Il grande Kevin Costner è stato uno dei rappresentanti del cinema nuovo degli anni Novanta e si è confermato come uno dei volti più amati del cinema d’avventura moderno. TaxiDrivers ha pensato di offrirvi una retrospettiva su uno dei più grandi vip del cinema americano.
La carriera del grande Kevin Costner
Il divo americano emerse durante gli anni Ottanta nei film Silverado (1985), il gangster movie d’azione The Intouchables (1987) e il dramma fantasy sul baseball L’uomo dei sogni (1989). Negli anni Novanta divenne una della star più acclamate di Hollywood, grazie al film Balla coi lupi (1990) con il quale riuscì a vincere l’ambito premio Oscar per il miglior film, oltre ad una candidatura come miglior attore. Il film ebbe fama mondiale e riuscì a consolidarsi come uno dei capisaldi del cinema western contemporaneo. Durante il decennio consolidò il proprio successo partecipando a pellicole acclamate quali lo storico Robin Hood (1991), il poema politico JFK – Un caso ancora aperto (1991) e il dolce Un mondo perfetto (1993).
Il ventunesimo secolo ha segnato altre ragguardevoli interpretazioni per il grande Kevin Costner, che per quanto risultasse già maturo, non ha mai perso la sua bravura e il suo charme. Negli ultimi anni l’attore simbolo del cinema d’avventura moderno si è prestato a interpretazioni lodevoli in film come Jack Ryan (2014) e Il diritto di contare (2016). Ma il suo ruolo più popolare è quello di John Dutton nella serie TV Yellowstone (2018-2023), per cui ha vinto un Golden Globe come miglior attore in una serie drammatica.
Balla coi lupi: il nuovo vecchio West
Nel 1990 Kevin Costner dirige un western monumentale della durata di più di tre ore. Ma che, nonostante questo, non annoia mai. Balla coi lupi, uno dei film caposaldo della cinematografia anni Novanta, è una magnifica avventura dove il protagonista abbandona il proprio popolo per difendere una tribù che veniva ostacolata nella propria terra d’appartenenza.
La pellicola è magistrale grazie soprattutto alla fotografia che rappresenta le lande desolate e naturali del Sud America, che risuonano grazie ai ritmi sfrenati e senza sosta del vecchio West.
Un film che risulta anche essere educativo grazie alle tematiche rappresentate: razzismo, amicizia e la conoscenza del nuovo. Un lungometraggio monumentale che ha ispirato tantissimi altri film come il successo fantascientifico diretto da James Cameron, Avatar.
JFK: il poema politico
Nel 1991 Kevin Costner recitò in JFK, che, come un dramma omerico, racconta la vicenda controversa e misteriosa dell’omicidio del presidente Kennedy.
Un prodotto magistrale che si mostra come uno dei film politici più importanti di tutto il Ventesimo secolo e che si è aggiudicato diversi premi, tra cui due premi Oscar.
La scelta del grande Kevin Costner
Il grande Kevin Costner non ha sempre desiderato recitare! Durante la sua infanzia entrò in una scuola di recitazione e ne fu così turbato che decise di cambiare completamente strada. Durante l’adolescenza preferì di gran lunga lo sport, ma non disdegnò nemmeno la musica e la poesia, suonò infatti il piano e cantò nel coro della chiesa.
Fu la luna di miele che portò il grande Kevin Costner alle nozze metaforiche con il produttore Richard Burton. Quest’ultimo lo convinse a riprendere l’accademia recitativa e lo fece ingaggiare per quello che sarebbe stato l’esordio dell’attore nel film: Malibu hot summer (1981).
Tutti noi ci chiediamo quali potranno essere le future interpretazioni che confermeranno la bravura di questo lodevole interprete.
Perché Kevin Costner ha deciso, infatti, all’improvviso di cambiare la sua strada. Proprio come il suo famoso personaggio di Balla coi lupi, John D. Balance, che si unì al popolo Pawnee contro la sua stessa gente.
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