In concorso al Far East Film Festival, con il suo YOLO, Jia Ling (Hi, Mom) sorprende il pubblico di Udine. Presentato come film di apertura assieme a Citizen of a Kind di Park Young-ju, si inserisce in un inizio festival tutto al femminile.
YOLO: la trama
YOLO racconta la storia di Leying (interpretata dalla stessa regista Jia Ling), una ragazza trentenne in sovrappeso che fa fatica a dare un senso alle sue giornate dopo aver finito l’università. Un giorno, una sua cugina giornalista le propone di partecipare a un programma televisivo in cui si aiutano persone in difficoltà a trovare lavoro. Questa proposta umilia molto Leying, che, dopo un forte conflitto con i suoi cari, decide di diventare indipendente. Incontra Hao Kun, istruttore di boxe deciso e affascinante, che lavora nella palestra accanto al locale in cui lavora. Con le parole di Hao Kun, Leying conosce la forza dei sogni, ma anche quella delle delusioni. Attraverso il ricordo dei momenti difficili e della rabbia accumulata in seguito alle delusioni ricevute dalle persone a lei più care, affronta la sfida più importante della sua vita. Si allena duramente per competere in uno scontro di boxe professionale, perdendo 50 chili; assaggerà per la prima volta il sapore dolce della soddisfazione e della vittoria.
Il percorso della regista
Un elemento importante, che ha reso questo film un caso mediatico unico nel suo genere in Cina, è l’estremo cambiamento fisico che la regista (e attrice protagonista) ha affrontato per raccontare la storia di YOLO. Jia Lig, come molte star di Hollywood, ha modificato il suo corpo ingrassando di 20 chili e perdendone successivamente 50. Ha dichiarato di aver plasmato il suo corpo a livelli estremi per incarnare il cambiamento radicale, sia fisico che emotivo, del personaggio di Leying. Questa scelta è stato anche il motivo dell’enorme successo della pellicola in Cina. Il pubblico Cinese si è innamorato di questa storia, che sa essere leggera e divertente ma che fa anche riflettere su temi toccanti come il suicidio. Assieme a un’ondata di applausi e apprezzamenti, però, sono arrivate anche delle forti critiche da alcuni spettatori in Cina, che hanno accusato la regista di promuovere una specifica immagine corporea. Cui la regista ha replicato che il film non riguarda la perdita di peso in se, ma piuttosto la trasformazione psicologica di una donna in crisi. Per il pubblico del Far East è stata comunque un’esperienza cinematografica esplosiva che ha imposto delle aspettative molto alte per il programma di quest’anno.
Non perderti tutte le notizie del Far East Film Festival 26!