Dal 15 luglio 2024 è possibile rivedere il colossal Titanic sulla piattaforma streaming Netflix. Co-scritto, co-prodotto e diretto da James Cameron, è uscito nel 1997 con la casa di produzione 20th Century Studios. Ottenendo un totale di undici Premi Oscar, si è posizionato al primo posto per il maggior numero di statuette vinte, insieme a Ben Hur (1959) e a Il signore degli Anelli: il ritorno del Re (2003).
Titanic: la trama
Il 12 aprile 1912, Rose DeWitt Bukater (Kate Winslet), fanciulla dell’alta società americana, si imbarca sull’RMS Titanic insieme alla madre Ruth (Frances Fisher) e al futuro marito, Cal Hokley (Billy Zane). Jack Dawson (Leonardo DiCaprio) è un giovane che si guadagna da vivere con lavori saltuari, oppure con i suoi disegni a carboncino. I due si incontrano sulla nave dal doloroso destino e vivono la loro storia d’amore con la tragedia all’orizzonte.
Titanic: film storico o di ambientazione storica?
La vicenda della nave affondata nell’Oceano Atlantico nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 in seguito alla collisione con un iceberg è nota a molti di quelli che si approcciano a questo film per la prima volta. E probabilmente la storia di Jack Dawson e di Rose DeWitt Bukater è altrettanto conosciuta. Ma il film Titanic non si limita a essere solo una storia d’amore di ambientazione storica, come possono esserlo tanti drammi in costume recenti. Al di là della passione che sboccia tra i due personaggi principali, il film tratta tanti altri temi: la libertà, la famiglia, il desiderio di indipendenza delle donne, la morte, la vita.
Non ci sono dubbi che la storia d’amore è al centro del film dall’inizio alla fine. Tuttavia, la vicenda storica non viene mai dimenticata. Aleggia sospesa per tutta la prima parte – con numerosi riferimenti a quanto il Titanic sia una nave inaffondabile. Nella seconda parte, invece, viene dato ampio spazio all’ effettiva narrazione. Delle tre ore e un quarto di film una buona porzione è dedicata a tutte le manovre che l’equipaggio dell’RMS Titanic mise in atto per provare a salvare il salvabile.
Il film di Cameron non si pone certo l’obiettivo di raccontare la vicenda storica nei minimi dettagli, come alcuni libri sull’affondamento del Titanic (vedi La vera storia del Titanic di Walter Lord). Tuttavia, la ricostruzione degli interni e degli esterni della nave, e l’attenzione sui dati storici, confermano la cura posta nella realizzazione del film. L’orchestra che suonava mentre la nave affondava, il numero di morti e di superstiti citati dalla Rose anziana (Gloria Stuart) e la ricostruzione computerizzata dell’inabissamento sono tutti dettagli collegabili a fatti reali che aumentano il valore del film.
I personaggi
Rose DeWitt Bukater è una diciasettenne con una vita all’apparenza privilegiata. È una ragazza ricca e di buona famiglia, con un matrimonio alle porte. Tuttavia, aspira a una vita di libertà e di indipendenza. Sogna di poter fare ciò che vuole, senza il fardello di un matrimonio per denaro. Le nozze combinate con Cal sono solo una manovra della madre per celare la loro precaria condizione economica, creata dagli innumerevoli debiti lasciati dal marito.
Rose si sente perciò in gabbia, incapace di prendere in mano il suo destino e cambiarlo secondo il suo gusto.
“E tutto il tempo mi sento come se stessi in una stanza affollata, urlando a squarciagola, senza che nessuno alzi nemmeno lo sguardo”
L’incontro con Jack le apre le porte. In lui trova un ragazzo che ama la vita, che vive alla giornata e fa ciò gli aggrada, libero da ogni vincolo. Un giovane che non ha costrizioni, né obblighi, se non verso se stesso.
“Secondo me la vita è un dono e non ho intenzione di sprecarla. Non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano. Impari ad accettare la vita così come viene. Così ogni singolo giorno ha il suo valore.”
Il personaggio di Jack è, quindi, un vero e proprio inno alla vita. È giovane, un po’ scanzonato, sogna di viaggiare, di vivere e di godere di ciò che pare possiede. Al contrario, Rose è sottomessa e incapace di distaccarsi da chi le ha “tarpato le ali”.
“Ti tengono in trappola, Rose. E morirai se non ti liberi. Forse non subito perché sei forte, ma prima o poi quell’ardore che amo tanto in te, Rose, quell’ardore si spegnerà.”
È proprio il desiderio di Rose di staccarsi dalla situazione in cui si trova, gettandosi dalla poppa della nave, che li farà incontrare. Da questo primo incontro sboccia un amore dolce, ma potente, che li porta a vivere assieme le ultime ore del Titanic.
Il rapporto tra Rose e Jack
Come afferma lei stessa, Jack l’ha salvata più volte, anzi, “in tutti i modi in cui una persona può essere salvata.” Si potrebbe dire che Jack alterni salvataggi letterali e metaforici. Il primo, che dà il via a tutta la storia, è quello per cui le impedisce di cadere dopo aver cambiato idea riguardo al suicidio. A questo ne seguono altri. Grazie alla prontezza di spirito di Jack, Rose riesce a sopravvivere pur non salendo su una scialuppa. Jack l’aiuta nel momento dell’affondamento, facendo di tutto per non abbandonarla. Ma il salvataggio più grande è quello metaforico, quello che va oltre la notte del 15 aprile. Grazie al suo amore per la vita, Jack le trasmette la forza di lottare, di ribellarsi alle costrizioni sociali in quanto donna. La vita di Rose dopo la tragedia è piena e ricca: fa l’attrice, ha una famiglia, impara a cavalcare con una gamba per lato, realizza vasi in ceramica, così come aveva promesso a Jack.
Allo stesso modo anche Rose salva Jack. Infatti, nonostante la nave stia imbarcando acqua, Rose mette a repentaglio la propria vita per andare a cercare e liberare Jack, bloccato dalle manette mentre l’acqua aumenta velocemente. E ancora, invece che mettersi in salvo su una scialuppa preferisce correre nuovamente sulla nave per stare con Jack e provare a salvarsi entrambi, all’ormai iconico motto di “Salti tu, salto io.”