Il mondo della musica e quello del cinema sono due realtà molto strette tra loro, in particolare il mondo cinematografico è dipendente da quello musicale ma non viceversa. La musica riveste un ruolo fondamentale nel film. Questo approfondimento si concentra principalmente sulla musica nel cinema Occidentale.
L’inizio della relazione
Fin dall’inizio del cinema, il 28 dicembre 1895, le proiezioni delle pellicole sono affiancate da un accompagnamento musicale improvvisato sul momento, spesso il pianoforte. Cabiria è uno dei primi film che fa uso di una partitura originale composta espressamente per l’accompagnamento del film. Nelle principali città italiane il film viene presentato con l’accompagnamento di una grande orchestra. Anche Il gabinetto del dottor Caligari, Nosferatu, Metropolis e molti altri grandi lungometraggi del cinema muto sono accompagnati da partiture originali.
Il passaggio dal muto al sonoro è un passaggio complesso fatto di diversi tentativi ed esperimenti. Il primo grande successo di film sonoro è stato Il cantante di jazz, un film in realtà non completamente sonoro, infatti è un “part-talkie”: le sequenze con dialoghi o canzoni compongono solo 15 minuti del film. Le parti sonore in Il cantante di jazz sono sempre accompagnate da una musica, spesso realizzata dallo stesso protagonista in scena; ciò è dovuto alla paura che un film con dialoghi privi di una colonna sonora avrebbe potuto annoiare gli spettatori.
Le diverse funzioni della musica in un film
La musica può avere diversi ruoli all’interno della narrazione cinematografica.
Può avere una funzione emotiva: Gli uomini, che mascalzoni… diretto da Camerini nel 1932 è un esempio di film che ricorre all’uso di una canzone per convogliare le emozioni dei protagonisti del film. La canzone in questione è Parlami d’amore Mariù, interpretata da un giovane Vittorio De Sica. I motivi della canzone ricorrono per tutto il lungometraggio principalmente per sottolineare i momenti romantici ma anche quelli drammatici.
Halloween, il film horror del 1978, senza la colonna sonora di John Carpenter sarebbe un film totalmente diverso. Senza il tema principale così carico di tensione e potenza il questo horror potrebbe risultare lento o addirittura divertente. La musica usata per questo film invece è capace di aumentare la sensazione di oppressione, ha quindi una funzione descrittiva: il tema principale richiama anche al suono di passi veloci e da la sensazione di essere seguiti mentre si cammina.
La musica di un film crea l’atmosfera delle ambientazioni. Hans Zimmer per la colonna sonora di Dune di Denis Villeneuve ha voluto distaccarsi dall’uso tipico dei film di fantascienza di un’orchestra classica. La musica di Dune ci trasporta in un mondo lontano dal nostro usando strumenti musicali unici e modi di cantare non convenzionali.
La colonna sonora di In the Mood for Love
Un grande esempio di film che unisce tutte le diverse funzioni della musica con la sua colonna sonora è In the Mood for Love di Wong Kar-wai. Il regista di Hong Kong usa la musica per portare lo spettatore nel periodo storico in cui è ambientato il film, gli anni Sessanta, usando canzoni di repertorio prodotti in quegli anni come Quizas quizas quizas cantata da Nat King Cole. Per la funzione emotiva e descrittiva abbiamo Yumeji’s theme, un brano strumentale composto da Shigeru Umebayashi. Il brano di Umebayashi è un valzer dal tono triste e malinconico eseguito da un gruppo di archi. Gli strumenti ad arco sono tradizionalmente associati alle voci umane e in Yumeji’s theme troviamo il violino come solista che sembra quasi singhiozzare nel dialogo con gli altri strumenti. In the Mood for Love ripropone il brano lungo il corso del film per circa nove volte e descrive la relazione travagliata dei due protagonisti e il dolore che questa porta.
Il suono dello schermo
Il suono, la musica e i dialoghi di un film per la maggior parte della storia del cinema sono stati legati allo schermo. Ogni suono del film proveniva da un canale unico posizionato in corrispondenza dello schermo. C’era quindi la corrispondenza tra suono e schermo, tra musica e immagine. Tutto cambia con l’arrivo di nuove tecnologie audio Dolby. Batman – Il ritorno di Tim Burton è stato il primo film ad essere rilasciato nelle sale con la tecnologia Dolby Digital. Questa permetteva di riprodurre i suoni a sinistra, al centro e a destra dello spettatore. La rivoluzione introdotta dalla tecnologia Dolby porta al distaccamento del suono dallo schermo per una maggiore immersione nelle vicende del film. Il suono avvolgente porta a quello che viene chiamato dal critico di cinema Laurent Jullier “bagno di sensazioni”, in cui i film sono sempre più spettacolari e questo avvicina l’esperienza cinematografica contemporanea ad un giro di giostra al luna park e lo allontana dall’esperienza del cinema classico.
Cantanti nel cinema
Diversi artisti musicali hanno usato il mondo del cinema per consolidare la propria fama e per potersi esprimere anche in un modo maggiormente visuale. Michael Jackson dalla fine degli anni Settanta ha usato principalmente i video musicali per promuovere la sua musica. Il video musicale di Thriller è forse tra i più iconici video musicali di sempre. Negli anni ottanta troviamo anche due film che vedono la partecipazione di due grandi star della musica. Il primo è Purple Rain, il film musical del 1984 che vede Prince protagonista e curatore della colonna sonora. Nel 1986 esce Labyrinth, un film fantasy con David Bowie che recita la parte dell’antagonista. Nella colonna sonora sono presenti, oltre a sette brani strumentali composti da Trevor Jones, cinque brani originali cantati da Bowie. Alla Festa del Cinema di Roma del 2023 è stato proiettato in versione restaurata Ciao Nì!, un film thriller del 1979 che vede Renato Zero protagonista e interprete di se stesso e della colonna sonora.
Cinema sui cantanti
Rocketman
Negli ultimi anni abbiamo assistito al successo di molti film biografici sulla vita di cantanti. Tra questi film troviamo sicuramente Bohemian Rapsody, incentrato sui Queen, Elvis sulla vita della star del rock and roll e Rocketman che narra la vita di Elton John. Inoltre alla Festa del Cinema di Roma del 2023 sono stati presentati Zucchero – Sugar Fornaciari e Io, Noi e Gaber. I due film sono dei documentari che ritraggono, rispettivamente, le vite di Zucchero e di Giorgio Gaber