da presa, il colore e la messa in scena – non solo crea un’atmosfera vivida di un mondo industriale notturno e disorientante, ma agisce anche come un osservatore attento. Catturando le più sottili espressioni del volto di Yalla, ci avvicina intimamente a lei, alla sua crescente stanchezza e, soprattutto, all’emozione profonda e cruda di rivedere suo figlio dopo tanto tempo”.

Girare il Molise

Il premio Girare il Molise – Rete adriatica dei Festival è stato assegnato dai direttori artistici della Rete dei Festival dell’Adriatico. Nata come piattaforma di collaborazione e scambio tra le manifestazioni cinematografiche di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia, ad essa afferiscono: Sulmona International Film Festival (Sulmona), Corto Dorico Film Festival (Ancona), MoliseCinema Film Festival (Casacalenda) e Sudestival (Monopoli). 

Il vincitore di questo premio è stato il cortometraggio di animazione Apocalypsis di Emmanuel Alcala, Andrés Ljanega, Nicolás Sanabria. Ė stata infatti apprezzata “la capacità di coniugare il registro sognante dell’animazione a un corpo narrativo minimale, sostenuto da un preciso e sostanziale carattere visivo. Attingendo e modellando archetipi molteplici ma complementari, come quelli radicati nell’immaginario degli anime calcistici giapponesi e del western di Sergio Leone, Apocalypsis procede con dinamicità ritmica senza risultare derivativo. Un cortometraggio che esalta e fortifica un’idea di cinema saldamente ancorata al potere vocativo del fotogramma”. &lt;/span></i></p&gt;

I vincitori del premio IFA al MoliseCinema 

yle=”font-weight: 400;”>Proseguiamo la carrellata dei vincitori del MoliseCinema con i premi assegnati dagli studenti della Scuola di Cinema di Pescara IFA. 

Per la sezione Percorsi. Concorso cortometraggi Italiani il premio IFA Miglior Corto Italiano va a Il compleanno di Enrico di Francesco Sossai. Secondo il parere dei giudici l’opera “appare come un incubo surreale, in cui la realtà si deforma e si confonde, all’interno del quale il regista ripercorre distorsioni tipiche dei ricordi che avevamo da bambini. Forti sono le ispirazioni di genere risalenti soprattutto al cinema anni 80’, con particolare attenzione alla fotografia e alla regia di quel tempo. Attraverso la narrazione di un episodio apparentemente semplice, il regista riesce a catturarci all’interno della sua memoria, che sembra lentamente diventare collettiva ed appartenere così un po’ a tutti noi”.

Allegresse di Gillie Cinneri si aggiudica invece il premio IFA per il Miglior Corto internazionale nella sezione Paesi in corto.  Nel cortometraggio “il rapporto complicato di un padre e di una figlia, e il tema della vita e della morte, vengono affrontati dalla regista con semplicità e leggerezza, delineata anche da una regia che utilizza, senza alcuna difficoltà, il linguaggio tragicomico. La comicità prorompente e dissacrante dona alla storia un respiro nuovo, fresco ed al contempo esasperato, il quale però non risulta mai essere di troppo. Il ruolo del grottesco ci accompagna poi durante tutta la narrazione, fino a sostituirsi per consegnare un finale dolceamaro”.

yle=”font-weight: 400;”>A conclusione dell’elenco dei vincitori del MoliseCinema troviamo il Premio IFA per la sezione Paesi in luogo, dedicata alle opere prime e seconde di lungometraggio. Il premio, la cui assegnazione spetta al pubblico, è stato conferito ad Allégresse di Gillie Cinneri.

Tutte le immagini dell’articolo sono state gentilmente concesse dall’Ufficio Stampa del Festival

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