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In Sala

‘La morte è un problema dei vivi’ di Teemu Nikki

Due improbabili Caronte traghettano lo spettacolo tra musica jazz e rock finlandese anni ‘80

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Presentato nella sezione Concorso Progressive Cinema della Festa del Cinema di Roma, è ora al cinema Death is a problem for the living La morte è un problema dei vivi,  l’ultimo lavoro del regista finlandese Teemu Nikki (The Man Who Did Not Want to See Titanic).

Il film, tra la commedia nera e il dramma socio-personale, è una coproduzione Italia-Finlandia è distribuito dal 4 Luglio sul territorio nazionale da I Wonder Pictures.

La morte è un problema per vivi,

La trama

C’è una Volvo (turbo), un becchino con il vizio del gioco e un buon uomo senza cervello. Letteralmente. Questi i presupposti di una commedia, o forse una tragedia. Un racconto che desidera far ridere tanto quanto fa soffrire l’ingiustizia della vita a chi lo vede.

Risto e Arto sono due vicini di casa. Guardano dal bordo il precipizio delle loro esistenze: tra due matrimoni falliti, i debiti di gioco del primo e la sconcertante scoperta di non possedere l’85% del cervello del secondo, i due compagni uniscono le loro disgrazie accettando un insolito lavoro che coinvolge una roulette russa, una macchina da cassa da morto e tanti cadaveri.

Con questi ingredienti Nikki crea un cocktail dal fondo buddy movie, ma che contiene anche quelle linee di insolita follia e crudele umanità che rendono il cinema del nord Europa unico nel suo genere.

Leggero al punto giusto, il film vive nei due protagonisti + 1

Death is a problem for the living appoggia la sua forza sulla questione del genere che oscilla in maniera fluida tra il dramma nordico di critica sociale, l’assurdità goliardica di una commedia nera e il tragico racconto di dolore umano.

Su questo gioco d’intenti e di emozioni suscitate, che trasporta il pubblico dalla risata al dolore nel passaggio di un’inquadratura, troviamo due personaggi completi, scritti con una rotondità che li rende tanto reali quanto filmici. Tanto unici quanto esempi canonici del loro carattere.

C’è il truffaldino giocatore dai rapporti caotici e la dubbia moralità, che le circostanze trasformano in un Caronte pentito.

C’è anche un neo-uomo di latta dal cuore buono ma senza cervello (letteralmente) a cui la vita non ha dato niente ma che, almeno al cinema, si prende tutto: la scena, la trama, l’affetto del pubblico.

Infine c’è la musica, inaspettata terza protagonista, che travolge il racconto, creando lungo la strada una serie di quadri sonori che accompagnano la visione e arricchiscono l’esperienza.

La morte è un problema dei vivi, anche perché i vivi sono gli unici a poterli avere

Gli ingredienti sopracitati sono poi inseriti in un’opera che risulta leggera nonostante sfiori nel suo viaggio questioni forti: la dipendenza, l’alcolismo, l’infedeltà, lo sgretolarsi delle relazioni, la cattiveria dell’uomo.

Nikki attraversa la sofferenza ma la immerge in un contesto surreale che non ti lascia alcuna pesantezza. Death is a problem for the living è uno di quei film completi che dovrebbero apparire di più al cinema, in un panorama commerciale che sta continuando piano piano a svincolarsi dalla dicotomia cinema d’autore “alto” e cinema d’ intrattenimento “basso”.

E ci dona anche, e forse, una morale.

Vogliamo infatti pensare che la “fiaba” dimostra che in un mondo disperato la bontà giace in chi è senza pensieri, ovvero senza malizia, ovvero senza cervello. Letteralmente.

 

La morte è un problema dei vivi

  • Anno: 2023
  • Durata: 97'
  • Distribuzione: I Wonder Pictures
  • Genere: Drammatico, Commedia
  • Nazionalita: Finlandia, Italia
  • Regia: Teemu Nikki
  • Data di uscita: 04-July-2024

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