A Jeonju (Corea del Sud) dal 1° al 10 maggio si terrà la 25esima edizione del Jeonju International Film Festival che quest’anno combatte con gli ingenti tagli a cui tutti i ricchissimi festival della penisola sono stati costretti.
La piccola kermesse cocciuta e indipendente tiene testa e anche quest’anno offre una selezione di 102 film locali e 130 film internazionali, tra corti e lungometraggi. Senza dimenticare i progetti collaterali, tra cui il JEONJU Cinema Project, un programma di produzione low-budget in cui il festival entra direttamente, e che in passato ha sfornato opere che hanno avuto accesso, come l’ultimo Samsara.
Ad aprire le danze, l’opera più recente di Miyake Sho (Ju-on: originis, Small, Slow but Steady) dal titolo All the long nights, ispirata al romanzo con lo stesso titolo di Seo Maiko, e già presentato a Berlino quest’anno.
Per il film di chiusura invece, si vola in Canada per l’opera di Kazik Radwanski Matt & Mara, brillante storia d’amore sopita nel ricordo di una intensa amicizia, raccontata con semplicità ed immediatezza.
L’evento più atteso è sicuramente la proiezione, nella sua interezza, dei dieci film della serie Walker series firmata dal celebre autore taiwanese Tsai Ming-liang. Dal 2012 con la prima opera No Form Tsai Ming-Liang ha raccontato l’attore Lee Kang-Sheng nei panni di un “camminatore”. Questi indossa una tunica rossa e si muove lentamente a piedi nudi in diverse città tra cui Taipei, Hong Kong, Kuching, Parigi e Washington, DC. L’ultimo film del 2024, Abiding Nowhere, verrà presentato in prima mondiale.
No Form (2012), Walker (2012), Sleepwalk (2012), Diamond Sutra (2012)
Jeonju International Film Festival, le sezioni competitive
Nei dieci giorni del festival, Jeonju propone una selezione internazionale di opere prime o seconde varia e interessante: dall’Asia Cu Li Never Cries di Phạm Ngọc Lâ e My Endless Numbered Days di Shaun Neo. Dall’Europa invece le opere di Jean-Baptiste Durand, Junkyard Dog; Laurens Pérol, Practice; Laura Ferré, The Permanent Picture. Due inoltre le storie che hanno luogo nelle aree calde intressate dalla guerra, Oxygen Station Ivan Tymchenko che racconta di un gruppo di artisti dalla Crimea, e La Palisiada Philip Sotnychenko sulla pena di morte in Ucraina. Dall’Argentina invece il film The Major Tones di Ingrid Pokropek, che mostra la continua relazione del festival con l’America Latina. In ultimo, i due documentari in concorso, After the Snowmelt di Lo Yishan e KIX by Bálint Révész e Dávid Mikulán.
La selezione competitiva coreana offre titoli molto attesi, le cui storie rivelano una certa centralità della figura femminile. Tra questi infatti le opere: Sister Yujeong di Chung Hae-il, Deprivation di Kim Sol-hae e Lee Dojin, My Missing Aunt di Yang Ju-yeon, Autumn Note di Kim Sol, Blanket Wearer di Park Jeong-mi, A Chronicle in Spirals di Kim Yi-so. MIMANG di Kim Taeyang, in questi giorni in concorso anche al Far East Film Festival, rientra in questa categoria. Chiudono poi le opere Mother’s Kingdom di Lee Sanghak, Silver Apricot di Jang Man-min e Time to Be Strong di Namkoong Sun.
Jeonju International Film Festival, la selezione in anteprima asiatica
Parallelamente, come di consueto, una riflettuta selezione di opere d’archivio e grandi classici che il festival presenta, che si accompagnano alle opere dei “maestri”, nella sezione Masters. Qui finalmente una co-produzione italiana, In Front of Guernica dei registi Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, già presentato a Venezia.
‘In Front of Guernica’ di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
E una intrigante sezione di documentari internazionali, Frontline, che riassume lo spirito indipendente del festival, e regala un palcoscenico anche a prodotti scomodi dalle tematiche delicate. Altrettanto intrigante è la sezione World Cinema che porta in Corea del Sud prodotti internazionali che si sono distinti, tra cui per citarne alcuni: Copa 71 di Rachel Ramsay e James Erskine, a cui fa eco The First Women di Adriana Yañez sempre sul calcio femminile. O ancora BlackBerry di Matt Johnson sul fallimento del celebre brand.
La serata di chiusura del Jeonju International Film Festival con le rispettive premiazioni si terrà il 10 maggio nel cuore della cittadina coreana.
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