fbpx
Connect with us

In Sala

‘Napoleon’ – Il Mito secondo Ridley Scott

Un mito del cinema si confronta con un mito della storia umana. Ridley Scott plasma la leggendaria figura di Napoleone Bonaparte con sapienza e maestria, creando un'opera cinematografica che non può lasciare indifferenti

Pubblicato

il

L’attesa è quasi terminata, tra pochi giorni il pubblico potrà godere dell’ultima fatica cinematografica di Ridley Scott: Napoleon. Il film prodotto da Apple Studios e distribuito da Eagle Pictures arriverà in sala il 23 novembre già carico di critiche e attacchi contro la sua costruzione storica poco accurata. Ma se non fosse questo il punto dell’opera del regista di Alien?

Un solido impianto narrativo

Scott col suo Napoleon ha un obiettivo ben dichiarato: non vuole ricostruire storicamente la figura di Napoleone Bonaparte. Questo è chiaro sin dalla sequenza di apertura in cui il generale corso viene ripreso quasi indifferentemente tra la folla. Il film inizia infatti con la decapitazione della regina Maria Antonietta. Siamo all’inizio del Regime del Terrore. Da qui in poi l’attenzione si sposta sul futuro imperatore. Questa scelta permette a Scott di costruire una solidissima narrazione per quadri. La ricostruzione storica è sin da subito a malapena abbozzata. Scott sfrutta ampiamente le ellissi temporali per non finire invischiato in una storia complessa anche per chi studia da sempre quel periodo. Il regista americano non dipinge, ma procede per schizzi. Ogni quadro è appena abbozzato e tutto gira intorno alla figura del condottiero, così si passa di anno in anno e di situazione in situazione e il filo della narrazione diventa la figura di Napoleone stesso.

Una messa in scena mozzafiato

Se dal punto di vista prettamente storico sono presenti alcune dissonanze, non può dirsi lo stesso per l’impianto della messa in scena. Napoleon trasuda Bellezza. Le scenografie curate da Arthur Max (Seven, Il Gladiatore, American Gangster) sono meravigliose e accuratissime. L’opulenza della Francia a cavallo del XVIII° e XIX° secolo è restituita con una forza dirompente. La cura dei dettagli maniacale si unisce alla poderosa fotografia di Dariusz Wolski (Il Corvo, Sweeney Todd, Soldado) che disegna dei veri e propri tableaux vivants. Le musiche di Martin Phipps si allineano sempre perfettamente alla situazione, sia nel caso di un accompagnamento sia nel caso in cui debbano fare da contrappunto a ciò che si vede. Ma ciò che lascia realmente senza parole sono le scene di battaglia. Scott mette tutta la sua maestria in scene che potrebbero essere considerate quasi dei cortometraggi indipendenti all’interno della diegesi. Ogni battaglia sembra vivere in una bolla temporale al di fuori della narrazione, seppur mantenendo una bellezza e una crudeltà che sempre più raramente vediamo sul grande schermo.

La decostruzione del Mito

Napoleone Bonaparte. Il più grande generale di tutti i tempi. L’uomo che ha segnato le epoche. Ritratto dagli storici come un uomo risoluto e fortemente misogino, ma che con la sua intelligenza e caparbietà ha conquistato gran parte dell’Europa. La sua figura mitica ha attraversato il tempo anche grazie alle arti figurative e non. Ed è qui che Scott compie la sua visione donando a Napoleon la sua migliore caratteristica: Napoleone diventa un uomo quasi normale. Quasi però, perchè il mito non può essere distrutto, ma certamente può essere rimodellato se si è capaci di farlo. Scott tratteggia un personaggio contraddittorio: la forza d’animo e l’intelligenza si legano ad un complesso di inferiorità e alle nevrosi. Il Napoleone di Joaquin Phoenix, magistrale come sempre, è un uomo nevrotico, pauroso ma determinato. Amante appassionato ma al contempo quasi asservito. Diventa fondamentale, a questo proposito, la figura di Giuseppina. La prima moglie del generale, interpretata da una Vanessa Kirby sugli scudi come tutto il cast, diventa una femme fatale. Una donna forte che tiene testa al Mito.

L’atto finale di questa sapiente decostruzione arriva nei titoli di coda. Il regista non glorifica le vittorie e le conquiste, bensì fa la conta dei caduti sotto il comando del generale corso.

In conclusione

Napoleon è un grandissimo film, checché se ne dica. Dalla messa in scena alle interpretazioni, dalla regia alla costruzione narrativa, tutto risplende di Cinema puro. Scott costruisce un kolossal vero e proprio gestendo con sapienza uno dei più grandi personaggi storici di sempre. Le poche note dolenti riguardano i dialoghi, a volte un po’ zoppicanti e didascalici, e un montaggio stranamente impreciso in alcuni frangenti. Soprattutto considerando la grandezza produttiva dell’opera. Questo però non va a inficiare la qualità assoluta del film che resta uno dei migliori film dell’anno. Assolutamente da non perdere.

Napoleon

  • Anno: 2023
  • Durata: 158'
  • Distribuzione: Eagle Pictures
  • Genere: Kolossal, Drammatico
  • Nazionalita: Stati Uniti d'America, Regno Unito
  • Regia: Ridley Scott
  • Data di uscita: 23-November-2023

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers