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Ischia Film Festival

‘Electra’ di Hala Mater all’Ischia film Festival

In concorso all'Ischia Film Festival un film fresco ed esteticamente gradevole ma con qualche limite

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electra

Electra è un  thriller di Hala Mater regista del Bahrein che ha lavorato con Kristen Stewart, Chloe Sevigny, Johnny Knoxville, Suki Waterhouse e Matthew Gray Gubler. 

Ischia Film Festival

Nel cast Maria Bakalova, Jack Farthing, Abigial Cowen e Daryl Wein.

Electra la trama

Wein interpreta un giornalista, Dylan, che arriva a Roma per tracciare il profilo di Milo, un musicista la cui recente carriera è stata irregolare. Milo è un donnaiolo rampante e Dylan ha portato con sé la sua ragazza, Lucy (Abigail Cowen), per facilitare la conversazione. La fidanzata di Milo, Francesca (Maria Bakalova), è un’artista.

Tuttavia, man mano che la serata del  mite Dylan con Milo va avanti, sembra che ci sia un programma  diverso all’orizzonte. La bella Lucy dai capelli rossi continua a fare riferimento a un patto che ha fatto con la sua dolce metà. Su insistenza di Milo, Francesca li invita in una casa di campagna.

Tuttavia, non tutto è come sembra. Un ritratto gioca un ruolo chiave nelle macchinazioni ideate da Dylan. Milo ha dei dubbi crescenti su Dylan, ma sceglie di metterli da parte. Nel corso dell’ora e 29 minuti di durata, i segreti vengono rivelati, la fiducia viene tradita e le vere identità vengono alla luce.

Il film è imperniato sulla scoperta, quindi NO spoiler.

La recensione

Il primo lungometraggio della Matar rientra nelle pellicole con tema ‘da vendetta’. Manipolazione, complotti, parole sussurrate, segreti che dividono (o uniscono) personaggi ambigui e poco sinceri l’uno con l’altro. Il tutto condito da uno strato perenne di maliziosità patinata che non convince a pieno.

Il travestitismo e la maschera la fanno da padrone in questo film scritto a quattro mani con  Daryl Wein e Paul Sado.  Credibilità al limite anche nell’evoluzione dei personaggi: Milo è spericolato, incurante nelle sue relazioni. Si lega agli estranei con libertà e analogamente se ne allontana con noncuranza. Scompare poi di colpo dagli occhi del pubblico  mentre  Francesca ‘aleggia’ intorno a lui con la promessa che le permetterà di raggiungere la fama.

Un’energia travolgente, in apparenza ,  trasporta  il film completamente dominato dall’ interpretazione della Bakalova, carismatica e implacabile, e dalla Cowen.  Cowen e Bakalova interpretano donne che sì , assecondano i capricci degli uomini, ma che rivelano lentamente i loro desideri di  affermazione e sfida.

Nonostante l’intenzione apprezzabile delle due interpreti femminili, il film è debole e resta sospeso in una dimensione puramente estetica/narrativa con eccessiva surrealità e digressioni  troppo frequenti.  Le continue e ripetute pause  tra le divisioni dei capitoli risultano fastidiosi e accentuati intermezzi non sempre necessari che spezzano la dimensione emotiva (già debole) e si presentano come consapevolmente accentuati.

Nonostante l’apprezzato tentativo di restituire un background fresco e molto bohemien,  il film non decolla mai. Pur mantenendo una sufficiente credibilità nelle parti relative all’inganno, il plot narrativo non prosegue con ritmo sufficiente a concedere alla pellicola un suo reale spessore e un valore che non sia puramente ‘estetico’.

Ischia Film Festival ritorna con un programma ricco di novità

Electra

  • Durata: 85'
  • Nazionalita: USA 2024

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