In concorso nella sezione animazioni del SiciliAmbiente Film Festival, che si tiene a San Vito lo Capo, il cortometraggio spagnolo Encara dura, proiettato alla presenza della regista, affronta una dolorosa ferita della storia spagnola.
Spagna 1992, operazione Garzón e Juan Durà
Estate 1992, alla vigilia delle Olimpiadi. Il catalano Joan Durà, residente a Monóvar (Vinalopó Mitjà), viene arrestato nel suo bar, l’Asterix, durante un’operazione antiterrorismo, con l’accusa di appartenenza all’organizzazione armata Terra Lliure.
Una dozzina di guardie civili irrompe nel suo bar, l’Asterix. Durante l’operazione, denominata Garzón, dal nome del giudice Baltasar Garzón che ha condotto le indagini. In totale, 45 persone legate al movimento indipendentista catalano vengono arrestate con l’accusa di appartenenza all’organizzazione armata.
Joan Durà viene portato a Madrid e detenuto in “incommunicado”, cioè, in isolamento per tre giorni e mezzo, subendo torture fisiche e psicologiche. La sua famiglia è priva di notizie fino a quando non emerge che il testimone che l’aveva accusato ha mentito.
Trentuno anni dopo, Durà e la sua famiglia denunciano pubblicamente la repressione e le sofferenze subite attraverso la produzione di un cortometraggio che rievoca la loro storia e denuncia l’impunità che protegge lo Stato.
La denuncia e l’incontro con la regista Irene Puente
Tornare alla normalità dopo quella settimana non era stato facile per nessuno. Cresceva il bisogno di denunciare le torture, con gravi rischi.
Questa cicatrice ereditata che attraversa decenni e generazioni, è ciò che ha portato la figlia maggiore, Paula Durà, a raccontare la storia di suo padre. Una storia nata dalla necessità di spiegare la verità al mondo, di denunciare l’ingiustizia subita dalla sua famiglia e dalle tante famiglie che si erano trovate in situazione analoga.
Anni dopo, Paula spiega i fatti all’illustratrice Irene Puente, che, con un giovane team di animazione 2D sviluppa un breve film documentario animato sul caso.
Il cortometraggio in bianco e nero, intitolato Encara dura – premio come corto rivelazione al Festival Cortos Quartmetratges de Quart de Poblet, è stato presentato a marzo 2023 a Monòver, in un evento che ha riempito la Casa de la Cultura. Vicini del villaggio, amici e attivisti provenienti da tutti i paesi catalani si sono riuniti per onorare la verità.
Durante la presentazione, che è servita a riconciliazione per molti, Paula Durà ha sottolineato che
“le autorità, tuttora, intervengono in queste questioni e violano sistematicamente i nostri diritti con denaro pubblico. In altre parole, dura ancora”.
Quando il cinema, attraverso il linguaggio dell’animazione, particolarmente efficace per comunicare con i giovani, ricorda i terribili fatti del passato alle generazioni che non li hanno vissuti. Per non dimenticare.