Furies è una serie tv francese, uscita su Netflix nelle ultime ore di venerdì 1 marzo 2024, con protagoniste le attrici Lina El Arabi e Marina Foïs.
La serie, composta da otto episodi della durata media di quarantacinque minuti ciascuno, è ambientata a Parigi. Risponde al genere dell’azione/thriller.
Il trailer della serie disponibile su Netflix
La trama di Furies
Lyna (Lina El Arabi) è la figlia di un noto mafioso della città di Parigi, responsabile della gestione del denaro. Lei è una studentessa, fidanzata con un poliziotto dal nome Elie (Jeremy Nadeau), che – solo all’apparenza – vive una vita come tante altre. Dietro quel viso angelico, infatti, si nasconde una verità molto più complessa e sfaccettata.
L’ambientazione è quella della Parigi malavitosa, non la città dell’amore, bensì quella del crimine. Una città fatta di vie sotterranee, personaggi malfamati e costanti intrighi. Insomma, non si tratta affatto della Parigi tutta fiocchi e champagne che fa da cornice alla serie Emily in Paris. Qui c’è spazio solo per la criminalità, che di fatto gestisce la città, a colpi di soldi riciclati, persone uccise e segreti da tenere nascosti.
Lyna dovrà decidere chi vuole essere: se somigliare ai suoi genitori e dunque entrare a fare parte, presto o tardi, della malavita, oppure costruire una propria esistenza completamente lontana da tutto ciò. All’inizio del primo episodio, pare che abbia già scelto, e lo esprime chiaramente: lei non è come i suoi genitori.
Un fatto totalmente imprevisto e non calcolato, però, stravolge tutti i suoi piani: il padre di Lyna, Darius, viene ucciso dalla mafia proprio davanti alla sua famiglia. Non in un giorno qualunque: è il compleanno di Lyna. Una scena specifica – quella in cui Darius crolla morente con la sua testa sulla torta di compleanno della figlia, inondandola del suo stesso sangue – rappresenta l’inizio di un profondo cambiamento nella coscienza della protagonista, che ora è decisa a vendicare la morte del padre.
In questo momento Lyna non ha capito chi è o chi vuole essere, ma chi deve essere. Almeno fino a quando non scoprirà la verità.
Un thriller tutto al femminile: il personaggio della Furia
Furies si presenta con le fattezze di un thriller/serie d’azione, tutta al femminile. A partire dal vertice della piramide della malavita, il cui posto è occupato dalla figura della Furia. Costei è un personaggio che, se nei primissimi episodi si può solo evocare, in un secondo momento fa la sua comparsa, perché strettamente connessa alla vita della protagonista.
“La Furia è una carica che si trasmette di madre in figlia, è nata dal sangue e dal piombo. Non si nasce Furia, lo si diventa. Ma si muore Furia, di solito in modo violento”
La Furia/Selma, interpretata, da Marina Foïs, ha un compito ben preciso all’interno dell’organizzazione mafiosa: gestire il caos che ne deriva e impedire la guerra tra le sei famiglie presenti sul territorio. Assicurare, dunque, quel silenzio che permette alle stesse attività illecite di esistere senza creare problemi alla società civile. E senza farsi notare.
Solo una donna può ricoprire ed ereditare questa carica di suprema importanza, così come sarà la stessa Lyna – una donna – a voler trovare a tutti i costi Furia per vendicare la morte del padre. Non ci sono capi-mafia uomini, come in moltissimi altri lavori cinematografici con un tema analogo: solo donne. Il braccio destro di Furia, che risponde al nome di Simon, al contrario, è un uomo.
Niente è davvero come sembra in Furies
I primi episodi di Furies portano in scena una vera e propria evoluzione personale, nella cornice di una Parigi dedita al crimine. La protagonista è alla ricerca della verità circa la morte del padre, ma questo è il motivo che solo inizialmente muove l’azione del personaggio. Dopo, c’è davvero molto altro.
La giovane dovrà fare i conti con una perdita totale di identità: quello che sta cercando non è solo la verità sull’omicidio del padre. La ricerca finirà per scavare nelle radici della sua stessa esistenza, fino ai colpi di scena più eclatanti: perché Lyna è morta a soli tre anni? La Furia con cui tanto voleva parlare, è davvero sua madre? Da ultimo: chi è Lyna, e la donna che l’ha cresciuta?
Sono le stesse domande che tengono vivo l’interesse durante i primi episodi della serie Netflix, sebbene il ritmo della narrazione non sempre si riveli dei più adatti a contenere così tanti colpi di scena, che forse sarebbe opportuno inserire in una narrazione più distesa.