‘The Afterparty 2’, la recensione della seconda stagione

Afterparty 2: la serie più irriverente della piattaforma di Cupertino non sbaglia un colpo dimostrandosi all’altezza della prima stagione.  The Afterparty 2 è in streaming su e su Apple TV+.

Su Apple TV potete vedere la serie The Afterparty

The Afterparty 2, la storia

Non c’è pace per Zoe e Aniq. Pensava che il peggio fosse passato, ma non è così. I personaggi interpretati da Sam Richardson e Zoë Chao si trovano di nuovo coinvolti in un caso di omicidio, anche se l’Afterparty in questo caso non è organizzato da un vecchio amico delle superiori, ma si tratta della festa di matrimonio della sorella di Zoe.

The Afterparty 2, la recensione

Poteva mica mancare la (ex) Detective Danner nella ricerca dell’assassino? Certo che no. Così come lo spettatore non può minimamente perdersi questa seconda stagione che conferma ogni aspettativa. Christopher Miller e Phil Lord con Anthony King si sono occupati di proseguire il racconto mettendo di nuovo insieme i personaggi di Zoe e Aniq. Senza spiegare quanto è accaduto nei primi episodi della serie, i protagonisti pensavano di essersi lasciati quella festa scolastica in pieno stile amarcord alle spalle. E invece nulla. Un altro omicidio,  e per giunta durante il matrimonio della sorella che si trasforma in una vera e propria scena del crimine.

Squadra che vince…

Inutile girarci intorno. Chi ha apprezzato la prima stagione della serie difficilmente rimarrà deluso da questo secondo capitolo. La formula, è vero, non cambia e potrà sembrare in un certo senso ripetitivo. Ma a rendere tutto interessante è come viene costruito il racconto, dai legami con i personaggi, gli intrighi alla scelta del genere cinematografico usato come strumento per raccontare ogni singolo punto di vista dei protagonisti. La forza di The Afterparty risiede nella coppia formata da Aniq e Danner (Tiffany Haddish) che come noi non vede l’ora di ascoltare le versioni di ogni sospettato rigorosamente con pop corn in mano e una buona dose di ironia.

Generi e verità

Ma The Afterparty non è nulla senza il suo intreccio geniale di storie e linguaggi. Ogni episodio si serve infatti di uno stile autoriale diverso a seconda di chi viene interrogato. Ogni genere per altro si rispecchia alla perfezione con ogni personaggio presente nella serie, ma non è questo il punto. La serie fa emergere l’importanza della forma che si vuole dare alla voce narrativa. Può essere quella geometrica come nei film di Wes Anderson, o può avere colori sfumati come nei noir anni ’30. Ma ciò che conta è che ogni versione va a incidere sulla percezione del racconto, mettendo sempre in discussione la verità dei fatti che anche in questa stagione non è semplice da trovare visto che ogni personaggio viene visto con sospetto. Dal primo all’ultimo episodio tutti possono essere l’assassino del povero sposo. Eppure c’è una sola certezza in questa serie prodotta da Christopher Miller e Phil Lord: si ride parecchio.   

The Afterparty 2, il cast

• Tiffany Haddish
• Sam Richardson
• Zoë Chao
• Elizabeth Perkins
• Ken Jeong