Con oltre sei ore di contenuti speciali, Cannibal holocaust rivive in un imperdibile cofanetto disponibile in edizione limitata e in esclusiva nello store FanFactory. Un prestigioso cofanetto che, incluso nella collana Midnight Classics di Plaion pictures, rende decisamente giustizia al super cult diretto nel 1980 da Ruggero Deodato. Cult proposto in questo caso sia in 4K Ultra HD che in blu-ray per far rivivere la vicenda del professor Harold Monroe, ovvero Robert Kerman. Professore che, addentratosi nella giungla amazzonica sulle tracce di quattro giovani reporter scomparsi apparentemente nel nulla, giunge in un villaggio abitato dagli indios Shamatari. Indios che praticano il cannibalismo e presso i quali rinviene sia i cadaveri dei ragazzi che le pizze del materiale da loro girato. Perché, dopo una prima parte riguardante appunto il viaggio di Monroe, il film si costruisce sul contenuto dei rulli che lui, tornato a New York, visiona.
Ed è da qui che, con un giovane Luca Barbareschi tra i protagonisti, si procede a suon di insostenibili immagini.
Quelle che hanno permesso a Cannibal holocaust di entrare nella storia dello splatter, impreziosite da ottimi effetti speciali di trucco artigianali. Come quella impressionante della ragazza nuda impalata, concepita in maniera decisamente geniale ed ultra-economica tramite il semplicissimo ausilio di un sellino di bicicletta. Immagini che, come è noto, comprendono anche le vere uccisioni di bestiario assortito, da un topo muschiato ad una tartaruga. Un aspetto molto discutibile che ha portato negli anni non pochi problemi alla pellicola e a Deodato. Quest’ultimo sempre giustificatosi spiegando che si trattava dei pasti che sarebbero poi stati consumati dagli abitanti del posto. Un aspetto che testimonia, in un certo senso, quanto il filone cinematografico dei cannibali fosse influenzato da quello documentaristico dei mondo movie. Il filone nato tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta e che individua il suo esempio maggiormente noto in Mondo cane.
Ma, al di là di questo, Cannibal holocaust non può non essere considerato quale autentica pietra miliare della Settima arte stessa. Del resto poggiante sulla allora innovativa intuizione di illudere lo spettatore di trovarsi dinanzi ai veri filmati di un massacro avvenuto. Intuizione che, a cominciare da The Blair witch project – Il mistero della strega di Blair, non pochi found footage hanno emulato. Senza riuscire comunque ad eguagliare la capacità di trasmettere raccapriccio mostrata dall’opera deodatiana. Oltretutto intelligentemente infarcita di denuncia nei confronti della spettacolarizzazione giornalistica e della falsità della tv. Mentre la splendida, dolce colonna sonora a firma di Riz Ortolani conferisce l’ulteriore tocco d’autore ponendosi a contrasto dell’efferatezza trasudante dai fotogrammi. Colonna sonora il cui cd, costituito da dieci tracce, è incluso tra l’altro in questa ottima edizione home video.
Insieme a tre cartoline da collezione, uno special book e un blu-ray interamente dedicato agli extra.
Da poco più di un’ora di intervista al regista ad un’altra di ventitré minuti con lo stesso affiancato da Eli Roth. L’Eli Roth cui dobbiamo The green inferno e che ritroviamo in una lunga featurette impegnato a raccontare i cannibal movie italiani. Featurette in cui prendono la parola anche altri cineasti e attori nostrani, da Umberto Lenzi a Giovanni Lombardo Radice. Più trentasette minuti di scene tagliate, diciassette di backstage, diciotto di The lost reel featurette e ventinove di conversazione con lo scenografo Massimo Antonello Geleng. Per approdare ad interviste all’operatore Roberto Forges Davanzati e all’attore Carl Gabriel Yorke e all’esauriente Nella giungla – Documentario sulla realizzazione di Cannibal holocaust. A conclusione di un vero e proprio oggetto del desiderio per collezionisti ospitante anche il commento audio di Deodato nei due supporti dispensatori del lungometraggio. Supporti dei quali il blu-ray offre inoltre una scena alternativa e due trailer.