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Biografilm

Elina Psykou racconta il suo ‘Stray Bodies – Corpi Erranti’

Un film che si interroga anche sul futuro dell'Europa (e non solo) dopo le elezioni. Le parole della regista dopo i risultati

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Elina Psykou

Alla regia del film Stray Bodies, Elina Psykou racconta e si racconta attraverso il documentario.

Il film, dopo la sua anteprima italiana alla 20esima edizione del Biografilm nella sezione Contemporary Lives, ha iniziato il suo tour nelle sale da martedì 11 giugno. Distribuito internazionalmente da Cinephil e da DocLab. Si tratta di una coproduzione tra Grecia, Svizzera, Italia e Bulgaria. È un viaggio on the road per l’Europa, sui diritti delle donne all’autodeterminazione del proprio corpo. Le protagoniste del film sono costrette a viaggiare per l’Europa per aggirare leggi che limitano il diritto su aborto, fecondazione assistita ed eutanasia perché nel loro paese non sono pratiche ammesse, mentre lo sono in altre nazioni europee. Un documentario che apre una profonda riflessione e di grande attualità sociale e legislativa in concomitanza con le elezioni europee.

Elina Psykou

Elina Psykou e il suo Stray Bodies

Un film che è uscito nelle sale italiane a distanza di un giorno dai risultati delle elezioni europee. E se il film di Elina Psykou si apre (e si chiude) con una sorta di interrogativo, su quale sarà la sorte dell’Europa, adesso che i risultati sono resi noti, la regista riflette su quanto sta accadendo.

Quella che viene fuori dalle elezioni appena concluse è un’Europa ancora più divisa. In che modo il tuo film si contrappone a determinate scelte?

Indubbiamente abbiamo un’Europa che diventa sempre più conservatrice e che ci fa dire di porre ancora più attenzione ai diritti umani. Quando abbiamo fatto questo film c’era una certa situazione, ora, alla luce di quanto accaduto e quanto sta accadendo, devo dire che sono triste e credo che questo film diventi ancora più importante. Penso che dovremo riflettere su questo.

Il cinema di Elina Psykou

Niente è lasciato al caso nel documentario della regista greca, a partire dai personaggi e dai luoghi scelti.

Sono stati tutti incontri speciali quelli che ho fatto durante le riprese. Ho selezionato i paesi anche in base a questo. Per esempio ho scelto Malta, ma anche l’Italia per il turismo. Poi la Grecia perché sono greca. Alla fine ho scelto anche la Svizzera che è un’eccezione europea. Abbiamo cominciato ricerche in tutti questi luoghi, ma non è stato sempre facile condividere questa esperienza.

Anche all’inizio del film con i vari personaggi ai quali vengono chieste associazioni di idee sulla base di alcuni termini, i luoghi scelti sono ben precisi e seguono delle logiche mirate che tornano nel corso del film. Ed è la stessa Elina Psykou a spiegare il perché di queste scelte.

Volevo dare un aspetto più cinematografico al film e non volevo fare un documentario dove le persone semplicemente parlano, quindi ho cominciato a pensare in maniera più creativa.

Ho iniziato a immaginare luoghi, occasioni, situazioni… E poi da non dimenticare il fatto che i miei precedenti lavori sono film di finzione. Ho ritenuto che così facendo anche i personaggi fossero più veri. Poi alcuni luoghi mi hanno permesso di operare anche visivamente in un certo modo, per esempio in tribunale ho usato anche uno stile ben preciso, così come per la chiesa.

Quindi, per concludere, direi che le scelte che ho fatto sono state dettate dal mio legame con il cinema di finzione e dal fatto che volessi rendere Stray Bodies più cinematografico.

Le difficoltà delle riprese

La regista ha poi spiegato che non è stato un percorso semplice quello che l’ha portata a realizzare Stray Bodies. Tra le varie cose, infatti, c’è stato anche il covid all’inizio delle riprese che le ha rallentate e poi interrotte. Quindi non soltanto problemi relativi ai temi o a come trattarli, ma anche problemi pratici.

Non è stato sempre facile, abbiamo dovuto ripensare alcune cose e, in alcuni casi, posticiparle. Tutta la squadra era provata da questi cambi di programma.

In merito, invece, alla presenza di diversi pensiericoncezioniElina Psykou ha risposto dicendo che voleva all’interno del suo documentario anche tutti quelli che la pensavano diversamente.

Alcuni incontri sono stati difficili perché erano all’opposto di quello che è il mio pensiero e la mia visione del mondo. Devo dire che onestamente sono uscita devastata da alcuni di questi incontri perché le persone con le quali mi sono relazionata fanno la loro propaganda in maniera dura e hanno provato a farci letteralmente il lavaggio del cervello. È stato faticoso, ma era importante inserire anche pensieri diversi per far vedere tutto.

Il tour del film nelle sale è partito  martedì 11 giugno  dal Cinema Farnese di Roma per proseguire il 13 giugno al cinema Nuovo Aquila di Roma e, il 20 giugno, infine il film sarà presentato al cinema Massimo di Torino. Sono previste ulteriori proiezioni a Milano, Firenze e Treviso.

Stray Bodies - Corpi Erranti

  • Anno: 2023
  • Durata: 109'
  • Distribuzione: Cinephil
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Grecia, Svizzera, Italia, Bulgaria
  • Regia: Elina Psykou
  • Data di uscita: 11-June-2024

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