Mettete insieme la linea del classico noir, Agatha Christie e un pizzico di Blade Runner, David Lynch e David Fincher e otterrete A Murder at the End of the World. La nuova serie, disponibile su Disney+, è firmata da Brit Marling e Zal Batmanglij, creatori di The OA, il serial Netflix di fantascienza.
La serie mistery ambientata in Islanda condivide molto della sua struttura con i classici del giallo noir, ma allo stesso tempo se ne discosta per il suo apparato esteriore da techno-thriller e soprattutto per l’affascinante hacker Darby Hart interpretata da Emma Corrin (The Crown 5) , tra le attrici di maggior risalto della sua generazione.
Di cosa parla A Murder at the End of the World?
Grazie al suo lavoro nella risoluzione di una serie di casi irrisolti, Darby (Emma Corrin) è diventata nota come la “Gen Z Sherlock Holmes”. Viene così invitata a un ritiro esclusivo e isolato in Islanda, ospite del miliardario tecnologico Andy Ronson (Clive Owen). L’uomo spera che un incontro di menti così brillanti porti a innovazioni che aiuteranno l’umanità di fronte a minacce esistenziali come il cambiamento climatico.
Ma tutto cambia quando un ospite muore già la prima notte.
Gli illustri invitati all’evento devono così confrontarsi con la paura di una morte molto più imminente di quella provocata da disastri climo-ambientali. In mezzo ad una tensione sempre più palpabile , nel Paradiso lontano crescono i sospetti e i corpi iniziano ad aumentare.
Spetta a Darby cercare di catturare l’assassino prima che colpisca di nuovo facendo affidamento sulla sua conoscenza della tecnologia e sulla sua esperienza nel ‘risolvere’ casi. Come ogni film giallo che si rispetti, tutti sono sospettati.
Due casi.
Parallelamente all’indagine nell’isola , A Murder at the End of the World fa un passo indietro e ci fa conoscere il caso che ha generato la fama di Darby. Anni prima Darby e il collega investigatore Bill Farrah (Harris Dickinson) hanno intrapreso un viaggio per rintracciare un serial killer. Dopo una tormentata relazione finita male, Darby ora ritrova Bill al rifugio di Andy. L’ intreccio tra passato e presente dà la possibilità al serial (fortunatamente) di approfondire la complicata storia tra Darby e Bill. Se quanto vissuto nel passato rasenta il clichè del melodramma d’amore, il contesto offerto dal presente rende più interessante la loro relazione alla luce dei cambiamenti mostrati dai personaggi. A Murder at the End of the World differenzia con cura i due casi anche dal punto di vista visivo e scenografico. La bellezza innevata dell’Islanda da un lato e il caldo deserto dell’Ovest americano dall’altro. In entrambi i casi la regia accurata riesce comunque a mantenere alti gli standard qualitativi.
Brit Marling e Zal Batmanglij restano fedeli a ciò che il pubblico si aspetta da un mistery-thriller ma allo stesso tempo confezionano una storia originale sperimentando su un genere già molto apprezzato da un pubblico multigenerazionale. Ottima la regia, la colonna sonora e l’atmosfera creata, cupa e opprimente, con psichedeliche scenografie futuristiche che ci ricordano il capolavoro di Ridley Scott, e una struttura narrativa in cui presente e passato si intrecciano ma mai per caso.
Personaggi e Intelligenza artificiale
L’assassino è all’interno del resort . Ma chi è? Come già detto A Murder at the End of the World deve molto all’opera di Agatha Christie e alla letteratura del sospetto all’interno di un ristretto gruppo di persone. A questo tema classico si aggiunge l’attualissimo dibattito sull’intelligenza artificiale, sul fascino oscuro che esercita in una società sempre più tecnologica e sulla sua sempre più probabile affermazione.
Emma Corin è brava a vestire i panni della sua fragile eroina, ma non sono da meno Harris Dickinson, con cui condivide una grande e ambigua alchimia, e Clive Owen, affascinante ed inquietante, seppur non originale, personaggio.
Come un vero thriller d’annata, la serie tv omaggia dunque il genere con la giusta dose di suspence e mistero e seguendo il motto del ‘nulla è come appare’ , ma aggiunge poi quella venatura Dark e cinica che piace e che lo rende un prodotto moderno, complesso ed affascinante.