‘Nuked’ di Andrew Nisker: verso il giorno del giudizio
Il film compassionevole e devastante di Andrew Nisker è un resoconto di ciò che accadde nelle Isole Marshall, la località preferita dagli Stati Uniti per i test nucleari
Nukedè un documentario diretto da Andrew Nisker, fondatore della casa di produzione Take Action Films. Il film è un’accusa brillantemente documentata di una delle grandi tragedie dell’era post-Hiroshima, il programma di test nucleari degli Stati Uniti che ha decimato le Isole Marshall, causando morte e devastazione a innumerevoli isolani attraverso l’avvelenamento da radiazioni. Presentato in occasione della 27ma edizione del Festival CinemAmbiente nella sezione Documentari.
Andrew Nisker esordisce nel 1992 con il cortometraggio Canadian Fever (1992) a cui seguono Playground(1994) e Lost in New York(1995). Nel 2007 dirige il suo primo lungometraggio Garbage! The Revolution Starts at Home. Tra gli altri, ricordiamoChemerical – Redefining Clean for a New Generation (2009), Dark Side of the Chew (2014) e Ground War (2018), presentati tutti a CinemAmbiente.
‘Nuked’, la sinossi
Durante la Guerra Fredda, gli Stati Uniti fecero esplodere sull’atollo di Bikini, nelle Isole Marshall, ventitré ordigni nucleari. Le conseguenze si ripercuotono ancora oggi, da quattro generazioni, sui suoi abitanti. Un paradiso terrestre incontaminato, con le sue foreste e la sua barriera corallina, unitamente allo sfollamento forzato della popolazione è stato completamente distrutto per dei folli esperimenti.
La narrazione di Nukedsi concentra sulle vittime della corsa agli armamenti ripercorrendo la lotta per la giustizia e la sopravvivenza degli isolani, alla luce delle attuali questioni climatiche. Alternando filmati d’archivio, che illustrano la furia impressionante delle detonazioni atomiche, alle testimonianze dal vivo dei bikiniani, il film crea una sorta di corto circuito con la narrazione ufficiale del tempo e la vicenda Oppenheimer.
Fare i conti col passato
Dopo Hiroshima e Nagasaki, le potenti nazioni iniziano la corsa al nucleare, sperimentando in ogni dove. La vittima scelta dagli USA è stato l’atollo di Bikini, nelle Isole Marshall.
“Il governo degli Stati Uniti vuole tentare di trasformare questa grande forza distruttiva in qualcosa di buono per l’umanità.”
Furono queste le parole che i militari statunitensi dissero alla popolazione dell’atollo, inconsapevoli di ciò che gli sarebbe capitato di lì a poco.
Nukedci mostra come gli effetti furono devastanti per il popolo indigeno delle isole. I Marshallesi dovettero lasciare il loro paradiso insulare per trasferirsi, di tanto in tanto, in altri atolli. Quegli abitanti non sono mai più tornati a casa. Gli USA hanno tradito la fiducia dei Marshallesi e di altre nazioni, che ancora oggi pagano il prezzo di una scelta costretta. Le piogge radio-attive hanno reso inabitabile l’atollo: i pesci, l’acqua, le piante, l’aria, tutto era stato bombardato, nel vero senso della parola, dalle radiazioni. I medici mandati dagli americani non erano lì per assistere e curare i pazienti ammalati, ma per studiare gli effetti delle radiazioni.
Le persone intervistate nel presente ci raccontano come le conoscenze ereditate dai secoli precedenti oramai si siano dissolte nel vuoto. Gli abitanti odierni hanno perso il contatto tangibile e paritario con la natura. Ora vige solo lo sfruttamento. Ora ciò che importa è chi ha il pulsante atomico più grosso.
Un appello al futuro
Nisker realizza un ottimo lavoro nel mostrarci, tramite materiale d’archivio e senza mai perdere il ritmo, gli esperimenti atomici. L’alternanza tra archivio e presente fa sì che i timori di un passato apparentemente lontano possano proiettare la loro ombra nella nostra epoca.
Nukedè un vero e proprio atto di denuncia al mondo intero per raccontare l’idiozia delle potenze mondiali. Il film, infatti, solca anche altre aree del pianeta, dai deserti dell’Algeria a quelli del Nevada, passando per l’Australia. E a rimetterci sono sempre l’ecosistema e gli abitanti di esso.
L’umanità è a un solo malinteso, a un solo errore di calcolo dalla distruzione nucleare. E il regista ci mette in guardia su questo. L’ora del giorno del giudizio è sempre più vicina di questo passo. Agli inizi del 2023 circa 12500 ordigni nucleari sono in mano a solo nove nazioni in tutto il pianeta.
Che senso ha questo numero spropositato, quando per annientare l’intera umanità ne basterebbe qualche decina?
Che senso avrebbe iniziare una guerra nucleare i cui esiti sono già scritti?
Abbiamo davvero dato il via ad una reazione a catena che distruggerà il mondo? Per citare l’ultimo film di Christopher Nolan, Oppenheimer.
Forse la Guerra Fredda non è mai cessata del tutto. Forse siamo ancora in tempo per agire, per fare in modo che non diventi una Guerra Calda.
Il film, specialmente nel suo atto finale, è un appello al futuro, a chi ci sarà, a chi vedrà, a chi vivrà. La storia degli abitanti dell’atollo di Bikini, un giorno, potrebbe essere la nostra.
Nuked
Anno: 2023
Durata: 92'
Genere: Documentario
Nazionalita: Canada/Stati Uniti
Regia: Andrew Nisker
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