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Sole Luna Doc Film Festival

‘Until the sun dies’ è il miglior documentario al Sole Luna Doc Film Festival

Si è conclusa la diciannovesima edizione del festival dedicato al cinema documentario internazionale con 18 film in concorso che si è svolto a Palermo presso la Galleria d’Arte Moderna e il palazzo Branciforte dal 1 al 7 luglio.

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Serata conclusiva Sole Luna Film Festival

Cinquanta sono stati i film presentati al Sole Luna Doc Film Festival, da anni ponte tra cineasti internazionali, i due poli tematici di quest’ultima edizione sono stati quello della migrazione dell’ambiente, a quest’ultimo è stata dedicata la nuova sezione oikos.

Diversi sono stati gli eventi speciali di quest’anno fuori concorso. In occasione dell’anniversario della liberazione dalla peste per opera della santuzza patrona di Palermo, Rosalia, il festival le ha reso omaggio con due proiezioni speciali: Santa Rosalia di Eugenio Giorgianni e The Virgin of Palermo di Antonio Guidi. Con il documentario Il dio delle zecche di Leonardo Picarella e Giovanni Rosa, il festival ha ricordato la figura di Danilo Dolci.

Tre le giurie coinvolte. La prima internazionale composta da Fabio Benzi, a Camilli, Nora Demarchi, Sergio Guataquira Sarmiento vincitore dell’edizione 2023 con Adieu Sauvage, Nadège Labé. La seconda giuria composta da studenti del Liceo Scientifico Internazionale di Palermo e l’ultima giuria Nuove Cittadinanze composta da Lamin Drammeh, Ousman Drammeh, Selvarn Moodly Chetty, Mohamed Lamin Sheriff e Deran Shiya Stanis.

Tutti i vincitori dei premi internazionali

Jonas Brander miglior documentario

Jonas Brander, regista del miglior documentario

Miglior Documentario

Until the Sun Dies di Jonas Brander

Il film, ambientato in Colombia, propone uno sguardo ravvicinato sulle lotte di due leader della società colombiana nell’era post-conflitto.

“per la capacità di tenere insieme l’unicità e la tenacia di due personaggi, Albeiro Camayo e Luz Marina Bernal, difensori dei diritti umani e dei diritti indigeni che, attraverso le loro storie, portano gli spettatori all’interno di uno dei conflitti più violenti e meno raccontati della storia recente, con una straordinaria forza immersiva nella Colombia post-conflitto”.

Miglior Cortometraggio

City of poets di Sara Rajael

La regista utilizza un archivio personale per la costruzione di una città dove le strade hanno nomi di poeti, una metropoli immaginata che rappresenta tutte le città colpite dalla guerra dove diventa necessaria la ricostruzione dalle macerie, tocca temi attualissimi come l’asilo dei popoli che lasciano le loro terre senza approdi all’orizzonte.

Migliore regia/Miglior fotografia

2G di Karim Sayad

Miglior montaggio

Neirud, di Fernanda Faya

Premio Soundrivemotion

The Soil and the Sea, di Daniele Rugo

Menzione speciale e premio studenti

Tempo d’attesa di Claudia Brignone

Teresa, un’ostetrica di lunga esperienza accompagna lo spettatore per mano alla scoperta di una nuova visione sulla maternità. Con lei ci sono dieci donne che riflettono in cerchio sul momento di passaggio che stanno attraversando, alcune di loro decidono di condividere il momento intimo della nascita dei loro bambini.

Premio Giuria Nuove Cittadinanze

Anita, lost in the news di Behzad Nalbandi

Un racconto d’animazione dolente sull’epopea di una famiglia curdo-iraniana che aveva intrapreso un viaggio su un barcone dalla costa di Dunkerque verso l’Inghilterra.

Menzione speciale

Heavy metal, di Edward Knowles e Timo Bruun

Protagoniste sono Adla, Rahmeeh e We’am, adolescenti palestinesi che aspirano alla medaglia olimpica nel sollevamento pesi.

Premio Sole Luna-Un ponte tra le culture

Jump Out di Nika Saravanaja

“Perché, in un momento storico di sofferenza conflitti e calamità naturali, riesce a trasmettere un messaggio di speranza e di energia positiva e perché dimostra come le giovani generazioni siano capaci di misurarsi con le grandi sfide e di migliorare le proprie condizioni di vita”.

Premio del pubblico

Api di Luca Ciriello.

Premio Enel Green Power, al miglior documentario sezione Oikos

Ground Zero: self-portrait of an ocean abuser di David Gaspar

Premiazione Ground Zero

Premiazione Ground Zero

Presentato in anteprima, è sicuramente una delle rivelazioni di quest’anno, il regista dipinge un suo autoritratto ironico, utilizza il mezzo cinematografico per fare autocoscienza sul suo rapporto con la questione ambientale. Smonta le caratteristiche tradizionali del genere documentario (le interviste, la voce fuori campo, le immagini evocative) per dare forma a un bizzaro spot anti-inquinamento.

Premio Cinematographe (sezione Sicilia Doc, film fuori concorso)

Che ore sono di Marta Basso e Tito Puglielli

menzione speciale

 La ricomparsa delle lucciole di Cristiano Giamporcaro

 

 

 

 

 

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