Leone, 50 anni,è un uomo potente, ricco e misterioso, ma soprattutto solo. Lo è a tal punto da arrivare ad ingaggiare una compagnia di attori, per far interpretare loro la famiglia che non ha mai avuto. La recita va in scena la notte di Natale, ma quella che avrebbe dovuto essere la festa più magica e tradizionale dell’anno, si rivela un vero incubo per tutti coloro che capitano a tiro delle stravaganze e del cinismo di Leone.
La società contemporanea, in cui il Dio denaro costituisce il potere maggiore e necessario ai fini di un’ambita felicità, è rappresentata nella maniera più adatta da Paolo Genovese, nel suo ultimo film, Una famiglia perfetta: commedia corale, come la sua precedente Immaturi e interpretata da bravissimi attori italiani. Il soggetto del film, è tanto semplice, quanto originale: Leone (Sergio Castellitto) è un uomo solo che ha l’idea stravagante di ingaggiare una compagnia teatrale per fargli interpretare la parte della sua famiglia il giorno di Natale. Gli attori arrivano ed entrano subito nella parte. C’è Carmen (Claudia Gerini) che interpreta la “moglie” di Leone, poi ci sono i loro “figli”, il più grande, Pietro (Eugenio Franceschini), poi c’è Luna (Eugenia Costantini), Daniele (Giacomo Nasta) e Angelo (Lorenzo Zurzolo). Non può mancare all’appello l’anziana e saggia nonna, “madre” di Leone, interpretata dalla bravissima Ilaria Occhini. Infine, per completare il bel quadretto familiare, Fortunato e Sole, (Marco Giallini e Carolina Crescentini) una coppia insolita, lui è il “fratello” di Leone e lei sua “moglie”. Proprio nelle due coppie Leone e Carmen, Fortunato e Sole, si viene a tracciare il sottilissimo rapporto tra realtà e finzione. Perché Fortunato è nella realtà, il capocomico della compagnia, marito di Sole nella finzione, e sua ex amante nella realtà, ma marito effettivo di Carmen, la quale conosce la storia extra coniugale del marito, per cui riserva ancora del rancore. Così, in questo gioco delle parti, in cui il pubblico è partecipe, si scopre un matrimonio, che attraverso la recitazione, tenta di nascondere una crisi incombente e che grazie alla recita pagata da Leone, arriva a un definitivo aut aut.
Una famiglia perfetta di Paolo Genovese, attraverso finzione, colpi di scena, improvvisazioni, ci dona fin dalla prima scena, la sensazione di una messa in scena insolita ma non del tutto differente dalle realtà che ognuno di noi vive da sempre. Come negare che il Natale è il momento in cui, ogni famiglia, nonostante le avversità, le contraddizioni, si riunisce e per un giorno finge che tutto vada bene? Dunque, per quanto stravagante sia questa famiglia capitanata da Leone, i problemi che la contraddistinguono sono reali, fatta eccezione per qualche dissonanza di troppo.
In definitiva Genovese, soprattutto grazie ad un cast vincente, che funziona alla grande, in particolare per i ruoli di Castellitto e Giallini, realizza una commedia all’italiana ambientata a Natale, che, seppur a volte contraddistinta da tempi troppo dilatati, si può considerare di tutto rispetto, soprattutto se comparata ai cinepanettoni ai quali ahimè siamo fin troppo abituati. Si meritava un’uscita al cinema migliore, più vicina alla reale festa di Natale, ma il pubblico ne potrà comunque godere, perché La Famiglia Perfettà è in fondo un film senza tempo.
Valentina Calabrese
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